Alloggi edilizia popolare. "Il contrasto alla criminalità tra impegno ed acquiescenza"
Si pubblica una nota stampa pervenuta dall’Ing. Pippo Cavaliere, Consigliere comunale di Foggia e Presidente Fondazione antiusura Buon Samaritano.
«Tempo fa, su richiesta di un cittadino
che non conoscevo, mi sono recato a rendergli visita nella sua umile
dimora. Da anni in attesa dell'assegnazione di un alloggio popolare,
vive con la sua famiglia in ambienti fatiscenti e malsani, in condizioni
inaccettabili.
Cosa reclamava? Semplicemente il riconoscimento di un diritto umano, il rispetto della propria dignità.
Tempo
fa denunciai che molti alloggi popolari risultano nella disponibilità
di noti esponenti della criminalità o di soggetti ad essa riconducibili,
in qualche caso condannati con l’aggravante del metodo mafioso; la
questione ha anche trovato riscontro nell'ordinanza di custodia
cautelare relativa all’operazione "Decima azione bis", in cui si
contesta l’interessamento della criminalità all’assegnazione degli
alloggi di edilizia popolare, nonché una diffusa pratica di esborso di
denaro, tra gli assegnatari e gli aspiranti tali, per garantirsi l’uso
di detti alloggi. Un fatto di per se grave, ma l’aspetto che mi ha
maggiormente colpito è che, a seguito di questa denuncia, non c’è stata
una sola reazione, non un’inchiesta amministrativa, non un
approfondimento della questione o una richiesta di chiarimenti,
tantomeno una contestazione alla denuncia. Niente, silenzio assoluto.
Al
di là delle considerazioni che espressi in quell’occasione e cioè che è
forse ipocrisia dichiarare di voler combattere il crimine se poi
lasciamo che l'antistato alberghi in casa nostra, c’è un aspetto che, da
un certo punto di vista, assume, a mio parere, rilevanza ancora
maggiore e che la nostra coscienza non può sottacere: la rinuncia a
battersi per la supremazia dei principi di giustizia e di solidarietà,
equivale ad una resa.
È inaccettabile che gli ultimi siano sempre
più ultimi, che gli invisibili restino invisibili e che invece
prepotenti, estorsori ed usurai beneficino di alloggi popolari costruiti
con i soldi dei contribuenti, semmai vittime degli stessi delinquenti.
Se accettiamo questo stato di cose, tutto il resto è solo parvenza, ipocrisia, finzione. In questo modo, oltre al rischio di indebolire la lodevole e penetrante azione che la squadra stato/comunità sta portando avanti, lasceremo che in qualcuno si radichi l'errato convincimento che l'illegalità paga».
Nessun commento:
Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.