Regina Elisabetta, l'inchiesta travolge la famiglia reale
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Foto: Regina Elisabetta II (Corriere della Sera) |
Il Guardian tramite alcuni suoi giornalisti ha condotto un’inchiesta sul “consenso della Regina” (Queen’s consent).
In pratica dall’esame di molti documenti e rapporti del
governo contenuti negli Archivi Nazionali Britannici è emerso, che durante il
regno di Elisabetta II, nel Regno Unito, oltre mille proposte di legge sono
state sottoposte al “Queen’s consent”, che è una procedura parlamentare che dÃ
la possibilità alla sovrana di poter bloccare (senza modificare) quei disegni di
legge che potrebbero interferire con i suoi interessi privati.
Dall’esame ne è risultato che questo “consenso della Regina” sia
stato utilizzato per far pressione sul parlamento in modo che alcune leggi
fossero modificate a sua tutela.
Grande imbarazzo per la Regina Elisabetta e tutta la
famiglia reale. Il quotidiano inglese Guardian ha pubblicato diversi documenti
inediti che provano come i consulenti legali della Sovrana abbiano fatto
pressione sui ministri per modificare la legge sulla trasparenza finanziaria.
Impedendo, di fatto, che il reale tesoro di Sua Maestà venisse reso pubblico.
Nello specifico, è bastato inserire una clausola che garantiva il potere di
esentare le società utilizzate dai capi di Stato dalle norme per la
trasparenza.
Il sistema, messo a punto negli anni '70, ha così consentito
di creare una società fantasma, protetta dallo Stato, che avvolge nella
segretezza le quote azionarie e gli investimenti privati della Regina almeno
fino al 2011. L'ammontare delle sue ricchezze non è mai stato reso pubblico,
anche se si pensa si tratti di una cifra vicina alle centinaia di milioni di
sterline. I Reali, come spiegato dal Guardian, sarebbero riusciti a imporre
questa loro volontà attraverso il Queen’s Consent, una procedura obsoleta che
consente agli inquilini di Buckingham Palace di influenzare segretamente la creazione
delle leggi. Tra l'altro si tratta di uno strumento che può essere usato prima
che la norma venga approvata dal Parlamento.
Il fatto non prevedibile è che sulla base dei documenti pubblicati dal
Guardian - la famiglia reale avrebbe fatto ricorso a questa procedura tante
volte, riuscendo così a far introdurre dei cambiamenti a non poche leggi.
Questa accusa regala un’immagine della Regina Elisabetta, molto diversa dal personaggio super partes che viene offerto ai sudditi da anni.
Inoltre, quando i giornalisti del Guardian hanno chiesto quante volte i Reali abbiano approfittato del Queen's Consent, i portavoce di Carlo ed Elisabetta hanno risposto con un "no comment".
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