Monte Sant’Angelo, ostie consacrate rubate. Due minori, di 12 e 14 anni, i responsabili - NOC Press

Monte Sant’Angelo, ostie consacrate rubate. Due minori, di 12 e 14 anni, i responsabili


Lo avevamo pubblicato poco dopo l’accaduto, con informazioni avute da persone presenti sul luogo. Stiamo parlando del furto di ostie consacrate nella cappella dell’ospedale di Monte Sant’Angelo (Rubano ostie consacrate nella chiesetta dell’ospedale di Monte Sant’Angelo. Minori sotto indagine). Avevamo anche anticipato che i colpevoli sarebbero stati già identificati dai Carabinieri della locale stazione. Ebbene, oggi la conferma di quanto scritto dal giornalista che si è occupato del caso.

Di seguito il comunicato stampa del Comando Prov.le dell’Arma dei Carabinieri di Foggia

Chiarito dai Carabinieri l'ambito del furto sacrilego delle ostie consacrate commesso martedì nella sacrestia della cappella dell'ospedale civile di Monte Sant’Angelo.

Nel tardo pomeriggio di ieri un sacerdote ha denunciato al locale Comando dell'Arma che ignoti nella serata precedente si erano introdotti nella cappella dell’ospedale di Monte Sant’ Angelo e, dopo aver forzato il tabernacolo, si erano impossessati di due teche contenenti le ostie consacrate. Le immediate indagini condotte dai Carabinieri della locale Stazione, anche attraverso la visione delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, hanno permesso di identificare gli autori del fatto in due minorenni, uno del 2004, purtroppo ormai noto alle Forze dell’Ordine per aver già commesso, nonostante la giovanissima età, diversi reati contro il patrimonio, ed uno addirittura del 2006, anche questo già conosciuto ai Carabinieri nonostante per Legge sia ancora da considerarsi non imputabile, ma sul cui conto non erano ancora state formalizzate segnalazioni all'Autorità Giudiziaria competente.

Gli accertamenti condotti hanno anche permesso di accertare che, sempre all’interno dell’ospedale, i due minori prima di impossessarsi delle ostie consacrate avevano inutilmente tentato di rubare il denaro contenuto nella cassa del C.U.P..

Il risultato delle indagini scongiura quindi più preoccupanti scenari.

I minori sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari e ai locali servizi sociali per i provvedimenti di competenza.

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