Foggia, Bomba carta alla "Tamma" e auto incendiata a calciatore - NOC Press

Foggia, Bomba carta alla "Tamma" e auto incendiata a calciatore




A seguito della sconfitta del Foggia per 1-0 nel derby col Lecce, in città ci sono stati forti ripercussioni classificati come atti intimidatori. In nottata In Corso del Mezzogiorno, sede della “Tamma” (pastificio dei patron del Foggia Calcio) è stata fatta esplodere una bomba carta. L’altro episodio riguarda l’incendio dell’auto del calciatore Pietro Iemmello, fino a qualche mese fa considerato e chiamato dalla tifoseria rossonera “RE Pietro”. 


Questa è la cronaca, ma le considerazioni da fare sono ben altre. 

Lo sport è aggregazione e non certo con l’intimidazione si ottengono risultati sportivi, un gesto vile fatto da gente criminale che mette in cattiva luce quanti la domenica gremiscono gli spalti con i colori rossoneri in tutta Italia. 

È sotto gli occhi di tutti che la società sta attraversando momenti difficili nel dare la continuità ad un progetto nato anni fa con l’intento di riportare Foggia e la sua squadra sportiva nel calcio che conta. Una società di calcio unitamente ai propri calciatori che si vedono destinatari di atti intimidatori per non aver (sul campo) raggiunto gli scopi prefissati, beh! Stiamo parlando di pura ingratitudine nei confronti di gente che ci ha messo soldi, anima e cuore nel dare a questa città la giusta collocazione e palcoscenico sportivo. 

Questi facinorosi e soprattutto criminali (e ci auguriamo che sono la minima parte di una tifoseria stupenda che solo qualche mese fa veniva riconosciuta e premiata come miglior tifoseria della serie B) non sono nuovi a questo tipo di episodi, come dimenticare qualche anno fa sotto la gestione De Zerbi quando il pullman della squadra al ritorno da una trasferta venne bloccato da teppisti travestiti da tifosi, i quali salirono sul mezzo per intimidire i calciatori a suon di schiaffi. 

Ma questi atti deprecabili avranno ripercussioni in futuro perché il nome di una piazza sportiva che “picchia” i propri calciatori è da deterrente a quegli stessi calciatori che in futuro il Foggia Calcio proporrà loro dei contratti per indossare la gloriosa maglia del Foggia, e chi verrebbe in queste condizioni ambientali sapendo che qualora le cose andassero male si beccherebbero schiaffi e auto incendiate? 

Ma il teppista e non il tifoso a questi dettagli non ci pensa, perché per il criminale (mono neurone) resta la soddisfazione di aver trasmesso panico, terrore e paura e certo di ricevere l’approvazione dei suoi degni pari. 

Ma siamo certi che il popolo rossonero è tutt’altra cosa, è quello che la domenica nel bene e nel male sostiene la squadra e l’intera città contro altre città nel misurarsi nella correttezza che un rettangolo di gioco possa offrire.  



Redazione ©NOCPress all rights reserved

Nessun commento:

Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.