Operazione The uncle – prestiti con tassi usurai - confiscati beni per 3,5 milioni di euro (VIDEO) - NOC Press

Operazione The uncle – prestiti con tassi usurai - confiscati beni per 3,5 milioni di euro (VIDEO)

 



Il Tribunale di Palermo - Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso un decreto di confisca del patrimonio dei fratelli Giuseppe Sanfilippo e Maurizio Sanfilippo divenuto irrevocabile con sentenza della Corte di Cassazione, per un valore stimato di oltre 3,5 milioni di euro, eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale di Palermo.

L’attività di oggi si ricollega all’operazione denominata “The Uncle” (lo zio, come si faceva chiamare uno dei due fratelli dalle vittime e dai collaboratori), svolta nel 2011 dal Nucleo di polizia economico finanziaria nei confronti dei due fratelli Sanfilippo.

Nel frattempo Maurizio ha già patteggiato la pena a tre anni e tre mesi di reclusione, mentre Giuseppe è attualmente in giudizio.

I fratelli Maurizio e Giuseppe Sanfilippo risultavano poveri, o quasi: venditori ambulanti di biancheria e calzature.

La svolta nelle indagini arrivò quando Rubens D’Agostino, collaboratore dei Sanfilippo, fu arrestato in flagranza di reato. Lo beccarono nei pressi di un bar mentre minacciava una vittima non in regola con i pagamenti. Non era l’unico. 

Piccoli commercianti in crisi, impiegati e pensionati in difficoltà, gente che non aveva accesso al credito, lecito e tradizionale: in tanti si sarebbero rivolti ai Sanfilippo. E da tutti quartieri: da Borgo Nuovo fino a via Libertà. 

Non tutti, però, trovarono il coraggio di denunciare. E neppure di confermare le accuse una volta convocati dai magistrati ai quali resero false dichiarazioni.

I Sanfilippo si erano guadagnati il rispetto anche dei mafiosi che hanno sdoganato l’usura un tempo vietata dal codice d’onore di Cosa Nostra. Tra questi ci sarebbe “Masino”, e cioè Tommaso Di Giovanni, boss di Porta Nuova.






In seguito alle indagini è emersa una vasta attività illecita di erogazione di prestiti a commercianti ed imprenditori in difficoltà economica, con l’applicazione di tassi di interesse usurari, che arrivavano fino al 60% su base annuale.

Parallelamente alle investigazioni penali, gli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di polizia economico finanziaria venivano delegati dall’Autorità Giudiziaria palermitana all’esecuzione di indagini economico-patrimoniali, sulla scorta delle quali il Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, in accoglimento della proposta avanzata dalla Procura della Repubblica, disponeva nel 2012 il sequestro di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, in quanto assolutamente incompatibili con la capacità reddituale ufficialmente dichiarata dagli indagati.

Nel 2017, a conclusione del procedimento di prevenzione, il Tribunale di Palermo emetteva il provvedimento di confisca nei confronti di Giuseppe e Maurizio Sanfilippo., ora divenuto definitivo all’esito del rigetto dei ricorsi da parte della Corte di Cassazione, con riguardo ai seguenti beni:

- 2 imprese (un bar tabaccheria a Misilmeri (PA) e un negozio di abbigliamento a Palermo);

- 14 immobili, tra abitazioni, locali commerciali e appezzamenti di terreno, ubicati tra Palermo, Bagheria, Trabia e Termini Imerese;

- 11 veicoli;

- 20 rapporti finanziari.

Continua l’azione che la Guardia di Finanza palermitana svolge, nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Palermo, a contrasto dei patrimoni di origine illecita con la duplice finalità di disarticolare in maniera radicale le organizzazioni criminali mediante l’aggressione delle ricchezze illecitamente accumulate e di liberare l’economia legale da indebite infiltrazioni della criminalità, consentendo agli imprenditori onesti di operare in regime di leale concorrenza.

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