Un punto guadagnato ma c’è molto da fare. 1 a 1 tra Foggia e Pescara - NOC Press

Un punto guadagnato ma c’è molto da fare. 1 a 1 tra Foggia e Pescara


Di ritorno dallo stadio, dopo aver seguito la partita casalinga tra Foggia e Pescara non in tribuna stampa (è da chiederlo al Foggia Calcio il perché...) si è avuta la sensazione di aver assistito a un match tra due squadre alla pari, dove i punti in classifica sembrano essere gli stessi. Magia del Mister? Calciatori ravveduti dalle precedenti figuracce? O solo cambio di uomini che dopo gli ultimi acquisti hanno ridato vitalità a una compagine che, oltre alla deriva, stava entrando nel vortice della rassegnazione che avrebbe, e non cantiamo vittoria, potuto bloccarla nelle retrovie.

Partita con un Foggia attento fin dall'inizio per un Pescara arrembante, deciso a far risultato per aggiudicarsi quella posizione in classifica che gli permetterà di entrare nelle zone alte per disputare i play-off. La squadra di Mister Padalino, con una panchina rimaneggiata dagli infortuni, è stata schierata intelligentemente per difendersi dalle continue incursioni dei "delfini", che non hanno mai lesinato a insidiare la porta difesa da Leali. Una difesa, quella rossonera ben schierata e supportata da un centrocampo che spesso ha arretrato, che in tutta sincerità non ha filtrato alcuni palloni per chi davanti attendeva lanci. Gli uomini di Pillon, martellanti, hanno prodotto azioni su azioni, corner su corner, tali da sfiancare i satanelli, che hanno reagito e risposto a tempo, pur avendo un possesso palla leggermente superiore agli ospiti. Tuttavia il Pescara ha sentito l'azione difensiva dei foggiani, pronti a scattare in contropiede, da indurli a provare il vantaggio da lontano. Al 39' è il Pescara che da trenta metri ha tentato il colpaccio, ma il tiro è stato debole e centrale e Leali ha bloccato senza difficoltà. Stessa azione al 42' senza epilogo vincente. Goal mangiato, goal subito, la dura legge del calcio. Al 44', dopo un calcio piazzato, si sviluppa un'azione che pressa la difesa bianco-celeste che alla fine cede al tiro di Deli che con un preciso tiro a rientare segna la rete del vantaggio rossonero.

Secondo tempo iniziato nell'insegna di consolidare il risultato da parte dei rossoneri e agguantare il pareggio degli avversari. Al 48' è il Foggia a colpire il palo e un minuto dopo il Pescara a impensierire Leali. Busellato al 55' sfiora l'esterno del palo difeso da Fiorillo. Il Pescara non ci sta e assedia l'area piccola dei padroni di casa. Al 67' Billong in uno scontro, concretamente di contrasto e non di blocco, atterra Mancuso. Per il direttore di gara, Volpi della sezione di Arezzo, è rigore. Sul dischetto va lo stesso Mancuso e che con un pallonetto centrale supera Leali. È 1 a 1 e il Foggia non ci sta a concedere il pareggio, che rimane arretrato con un Pescara guardingo e pronto a far male.

Oggi, sinceramente, allo Zaccheria si è visto in campo un Foggia diverso, appena migliore, deciso a far risultato. Padalino, con tutte le difficoltà legate agli infortuni, è riuscito a schierare undici calciatori con i piedi in terra e con la testa rivolta verso i punti in classifica. L'attacco è stato altalenante, dove chi prima andava per farfalle, oggi andava per palloni da piazzare in rete. E se qualcuno credeva che Iemmello si fosse ripreso, ha creduto male, poiché chi ha fatto girare palla è stato Galano con un Mazzeo entrato nell'ultimo quarto d'ora più reattivo delle partite scorse. Un pareggio che fotografa una partita attenta, che poteva dar di più da entrambe le parti, che fa guadagnare un punto importante al Foggia che si porta a 20 in classifica e che amareggia il Pescara per non aver allontanato le sue rivali per sicuri play-off. La salvezza per i Satanelli è a portata di mano, ma deve conquistarsela partita dopo partita, svegliando chi in attacco è chiamato a segnare e, semmai, cambiando prima qualche gamba e testa stanca con giovani e freschi calciatori che attendono tribune, spalti e campi, cui far vedere la loro valenza.

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