Anche 007 va sulle nuvole: l’intelligence inglese usa il cloud di Amazon
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Il sistema di cloud ad alta sicurezza verrà utilizzato, oltre che dalle tre agenzie di intelligence, anche da altri dipartimenti governativi come il ministero della Difesa nell’ambito di operazioni congiunte L’accordo, del valore stimato dagli esperti del settore tra «i 500 milioni e il miliardo di sterline nei prossimi dieci anni», non mancherà di attizzare le polemiche sulla sovranità dei dati, dal momento che una massa enorme di informazioni tra le più sensibili di un Paese come la Gran Bretagna, saranno affidate a un singolo operatore hi-tech americano.
Secondo le fonti citate dal quotidiano britannico che sono a conoscenza dell’accordo, «nonostante Aws sia una società statunitense, tutti i dati delle agenzie saranno tenuti in Gran Bretagna e Amazon non avrà alcun accesso alla informazioni presenti nella piattaforma cloud», ma le associazioni per la tutela della privacy non si fidano.
L’accordo, a detta di persone vicine al Governo di Londra, consentirebbe solo il semplice acquisto di servizi e tecnologie, senza prevedere l’accesso alle informazioni classificate.
Il direttore del Gchq, Jeremy Fleming, aveva già indicato recentemente che l’agenzia avrebbe fatto leva sull’utilizzo a tutto tondo dell’intelligenza artificiale come fulcro dell’upgrading della sicurezza nazionale nella nuova era digitale.
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