Bari: nove indagati per copie pirata di giornali su Telegram e Whatsapp - NOC Press

Bari: nove indagati per copie pirata di giornali su Telegram e Whatsapp





La Procura di Bari ha concluso gli accertamenti, avviati nella primavera 2020 dopo una segnalazione della Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali), identificando nove amministratori di altrettanti canali Telegram e di decine di chat, ora indagati per violazione della legge sul diritto d'autore durante gli accertamenti sulla diffusione illecita di migliaia di copie pirata di quotidiani, riviste, ebook, file musicali, film e fumetti attraverso chat whatsapp e canali Telegram.

Alcuni dei nove indagati, uomini e donne di età compresa tra i 59 e i 20 anni, residenti in diverse regioni italiane (Lazio, Puglia, Veneto, Sicilia, Marche, Campania), avrebbero sfruttato la diffusione dei file pirata "con lo scopo - si legge nelle imputazioni - di guadagnare denaro attirando iscritti e inducendoli a perfezionare l'acquisto di prodotti Amazon sponsorizzati sui canali", oppure, nel caso degli oltre 4mila file musicali, «"ricevendo denaro tramite accredito su una apposita money box associata al canale".

L'inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dal procuratore facente funzione Roberto Rossi, ha portato complessivamente alla chiusura di 329 canali Telegram sui quali venivano diffusi illecitamente i file pirata, ma solo per nove di questi è stato possibile risalire all'identità degli amministratori.

I fatti contestati risalgono al periodo tra maggio 2018 e agosto 2020, per un danno complessivo stimato al solo settore dell'editoria pari a 670mila euro al giorno, circa 250 milioni di euro l'anno.

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