Operazione “Diacono”, in cambio di denaro titoli di studio falsi [VIDEO]
Una vasta operazione è scattata alle prime luci dell’alba tra Calabria e Campania, più precisamente nelle province di Vibo Valentia, Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Napoli.
L'indagine, denominata "Diacono", condotta sotto la guida del Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia e del Sostituto Ciro Lotoro, è stata avviata a seguito del ritrovamento il 2 luglio del 2020, dell'arsenale di armi (da guerra e clandestine) e di una ingente somma di denaro in casa di Davide Pietro Licata, contigua all'Istituto "Accademia Fidia", gestito dalla famiglia Licata.
I militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vibo Valentia, con l’ausilio di personale dei reparti arma territorialmente competenti e il supporto aereo fornito dall’8° Nucleo Elicotteri Carabinieri, hanno eseguito una ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Vibo Valentia su richiesta della Procura della Repubblica, guidata dal dott. Camillo Falvo, nei confronti di 10 soggetti (8 in carcere, 2 agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili in concorso, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, falso in atti destinati all’autorità giudiziaria, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio e autoriciclaggio.
Sequestrate 19 società, operanti nel settore dell'istruzione, per un valore stimato in circa 7 milioni di euro.
Nel mirino delle indagini una rete di istituti formativi (paritari e artistici/musicali) che avrebbe prodotto in maniera illecita, in cambio di denaro o altre utilità, titoli di studio e attestati (oltre che operato fittizie assunzioni), al fine di favorire la partecipazione dei beneficiari a pubblici concorsi per l'assunzione di personale docente e Ata (Assistente Tecnico Amministrativo).
Indagata la direttrice dell'Ufficio scolastico regionale della Calabria Maria Rita Calvosa. 59 anni, romana, che è alla guida dell'Ufficio scolastico regionale per la Calabria dal settembre del 2018, dopo essere stata per dieci anni responsabile dell'ambito territoriale di Latina.
Le condotte illecite sarebbero state agevolate e rese possibili grazie alla corruzione di un alto funzionario del Miur - Maurizio Piscitelli, 56 anni, di Casalnuovo di Napoli (arrestato) - il quale era incaricato delle attività ispettive e di controllo degli istituti privati accreditati al Miur.
Arrestato anche Christian Piscitelli, 24 anni, di Napoli, figlio di Maurizio.
Gli indagati sono in tutto 23. Al centro delle indagini c'è l'Accademia Fidia di Stefanaconi, paese confinante con Vibo Valentia, gestita dalla famiglia Licata.
In carcere sono finiti: Michele Licata, 77 anni, ed i figli Davide Licata, 52 anni, Igor Vincenzo Licata, 48 anni, Dimitri Licata, 42 anni, Michela Licata, 22 anni, tutti di Stefanaconi.
In carcere anche Carmine Caratozzolo, 49 anni, di San Ferdinando (Rc); Maurizio Piscitelli, 56 anni, di Casalnuovo di Napoli; Christian Piscitelli, 24 anni, di Napoli.
Agli arresti domiciliari si trovano Rossella Marzano, 46 anni, di Vibo Valentia (moglie di Davide Licata); Domenico Califano, 39 anni, di Reggio Calabria. Davide Licata e Rossella Marzano, nel luglio scorso, erano stati arrestati (lui in carcere, lei ai domiciliari) per la detenzione illegale dentro casa di un arsenale (fucili, un mitragliatore e numerose munizioni).
Il reato di associazione per delinquere viene contestato a: Michele Licata, Davide Licata, Dimitri Licata, Igor Licata, Michela Licata, Carmine Caratozzolo, Maurizio Piscitelli, Christian Piscitelli con il ruolo di promotori e organizzatori dell'associazione.
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