Terrorismo: arrestato a Sparanise (Ce) l’uomo complice dell’attentatore di Nizza
In provincia di Caserta, a Sparanise, 7mila abitanti, è stato catturato, in esecuzione di un mandato europeo emesso nel giugno scorso dalla polizia francese, Endri Elezi, 28 anni, albanese.
Costui era ricercato come pericolo pubblico di massimo livello in quanto complice e fornitore di armi del tunisino Mohamed Lahouaiej Bouhlel, il terrorista che alla guida di un Tir sterminò sul lungomare di Nizza, il 14 luglio 2016, 86 inermi turisti (di cui 6 italiani) intenti ad ammirare alle 22.30, sulla Promenade des Anglais, il maestoso spettacolo pirotecnico illuminante il cielo per la festa nazionale.
Ricordiamo quella che fu una grande tragedia. Non durò un istante: ma dopo aver, zigzagato per non mancare un bambino, una mamma, come birilli, per 1.847 metri., il terrorista estrasse una pistola. Fu liquidato dalla polizia dopo che un coraggioso eroe solitario riuscì a rallentare la corsa del camion Renault con uno scooter.
Chi gli aveva passato quest’arma, è questo albanese, Endri Elezi che andava e veniva tranquillamente dall’Albania all’Italia. Su e giù.
Gli investigatori della Polizia di Stato mantengono ancora uno stretto riserbo perché le indagini continuano per accertare la rete di fiancheggiatori che ha protetto il 28enne.
Quello che si sa è che l'albanese era arrivato nel Casertano da non molto tempo, ed aveva cercato di confondersi nella folta comunità del suo Paese stanziata a Sparanise.
Tuttavia, la sua presenza, "nuova" sul territorio, è stata notata dagli investigatori della Digos della Questura di Caserta guidati da Enzo Vitale, che passano costantemente al setaccio tutti i "punti sensibili" dove presunti terroristi possono lasciare tracce, dalle moschee ai money transfer alle stazioni ferroviarie.
L'uomo non frequentava moschee o altri luoghi di culto, ma è stato attenzionato proprio perchè mai visto prima; quando i poliziotti sono stati sicuri che potesse essere il soggetto ricercato dalle autorità francesi per la strage di Nizza, è scattato il blitz e l'arresto.
In questo caso ci piace sottolineare che conta di più il metodo. L’intelligenza investigativa. Nessuna vittima collaterale. Nessuno spazio per una reazione del terrorista – si suppone ragionevolmente – addestratissimo.
Un’operazione pulita, perfetta. Chi ha operato è la Digos, reparti di Napoli e Caserta, con la collaborazione della polizia postale e dell’antiterrorismo nazionale. C’è un’Italia che funziona, e manifesta anche nella repressione di soggetti di estrema pericolosità una civiltà da Stato di diritto.
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