Napoli, giornalisti intimiditi. Governo, FNSI e SUGC, vicini. Di Maio «Non deve assolutamente calare l'attenzione su questo caso» - NOC Press

Napoli, giornalisti intimiditi. Governo, FNSI e SUGC, vicini. Di Maio «Non deve assolutamente calare l'attenzione su questo caso»


Non è vita facile per i giornalisti della Campania, in particolare per quelli di Napoli. Due giornalisti sono stati, in diverse circostanze, “attenzionati” da persone che non gradivano il loro lavoro.

Nello specifico, a Cristina Liguori, collaboratrice del quotidiano Il Mattino, nella mattina dell’08 gennaio 2019, gli son stati forati gli pneumatici della sua auto. Il fatto è accaduto a Giugliano (NA), a poca distanza dalla locale stazione dei Carabinieri. La giornalista era in caserma per documentare un’estorsione, frutto di un’operazione dell’Arma che ha portato all'arresto di alcune persone ritenute vicine ai locali clan De Rosa e Mallardo.

Da tutto il mondo del giornalismo alla Liguori sono arrivate le solidarietà, avallate dalla vicinanza del Sindacato unitario dei Giornalisti della Campania e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, dichiarando sommariamente “…la Luguori sarà affiancata in qualsiasi azione che vorrà intraprendere contro gli aggressori, augurandosi che gli di questo vile atto vengano identificati e puniti. Il caso verrà segnalato al coordinamento per la sicurezza dei giornalisti del ministero dell'Interno…”

L’altro caso, invece, è avvenuto a Napoli, ai danni del giornalista Sacha Biazzo, collaboratore di Fanpage. Ignoti si sono introdotti nella sua abitazioni portando via materiale informatico, un hard disk, e una telecamera, materiale contenuto in uno zaino che Biazzo utilizzava per le sue inchieste. Da porre in evidenza che altro materiale di valore presente nell’appartamento non è stato rubato, rendendo ancor più inquietante l’azione degli ignoti.

Per la cronaca Sacha Biazzo, con tutto il team investigativo di Fanpage, ha preso parte all’inchiesta “Bloody Money” che ha dato il via all’inchiesta della Procura di Napoli su rifiuti, affari e politica. Ovviamente si suppone che il furto sia legato all’attività investigativa che il giornalista ha svolto e che sta svolgendo per altre inchieste, dubbio che gli inquirenti stanno già verificando per confermare tesi che potrebbero sortire altre azioni delinquenziali nei confronti dei giornalisti d’inchiesta.


Anche qui il giornalista ha ricevuto messaggi di vicinanza e di non demorde, di andare avanti. Messaggio, Tra l’altro,

Al fianco di Biazzo e di tutti i giornalisti, si schiera Nicola Morra, Presidente della Commissione parlamentare Antimafia: «Sappiamo molto bene come il giornalismo d'inchiesta serio e rigoroso possa essere vittima di ritorsione. Non si può escludere che quanto accaduto sia collegato a Bloody Money e a nuove inchieste della testata. Ritengo necessario e doveroso che non cali l'attenzione su questa situazione, perché proprio quando cala il silenzio che cominciano le ritorsioni».

E quanto pare il Governo è vicino ai giornalisti, checché se ne dica quando in certi talk show l’abominio sembra essere chi fa informazione. Naturalmente, anche nel settore dell’informazione va fatta la dovuta differenza tra giornalisti al di sopra delle parti e giornalisti schierati politicamente quest’ultimi sempre pronti a difendere o attaccare a prescindere. Un Governo vicino testimoniato dallo stesso vice Premier e Ministro Luigi Di Maio che ha voluto esser vicino al collega Sacha: « Sono d'accordo col Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra: non deve assolutamente calare l'attenzione su questo caso. Spero sia fatta subito chiarezza e auguro a Sacha, al suo direttore e a tutta Fanpage.it - a cui va tutta la mia solidarietà - di proseguire con i loro ottimi lavori d'inchiesta. Non possiamo saperlo con certezza, ma il furto potrebbe essere ricondotto proprio ai dati raccolti durante quell'inchiesta o ad altre che la testata online stava portando avanti»


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