Scommesse on line: sequestrati beni per un valore di oltre 1,6 milioni di euro
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Dottor Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro di beni, costituto da compendi aziendali, beni immobili e rapporti finanziari, per un valore complessivo di oltre 1,5 milioni di euro, nei confronti dell’imprenditore romano Paolo Sipone di 56 anni.. P. cl.’65.
La figura criminale del proposto emerge dalle attività di indagine esperite, nell’ambito della cd. Operazione “Galassia”, dal Nucleo P.E.F. di Reggio Calabria - con il supporto dello S.C.I.CO. - a conclusione della quale erano stati eseguiti provvedimenti:
- restrittivi personali a carico di 20 soggetti, tra i quali anche il predetto Paolo Sipone, tra gli ideatori e capo promotore di un complesso e remunerativo sistema criminale, connesso all'illecita commercializzazione di prodotti per la raccolta di scommesse on-line, attraverso importanti bookmakers esteri con sede in Austria e Malta, che, in rapporto sinallagmatico con la criminalità organizzata italiana, ossia con la 'ndrangheta, per il territorio calabrese - ma anche con “cosa nostra”, con la “sacra corona unita” e con la “camorra” per le rispettive aree geografiche di interesse - da un lato consentivano a quest’ultima di infiltrarsi nella propria rete commerciale e di riciclare gli imponenti proventi illeciti, dall’altro traevano essi stessi significativo supporto per l’ampliamento della propria rete commerciale e per la distribuzione capillare del proprio marchio sul territorio;
- cautelari reali, aventi ad oggetto 23 società estere, 15 imprese operanti sul territorio nazionale, 33 siti web nazionali e internazionali, numerosi immobili, automezzi e conti correnti italiani ed esteri, nonché innumerevoli quote societarie e disponibilità finanziarie riconducibili agli indagati.
A tal riguardo, il Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria e lo S.C.I.C.O., eseguivano su delega della locale D.D.A. - con il coordinamento del Procuratore Aggiunto Dottor Calogero Gaetano PACI e del Sost. Proc. Dottor Stefano MUSOLINO - indagini economico-patrimoniali sul conto, tra l’altro, dell’odierno proposto e del nucleo familiare.
In tale contesto, emergeva una significativa sproporzione tra il profilo reddituale e quello patrimoniale del proposto e del relativo nucleo familiare.
Alla luce di tali risultanze, in aderenza alle ipotesi investigative delle Fiamme Gialle e della locale D.D.A., la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria - presieduta dalla Dott.ssa Ornella Pastore - ha disposto nei confronti del summenzionato Paolo Sipone la misura cautelare del sequestro avente ad oggetto il relativo patrimonio illecitamente accumulato, costituito da 5 società di capitali di cui 1 di diritto austriaco, 7 fabbricati siti in Roma, nonché ulteriori disponibilità finanziarie, per un valore complessivo pari ad oltre 1,6 milioni di euro.
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