PAVIA: trovata morta in casa, il compagno confessa l’omicidio - NOC Press

PAVIA: trovata morta in casa, il compagno confessa l’omicidio





E’ accaduto mercoledì pomeriggio, viene ritrovata morta in casa Lidia Peschechera di 49 anni in un appartamento di Pavia.

E’ il titolare dell’azienda dove la donna lavorava ad allarmarsi perché non rispondeva al telefono, e per dei messaggi che aveva ricevuto. Viene avvisato l’ex marito della vittima e quando si recano sul posto e non ricevono risposte, temendo un malore vengono chiamati i vigili del fuoco che fanno la macabra scoperta: il cadavere della donna, che si trovava nella vasca da bagno, coperto da un asciugamano e in stato di decomposizione.

Subito vengono avviate le indagini ed emerge che la donna aveva una relazione e da poco aveva avviato una convivenza.

Lui, Alessio Nigro, 28 anni della provincia di Lodi, un giovane senza fissa dimora e con problemi di alcolismo, lei operaia in un’azienda di Pieve Emanuele, in provincia di Milano e separata dal marito, avevano da poco iniziato la loro convivenza.

La Procura della Repubblica di Pavia ha subito autorizzato l'intercettazione dei telefoni che usava il giovane e con la collaborazione del Raggruppamento Operativo Speciale dei carabinieri è stata individuata l'ubicazione dell'utenza dell'uomo, che si era rifugiato a Milano per sfuggire alle ricerche.

L’uomo fermato dai carabinieri del comando provinciale di Pavia e della locale Compagnia è stato rintracciato nei pressi di un ostello a Milano e quindi condotto nel carcere di Torre del Gallo.

Al procuratore, Marco Venditti e al sostituto Diletta Balduzzi, , ha confessato il delitto, spiegando la dinamica degli eventi.

Sulla scorta degli elementi emersi e della confessione dell'uomo, l'autorità giudiziaria ha emesso nei confronti dell'uomo un decreto di fermo per il reato di omicidio volontario aggravato, disponendo la sua traduzione presso la Casa Circondariale di Pavia.

Venerdì sera, 12 febbraio, dopo un ennesimo litigio, colto da un raptus, ha strangolato la donna nella vasca da bagno. Poi è restato nell’appartamento per altri tre giorni fino a lunedì 15 febbraio e nel frattempo ha usato il cellulare della vittima per inviare messaggi al datore di lavoro per spiegare la sua assenza.

Ma sono stati proprio questi messaggi ad allarmare il titolare dell’azienda, che hanno poi permesso di scoprire il cadavere.

Nel momento in cui il Nigro è stato fermato aveva con sé carte bancomat, tessere della spesa, un telefonino e 190 euro in contanti, oltre a documenti personali della vittima e le chiavi dell’appartamento, Nel suo colloquio con gli inquirenti ha ammesso di aver prelevato somme di denaro dal conto di Lidia Peschechera e che negli ultimi periodi la loro relazione era caratterizzata da momenti di tensione.

Ma da indiscrezioni, sembra che la vittima, volesse troncare tale relazione, anche a causa dei comportamenti violenti di lui.

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