Arrestato foreign fighter italiano

foto:Twitter - Polizia Squadra Mobile

20 gennaio 2021: tratto in arresto un 24enne italiano, foreign fighter in Siria.

Il giovane, dalla nascita residente in Svizzera, ancora minorenne aveva portato avanti un percorso di conversione all’Islam fino alla sua completa radicalizzazione.

In seguito, insieme alla moglie una cittadina turca, era partito alla volta della Siria per unirsi ad una formazione affiliata ad Al Qaeda. Le attività tecnico informatiche messe in campo dalla Digos di Pescara già dal 2015 hanno permesso di documentare l’attività del giovane che si esplicava in attività di proselitismo, addestramento al combattimento in attività militari.

Tuttavia, dopo averlo localizzato insieme alla sua famiglia si è potuto documentare la sua volontà di consegnarsi alle Autorità Italiane.

Su di lui gravava dal 2017 un mandato d’arresto emesso dal gip di Pescara e successivamente esteso in campo internazionale.

Funzionari dell’Antiterrorismo della Polizia di Stato, dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (Aise) e della Digos di Pescara si sono recati ad Hatay (Turchia) per prendere in consegna il giovane, mentre la moglie e i figli sono rimasti in Turchia.

“L’operazione della Polizia di Stato coordinata dalla Procura della Repubblica dell’Aquila, che ha condotto all’arresto del foreign fighter italiano per associazione con finalità di terrorismo internazionale, conferma l’efficace azione di prevenzione svolta dai nostri apparati di sicurezza e intelligence, anche grazie alla intensa e proficua collaborazione con gli altri Paesi”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

Luciana Lamorgese - Ministro dell'Interno

La responsabile del Viminale ha ribadito” la necessità di porre massima attenzione ed impegno per contrastare la radicalizzazione e il reclutamento nelle file dei gruppi terroristici, attraverso il monitoraggio continuo del fenomeno e l’intensificazione dello scambio internazionale di informazioni per rintracciare le persone coinvolte in attività terroristiche”.

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