Susa (To): Carabiniere ruba bancomat ad automobilista morto in incidente stradale
Per un appuntato dei carabinieri della stazione di Susa (To) ogni occasione era buona per acquisire denaro illegalmente.
Naturalmente ciò accadeva quando era in servizio, ad esempio: in occasione di un incidente stradale, durante un sopralluogo in un’attività commerciale, durante il sequestro di un mezzo, durante un controllo sulla strada; erano tutte occasioni per acquisire denaro.
Nessun scrupolo, nemmeno quando si è trattato di rubare ad un morto.
L’appuntato è Giuseppe Caputano, ora espulso dall’Arma e finito a processo per peculato per aver sottratto dal portafoglio di un uomo, rimasto ucciso durante un incidente stradale, il bancomat Postepay con il Pin, e per aver mandato il cognato, Piero La Cara, a fare due prelevamenti in due giorni diversi, rispettivamente di 600 e 200 euro.
Il fatto in questione è accaduto il 9 agosto 2015 ed è giunto solo adesso in aula a causa di vari rinvii legati al Covid.
Nel capo di imputazione risulta: “Avendo il marsupio della vittima per ragioni del suo ufficio, mentre controllava i documenti custoditi all’interno, per verificare l’identità e individuare i parenti da avvertire, poco prima di consegnare tutto all’ambulanza che era intervenuta sull’incidente, si appropriava della sua carta bancomat”.
Carta Bancomat che poi era stata affidata al cognato per eseguire i prelevamenti.
Ma la vedova si era accorta della carta mancante e ne aveva denunciato il furto, e il cognato Piero La cara è stato incastrato dal gps del suo camioncino, quello della cooperativa per cui lavorava e con il quale, durante una pausa dal servizio, era andato a prelevare.
Nel processo condotto dal pm Marco Gianoglio, si è costituito parte civile, per conto dei famigliari dell’uomo l’avvocato Valentino Schierano.
Ma questo è solo uno degli episodi in cui si è trovato coinvolto il carabiniere, cinque giorni dopo l’episodio del bancomat, Caputano sequestra una moto coinvolta in un incidente, apre il bauletto e dal portafogli sottrae 140 euro prima di restituirlo ai proprietari.
Arriviamo al 26 luglio, un altro episodio finito a processo.
Un altro episodio in una panetteria dove il Caputano di solito passava quando aveva il servizio di notte, in un’occasione il titolare lo ha trovato con le mani nel borsello che aveva lasciato sul banco del negozio per allontanarsi sul retro, convinto che l’avere in quel momento persone in divisa era da fidarsi.
Tuttavia i furti accertati, erano così frequenti che molto probabilmente per il carabiniere era un’abitudine comportarsi in questo modo.
Caputano è stato immediatamente sospeso dall’impiego in via precauzionale e in seguito sottoposto a procedimento disciplinare di stato che si è concluso con la sanzione della perdita del grado per rimozione.
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