Torremaggiore, "giorni caldi" per il nuovo Sindaco Di Pumpo - NOC Press

Torremaggiore, "giorni caldi" per il nuovo Sindaco Di Pumpo

Emilio Di Pumpo

Con l’elezione di Emilio Di Pumpo a nuovo Sindaco di Torremaggiore per la coalizione di centrosinistra, e più dettagliatamente espressione cittadina del PD, inizia una nuova stagione politica, che ora vedrà per prima la nomina della sua Giunta. 

Non saranno pochi i nodi da sciogliere in cui il Primo Cittadino sarà impegnato: non a caso a Palazzo di Città vi è un via vai di gente e le prossime ore saranno roventi. 

Cinque sono le liste in suo supporto (Pd, Impegno Democratico, Torremaggiore in Comune, Civica 4.0 e Giovani Democratici). Mentre sono sei le cariche da conferire ma cinque sono le persone a cui conferirle per una eventuale nomina in Giunta. Ognuno di queste liste, stando al buon senso, rivendica tra i primi non eletti un posto in Giunta, fatta eccezione per il Pd, che dalla sua ha due Assessori da nominare, mentre per i Giovani Democratici non vi sarà nessun seggio. 

In fase di ballottaggio Di Pumpo ha potuto contare sulla forza politica del candidato Sindaco Marco Faienza, e presumibilmente su quello del Movimento 5 Stelle che avrebbe dovuto disertare il voto per coerenza e etica politica, tanto pubblicizzata quanto reclamata da e per altre, invece sembra che il seggio, in caso di vittoria di Di Pumpo, abbia risvegliato quei sensi simil assopiti. 

E Faienza cosa farà? Dal palco dell’ultimo comizio dichiarava apertamente l’accordo con l’attuale Sindaco Di Pumpo, tale che vedrà molto presumibilmente il suo passaggio in maggioranza. Una possibilità non da escludere per un presunto accordo che prevede per il primo degli eletti della sua lista un posto da Assessore, se non proprio da Vicesindaco. 

Per quel che concerne la minoranza, striminzita con soli cinque eletti, con De Vita (perdente al ballottaggio con Di Pumpo), Manzelli (ex Presidente del Consiglio con l’Amministrazione Monteleone), Saragnese (M5S), De Simone (Agire) e Pasquale Monteleone (Agire, candidato a Sindaco, nonché ex Sindaco), sarà quell’occasione per tener sotto controllo chi oggi è chiamato a rimediare ciò che è stato fatto dal suo predecessore, e rilanciare politiche per la crescita di Torremaggiore. 

La domanda da porsi, giacché l’ingordigia politica (notoriamente di destra, ha invitato pubblicamente il proprio elettorato ad astenersi al voto, consegnando di fatto la vittoria a Di Pumpo, penalizzando il centrodestra) lo ha caratterizzato per tutta la campagna elettorale, è se l’ex Sindaco continuerà ad interessarsi direttamente alla cosa pubblica oppure cederà il passo al primo della lista dell’UDC, dimettendosi per concentrarsi per le future elezioni regionali e nella ricerca di un’apertura al dialogo per una rifondazione del centrodestra. Staremo a vedere. Ovviamente bisognerà sempre attendere l’ok dei vertici del centrodestra, che attualmente si ritrovano la presenza non unanime all'interno del centrodestra di chi nella Regione Puglia è stato durante questa tornata elettorale in Europa con un piede a destra e uno a sinistra per le comunali. Che coerenza…”Di Gioi(os)a” opportunità. 

Siamo solo agli inizi e già si prospetta un’estate caldissima (oltre il meteo) per il neo Sindaco Di Pumpo.

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