Cisliano (Mi) uccisa bimba di due anni, probabile autrice del delitto la mamma - NOC Press

Cisliano (Mi) uccisa bimba di due anni, probabile autrice del delitto la mamma


Foto: Patrizia Coluzzi (Corriere della Sera)




Siamo a Cisgliano, un comune nei pressi di Abbiategrasso in provincia di Milano, il pm di Pavia Roberto Valli ha firmato un provvedimento di fermo di indiziato del delitto nei confronti di Patrizia Coluzzi per omicidio volontario aggravato dall’aver commesso il fatto contro la figlia, di due anni.

Una di quelle storie, che non si vorrebbe mai narrare. Patrizia Coluzzi, una donna ossessionata, pare dall’idea di essere tradita.

Aveva già un matrimonio alle spalle dal quale erano nati due gemelli e per i quali aveva l’affido condiviso.

In base ad una prima ricostruzione domenica la donna aveva pranzato a casa dei nonni con i tre figli, poi nel pomeriggio aveva accompagnato i due gemelli dall’ex marito e la sera, dopo la cena, ancora dai nonni era rientrata nel suo appartamento insieme alla piccola di due anni.

Intorno a quell’ora appaiono messaggi su fb contro il compagno: “Caro marito vai a denunciarmi ancora per calunnia e diffamazione. Denunciami ancora per sequestro di minore. Edith è la mia bambina. Non vi è alcuna calunnia. Purtroppo è vita reale”.

Poi l’orrore della tragedia.

A dare l’allarme, scattato verso l’una di notte, è stato proprio il padre della piccola ed ex marito della donna. L’uomo, 44 anni, ha chiamato il 112 raccontando di avere ricevuto una telefonata dalla ex moglie che gli aveva detto, testualmente, che “tua figlia non esiste più”.

Quando i carabinieri di Abbiategrasso entrano nella casa di via Mameli a Cisliano (Milano) attraverso una finestra, in quanto tutte le porte risultano chiuse dall’interno, e tutte le tapparelle abbassate, c’è solo una luce accesa, in camera, che si intravede dal giardino. Mancano dieci minuti all’una di lunedì notte, 8 marzo, giorno della Festa della donna.

Sul pavimento cinque coltelli e un taglierino dalla lama sottile. L’arma forse usata da Patrizia Coluzzi per procurarsi tagli superficiali ai polsi e alle braccia. Sul letto il corpicino della piccola Edith, 2 anni compiuti il 14 gennaio. È sdraiata su un fianco, indossa un pigiama scuro. Sembra dormire. Per gli investigatori è stata asfissiata, ma sono ancora in atto le indagini per stabilire esattamente le cause della morte. Sembra, invece, che non vi siano segni di violenza sul corpo della piccola.

Per il medico legale l’orario di morte della piccola Edith si colloca, al massimo, intorno alle 22.30.

In giro vari biglietti con messaggi: “Scusa piccola ma non potevo permettere che restassi nelle sue mani sola”. Un messaggio per la piccola Edith: “L’ultimo viaggio con te piccolo amore indifeso. Scusa”. Uno verso l’ex marito: “Eravamo così belle per te stasera e un’altra volta ci hai abbandonato”. E infine l’ultimo. Quello più drammatico: “Affonda la lama. Ormai non ci farai più male”.

Una storia di dolore, forse odio e vendetta verso l’ex marito e padre della piccola che le aveva chiesto la separazione a Gennaio.

Varie telefonate, videochiamate ormai forse una situazione non più controllabile.

L’indagata , piantonata dai carabinieri, è stata ricoverata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Fornaroli di Magenta (Milano). E viene tenuta sedata, in quanto nei momenti in cui è sveglia piange e grida frasi senza senso, senza fare accenni al delitto.

Gli esami tossicologici non hanno riscontrato tracce di alcol o droghe

Per gli investigatori il movente dell’infanticidio potrebbe essere legato a una vendetta nei confronti del padre di Edith, in base alle parole di un’ultima telefonata

Oltre ai biglietti adesivi in camera da letto, i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano — guidati da Michele Miulli, Antonio Coppola e Cataldo Pantaleo — hanno trovato anche una cartelletta lasciata sul tavolo della cucina. Dentro "varie stampe formato A4" con frasi del tipo: "Scusate non sono abbastanza forte, non riesco a tollerare un altro abbandono da chi aveva promesso di proteggermi e invece mi ha fatto del male. Non ce la faccio".

Le indagini sono in corso e chiariranno tutto ciò che è accaduto, ma resta spezzata la vita di una bimba che aveva solo due anni.

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