Paralimpiadi: sui 100 metri, il podio è tutto italiano - NOC Press

Paralimpiadi: sui 100 metri, il podio è tutto italiano


Contraffatto, Sabatini, Caironi (Tweet)




Tripletta delle nostre azzurre, nella finale dei 100 metri T63 alle Paralimpiadi, con primato del mondo per Ambra Sabatini con 14.11, che vince davanti a Martina Caironi (14.46) e Monica Contraffatto 14.73.

È quello che sognavamo, è bellissimo" ha replicato alla Rai la neo campionessa olimpica Sabatini che ha iniziato a gareggiare dopo aver perso una gamba in un incidente proprio ispirandosi alla Caironi, anche lei privata di un arto dopo un incidente in modo. "Vincere è bellissimo. Però il podio a tre... era proprio quello che sognavamo".

Bella la dedica della Contraffatto, medaglia al Valore Militare conquistata in Afghanistan dove le fu amputato un arto dopo un attacco nemico, che ha voluto proprio dedicare la sua medaglia al popolo Afghano.

Il 5 giugno 2019 la Sabatini fu travolta da un’auto mentre era in scooter con il papà diretta agli allenamenti di atletica sulle strade dell’Argentario. Dopo l’amputazione della gamba sinistra sopra il ginocchio i suoi obiettivi sono cambiati. Prima con nuoto e ciclismo, poi con la sua atletica - è stata campionessa regionale di 800 e 1500 -, fino al capolavoro di oggi.

Caironi la 31enne bergamasca che nel 2007 è rimasta vittima di un incidente in motorino ha subito l’amputazione della gamba sinistra e ha dovuto reimparare a camminare. “Ma non mi brucia, tutt’altro, è il riconoscimento a tante battaglie portate avanti. Adesso c’è attenzione al nostro mondo, anche mediatica. Sono stati introdotti i premi in denaro, in Nazionale abbiamo medici, fisioterapisti e infermieri, alcuni di noi sono aiutati da manager e sponsor. E sono solo esempi. Conta più del fatto che qualcuno mi possa battere. Lo sport, in fondo, è competitività. Gelosa? Orgogliosa”.

"Io voglio dedicare la mia medaglia a quell'altro Paese che mi ha tolto qualcosa ma in realtà mi ha dato tanto, l'Afghanistan": lo ha detto Monica Contrafatto dopo il bronzo. Nel 2012 era un caporal maggiore dei bersaglieri in missione in Afghanistan. Durante un attacco alla base italiana venne colpita a una gamba dalle schegge di una bomba che le provocarono danni anche all'arteria femorale, all'intestino e a una mano. Le venne poi amputata la gamba destra.

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