Una madre 71enne costretta a dare la pensione al figlio per comprare alcol e droga
Una storia di violenza e maltrattamenti che durava da anni.
Il figlio, un uomo di 33 anni, picchiava regolarmente la madre e la costringeva a versargli 300 euro al mese sul conto: senza un lavoro, e con problemi seri di dipendenza, voleva il denaro per acquistare alcol e droga. E pur di avere questo denaro non gli importava di dover ricorrere alla violenza, picchiando la madre e rubandole i soldi. Se lei diceva basta, e si rifiutava di dargli il denaro, lui la picchiava ancora più forte.
Fino a che un giorno le botte sono state così forti che la donna ha temuto per la propria vita: si è rifugiata da una vicina di casa, che ha allertato i servizi sociali dell'Asl Roma 6, che hanno provveduto a trasferire la donna in una casa famiglia, dove vivere tranquillamente lontano dal figlio violento, e da dove ha deciso di denunciare il figlio.
Lui è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Velletri e portato in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e rapina.
Le violenze andavano avanti da anni, ma hanno raggiunto l'apice la sera del 24 maggio 2021, quando il 33enne ha colpito la madre a un orecchio, provocandole lesioni serie, e le ha messo le mani al collo, tentando di soffocarla. Poi l'ha minacciata con un cacciavite.
È in quell'occasione che la donna è fuggita dalla vicina, decidendo di allontanarsi dal figlio. Una volta trovata la tranquillità nella casa famiglia, la 71enne è stata poi accompagnata dagli assistenti sociali al commissariato di polizia per sporgere una denuncia.
l 33enne, che aveva diversi precedenti a carico, è stato quindi arrestato e portato nel carcere di Velletri con accuse molto pesanti. I reati di cui deve rispondere sono maltrattamenti in famiglia e rapina, punibili il primo con la reclusione da due a sei anni, e il secondo da cinque a dieci anni.
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