Calcio: è terremoto, nasce la SuperLega, 12 i club fondatori, l'UEFA dice no - NOC Press

Calcio: è terremoto, nasce la SuperLega, 12 i club fondatori, l'UEFA dice no





Una competizione privata a numero chiuso alternativa alla Champions League che riunisce le 20 migliori squadre europee. Ecco tutto quello che sappiamo sul progetto Superlega sposato da 12 club europei fra cui Juventus, Inter e Milan


Una competizione per club a numero chiuso alternativa alla Champions League che riunisca le migliori squadre europee in una sorta di campionato di super élite: è la Superlega, il progetto al quale da diverso tempo stavano lavorando alcuni dei più influenti presidenti del calcio continentale, guidati da Florentino Perez. Al punto da portare la Uefa a minacciare, attraverso un comunicato ufficiale, una causa milionaria contro tutti i club che vorranno traslocare dalle competizioni ufficiali (Champions ed Europa League) ed entrare a far parte della superlega e i loro giocatori l'esclusione dalle Nazionali. Ma in cosa consiste esattamente questa superlega? Quando dovrebbe partire? E chi ne fa parte? Ecco tutto quello che sappiamo fin qui...

Che cos’è la Superlega?

La Superlega sarà - nel caso vada in porto il progetto - una competizione calcistica privata (ovvero fuori dall’egida di Fifa, Uefa e delle leghe nazionali) a cadenza annuale tra i più blasonati club d’Europa.

Quando dovrebbe cominciare la Superlega?

La data di inizio non è ancora certa, ma il progetto allo studio è di fare iniziare la prima edizione già ad agosto 2021, fra quattro mesi. Ricordiamo, invece, che il nuovo format della Champions League è previsto a partire dalla stagione 2024/25.

Quali squadre avranno accesso alla Superlega?

La superlega sarà composta da 20 squadre, delle quali 15 partecipanti di diritto in quanto club fondatori e altre 5 determinate stagione per stagione da un meccanismo di qualificazione ancora da definire. Al momento ci sono tre italiane partecipanti (Juventus, Inter e Milan). Tra le 15 anche Manchester United, Manchester City, Liverpool, Chelsea, Tottenham, Arsenal, Real e Atletico Madrid e Barcellona. Non hanno accettato o non hanno risposto all'invito PSG, Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Il grande regista del progetto è il presidente del Real Madrid, Florentino Perez.

Quale sarà la formula della Superlega?

I 20 club saranno divisi in due gironi da 10 squadre, che nella prima fase all'italiana si affronteranno in partite di andata e ritorno. Al termine dei due gironi, le prime quattro di ciascun raggruppamento disputeranno la fase a eliminazione diretta, a cominciare dai quarti di finale, con partite di andata e ritorno. La finale si disputerà in partita secca in una sede scelta ogni anno. Gli accoppiamenti dei quarti di finale saranno determinati dalla classifica dei due gironi, con le prime di ogni gruppo che sfideranno le quarte dell’altro gruppo, mentre le seconde verranno accoppiate alle terze. Per fare un paragone a livello di numero di gare, nell’attuale Champions League ogni squadra gioca certamente 6 partite e, in caso di raggiungimento della finale, può arrivare a un massimo di 13. Nella nuova Superlega, invece, saranno 18 le partite sicuramente garantite, con un numero massimo di 25 in caso di arrivo sino al termine della competizione.

Come sarà strutturato il calendario della Superlega?

La Superlega si disputerebbe durante la normale stagione calcistica e si pone quindi come alternativa alla Champions League, con gare infrasettimanali, ad eccezione della finale prevista nel weekend. Nell’attuale Champions ogni squadra gioca al massimo 13 partite, di cui 6 garantite. Nella nuova Superlega si arriva a 23 in caso di finale, con 18 garantite. Con un campionato a 20 squadre come la serie A ad esempio, bisognerebbe trovare 22 slot infrasettimanali a stagione rispetto ai 12 attuali.

Quali sarebbero le possibili conseguenze sui campionati nazionali?

Compressione del calendario della Serie A e riduzione (o abolizione) della Coppa Italia.
Diminuzione dell’interesse per il torneo nazionale.
Necessità di una riduzione del numero di squadre da 20 a 18.
Abolizione o drastica riduzione dell’accesso alla principale coppa europea per merito sportivo.
La Serie A si giocherebbe dunque solo per lo Scudetto e per la retrocessione, perché l’accesso alla Superlega sarebbe blindato dai club fondatori, e resterebbero solo cinque posti, tra tutti i campionati nazionali, per l’accesso attraverso qualificazione.
Come nel basket, con tutta probabilità, si creerebbero delle coppe minori con interesse e introiti decisamente inferiori anche all’attuale Europa League. Di fatto, per come la conosciamo oggi, in caso di creazione della superlega la Champions non esisterà più.

In molti nel mondo del calcio sono agguerriti sostenitori del No.


Le dichiarazioni di Marco Tardelli, ex Juventus e Inter sulla SuperLega

“Non sono d'accordo, lo sport non è solo business”. Raggiunto da AdnKronos, Marco Tardelli dice la sua sulla nascita della SuperLega: “Lo sport è tante altre cose. Si dicono tutte belle parole, le raccontano anche quelli che vogliono fare la Superlega. Cosa mi aspetto? Non mi aspetto più niente, ognuno intanto fa quello che vuole. A me il calcio piace, il resto che lo circonda può essere bello e meno, dipende da come lo si vede. So solo che questa cosa è sbagliata, facciano quello che vogliono. Io non gioco più”.

Foto: Marco Tardelli



IL POST DI HERRERA: “NON È PIÙ IL CALCIO CHE AMO”

Il centrocampista spagnolo del Psg Ander Herrera si schiera contro la Superlega con un twitter in cui scrive: “Mi sono innamorato del calcio popolare, del calcio dei tifosi, con il sogno di vedere la squadra del mio cuore sfidare i più grandi. Se questo progetto della Superlega proseguirà, questo sogno è destinato a finire. Il desiderio dei tifosi delle squadre che non sono ai vertici di vedere i loro team battere sul campo i più grandi, è spento".



PROTESTA TIFOSI LIVERPOOL: VIA LE BANDIERE DA CURVA KOP

Gli Spion Kop 1906, uno dei più importanti gruppi della tifoseria del Liverpool, hanno annunciato che rimuoveranno le proprie bandiere dalla The Kop, la storica curva dei supporter del Liverpool nello stadio di Anfield, per protesta contro il progetto della Superlega calcistica europea. “Sentiamo che non possiamo più dare il nostro sostegno a un club che mette l’avidità finanziaria davanti all’integrità del gioco”, hanno annunciato in un tweet i tifosi del club inglese.




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