[Fatti & Misfatti]. Caso Moro, un crimine ancora velato e...minacciato - NOC Press

[Fatti & Misfatti]. Caso Moro, un crimine ancora velato e...minacciato


Come sempre, Scriviamo facendo appello all’art. 18, all’art. 21 e all’art. 28 della Costituzione della Repubblica Italiana, cercando di narrare fatti, e questa volta, lo specifichiamo.

- Fatti & Misfatti - 
«9 maggio 1978 - 9 maggio 2019, 41 anni e la vera verità non è ancora chiara, non la si vuole rendere limpida, trasparente. Finanche oggi ci sono ripercussioni, minacce contro chi vorrebbe Aldo Moro santo. Il postulatore ha abbandonato la causa di beatificazione perché minacciato. Quel 1978 il Governo italiano commise una strage e poi un omicidio, e l'Europa cambiò nel già in bilico assetto geopolitico-economico.
Il ricordo di un uomo semplice, genitore, coniuge, politico, statista, professore, cattolico, educatore, formatore, nelle parole della sua lettera alla moglie. Quel giorno, e l'altro del rapimento, ero piccolo ma il ricordo è vivido, impresso nelle lacrime che bagnarono anche il mio volto. Oggi, senza presunzione, sono tra i pochi che con cognizione dei fatti, con carte nelle mani, con il fattivo aiuto di chi sta perorando la causa, cerco di scoprire e raccontare la vera verità con i miei testi giornalistici». [Nico Baratta]  La Redazione

"Mia dolcissima Noretta,
dopo un momento di esilissimo ottimismo, dovuto forse ad un mio equivoco circa quel che mi si veniva dicendo, siamo ormai, credo, al momento conclusivo. Non mi pare il caso di discutere della cosa in sé e dell’incredibilità di una sanzione che cade sulla mia mitezza e la mia moderazione. Certo ho sbagliato, a fin di bene, nel definire l’indirizzo della mia vita. Ma ormai non si può cambiare. Resta solo di riconoscere che tu avevi ragione. Si può solo dire che forse saremmo stati in altro modo puniti, noi e i nostri piccoli. Vorrei restasse ben chiara la piena responsabilità della D.C. con il suo assurdo ed incredibile comportamento. Essa va detto con fermezza così come si deve rifiutare eventuale medaglia che si suole dare in questo caso. E’ poi vero che moltissimi amici (ma non ne so i nomi) o ingannati dall’idea che il parlare mi danneggiasse o preoccupati delle loro personali posizioni, non si sono mossi come avrebbero dovuto. Cento sole firme raccolte avrebbero costretto a trattare. E questo è tutto per il passato. Per il futuro c’è in questo momento una tenerezza infinita per voi, il ricordo di tutti e di ciascuno, un amore grande grande carico di ricordi apparentemente insignificanti e in realtà preziosi. Uniti nel mio ricordo vivete insieme. Mi parrà di essere tra voi. Per carità, vivete in una unica casa, anche Emma se è possibile e fate ricorso ai buoni e cari amici, che ringrazierai tanto, per le vostre esigenze. Bacia e carezza per me tutti, volto per volto, occhi per occhi, capelli per capelli. A ciascuno una mia immensa tenerezza che passa per le tue mani.
Sii forte, mia dolcissima, in questa prova assurda e incomprensibile.
Sono le vie del Signore. Ricordami a tutti i parenti ed amici con immenso affetto ed a te e tutti un caldissimo abbraccio pegno di un amore eterno. Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali, come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo. Amore mio, sentimi sempre con te e tienmi stretto. Bacia e carezza Fida, Demi, Luca (tanto anto Luca) Anna Mario il piccolo non nato Agnese Giovanni. Sono tanto grato per quello che hanno fatto.
Tutto è inutile, quando non si vuole aprire la porta.
Il Papa ha fatto pochino: forse ne avrà scrupolo
". 
Aldo Moro.
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