Cassazione: Fabrizio Corona resta in carcere per altri nove mesi - NOC Press

Cassazione: Fabrizio Corona resta in carcere per altri nove mesi

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La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di Corona contro quanto stabilito lo scorso 13 ottobre dal Tribunale di Sorveglianza di Milano che aveva accolto la richiesta del procuratore generale milanese Antonio Lamanna che aveva evidenziato le violazioni commesse da Corona durante la fase di affidamento concessagli per favorire il programma di recupero dalla dipendenza da cocaina.

Per questo motivo, Fabrizio Corona dovrà scontare di nuovo 9 mesi di reclusione che aveva già scontato, in affidamento terapeutico, tra febbraio e novembre 2018.

Questo il verdetto emesso ieri sera dalla Prima sezione penale della Suprema Corte.
In questo momento Corona è ricoverato all'ospedale milanese Niguarda, nel reparto psichiatria, dove è piantonato e sorvegliato 24 ore su 24. "Questo è solo l'inizio": Fabrizio Corona denunciato per le minacce ai magistrati sui social, dove sembra stia facendo lo sciopero della fame e della sete. 

Nei giorni scorsi avrebbe compiuto una serie di atti di autolesionismo. Era finito in ospedale la scorsa settimana, dopo essersi ferito come segno di protesta per la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano di revocargli gli arresti domiciliari per recluderlo nella casa circondariale di Opera.

Dopo aver saputo di dover tornare in cella, Corona si era ferito e si era scagliato contro i pm.

Quel giorno, il 46enne ex re dei paparazzi aveva scoperto di dover tornare in carcere dopo che il tribunale di sorveglianza aveva annullato il differimento della pena per una serie di violazioni, e aveva reagito tagliandosi le vene per poi apparire sui social col volto insanguinato.

Adesso proprio quei video postati su Instagram gli costeranno una denuncia per minacce perché nelle clip Corona si era scagliato contro il sostituto procuratore generale, Antonio Lamanna, - che aveva chiesto il suo ritorno in cella - e contro il magistrato del tribunale di sorveglianza, Marina Corti, che aveva preso la decisione di riaprire le porte del carcere per Corona, che nel 2019 aveva ottenuto i domiciliari per potersi curare da alcuni problemi psichici legati alla dipendenza da cocaina.

Secondo magistrati e giudici, però, il 46enne avrebbe più volte violato le prescrizioni - su tutte il non utilizzo dei social, il divieto di uscire di casa e di apparire in tv -, motivo per cui deve tornare in carcere. "Questo è solo l'inizio, dottoressa Corti, signor Lamanna questo è solo l'inizio. Quant'è vero Iddio sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie", aveva detto l'ex agente fotografico nel video postato su Instagram, in cui appariva con il volto sporco di sangue.

"Questo è solo l'inizio": Fabrizio Corona denunciato per le minacce ai magistrati sui social

A indagare sulle minacce ora saranno i pm di Brescia, procura competente per i reati commessi nei confronti dei magistrati milanesi. L'avvocato di Corona, Ivano Chiesa, ha invece già fatto sapere che presenterà ricorso in Cassazione contro la decisione perché secondo il legale tutte le relazioni degli esperti agli atti dicono che l'ex fotografo non può tornare in carcere per continuare le cure per la sua patologia psi

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