Notti calde a Monte Sant’Angelo. Tre auto incendiate in dieci giorni. Il Comandante dei Carabinieri «Nessun allarmismo. Il “fuochino” sarà individuato»
Tre auto incendiate in dieci giorni. È questo il triste bilancio che Monte Sant’Angelo ha subito durante le ore notturne nella decade finale del mese di luglio. Due auto incendiate nella stessa zona, cosiddetta “Fosso”, e un’altra, la prima, dalla parte opposta del centro garganico.
Un bilancio che nulla a che fare con l’incendio avvenuto al mezzo di un’azienda di lavori edili impegnato sulla Sp 55, la Panoramica, dove e grazie all’intervento di alcuni cittadini si è sfatato il peggio e dove il Sindaco d’Arienzo ha rivolto pubblici ringraziamenti; peccato che non abbia detto la sua sulle tre auto incediate, almeno un invito a collaborare….scelte….
Notti calde in piena estate in una Monte Sant’Angelo intenta a offrire le sue bellezze a chi la visita, che in verità son pochi. Notti calde che potrebbero diventare meno “incediate” se vi fosse più collaborazione dei cittadini. Difatti è questo il monito lanciato dal Comandante della locale stazione dei Carabinieri, che ancora una volta, doverosamente, su invito dello scrivente, che ringrazia, interviene sui casi in oggetto, stigmatizzando voci altrui sulle cause legate alla criminalità organizzata e rassicurando i montanari.
«Nulla di preoccupante. Non credo che possano essere atti di criminalità organizzata. Gli incendi potrebbero essere legati a diverse motivazioni, di carattere personale, familiare, dispetti vari –ha affermato il M.llo Magg. Michelangelo Dargenio, Comandante della stazione dei Carabinieri a Monte Sant’Angelo-. È vero che in anni precedenti si sono verificati altri casi analoghi, finanche una o due auto incendiate nel giro di una settimana. Non è escluso che potrebbe essere la "mano allegra" di qualche piromane. Noi siamo sul caso. Abbiamo ascoltato le persone interessate, e altre, e da quello riferito (ovviamente per ora non riferibile per l'inchiesta in corso, nda.) nessuno ha avuto problemi. Tuttavia si può dire che almeno per gli ultimi due incendi, avvenuti quelli in zona Fosso, le indagini sono mirate e presto sapremo chi è questo "fuochino". Ripeto per tranquillizzare la comunità montanara che nulla di tutto questo è legata all'attività criminale organizzata. La criminalità solitamente le auto le fa saltare o brucia quelle di soggetti in divisa o con ruoli istituzionalmente importanti. Noi a Monte –ha concluso il Comandante Dargenio- siamo presenti in modo diuturno, con i militari a disposizione sempre attenti e presenti nelle vie cittadine. Purtroppo, e lo ripetiamo sempre, abbiamo bisogno della collaborazione dei cittadini, in particolare durante le ore notturne, poiché bastano un paio di vedette e quando passa una pattuglia dei Carabinieri si attivano messaggiandosi. È un problema culturale di legalità che va superato -chiosa il M.llo Magg.-».
Ma tre auto incendiate non son passate inosservate ad altri organi delle Forze dell’ordine. È recente la notizia che l’altro ieri al comune di Monte si son presentati agenti della Digos del Commissariato di Manfredonia. Da quanto ci è stato riferito, fonti certissime e accreditate, gli agenti avrebbero ascoltato alcuni organi politici e pubblici del municipio. Una visita dovuta, conoscitiva sui fatti avvenuti, per far luce sulle cause degli incendi, ma anche, non se ne ha certezza, sul caso del mezzo incendiato dell’azienda di lavori edili impegnata sulla Sp 55, la Panoramica.
Nessun allarmismo è l’invito che si fa da queste pagine, sempre secondo quanto si è raccolto da chi sta conducendo le indagini, invitando i montanari a collaborare, anche in forma anonima per garantire più sicurezza e legalità a un paese che ha bisogno di voltar pagina e riscattarsi da un passato che inesorabilmente ritorna finanche dopo un semplice litigio in piazza.
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su concessione della Redazione ©NOCPress all rights reserved
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