L’Unione Europea ha dato l’ok: presto sulle nostre tavole le locuste, ma gli italiani gradiscono? - NOC Press

L’Unione Europea ha dato l’ok: presto sulle nostre tavole le locuste, ma gli italiani gradiscono?

 




Anche in Italia potremo mangiare liberamente le locuste. Dopo il voto favorevole degli Stati membri, la Commissione europea ha autorizzato l'immissione sul mercato della Locusta migratoria come nuovo alimento.

La si potrà trovare sotto forma congelata, essiccata e in polvere per essere commercializzata come snack o ingrediente alimentare.

Nelle forme congelate ed essiccate, però, le zampe e le ali dovranno essere rimosse dall’operatore per ridurre il rischio di stitichezza intestinale.

L’insetto entra così a fare parte della categoria dei nuovi alimenti (novel foods) per i quali la normativa comunitaria prevede uno specifico percorso di autorizzazione.

Il parere positivo di Bruxelles arriva dopo il parere positivo dell'Autorità europea per la sicurezza degli alimenti (Efsa), pervenuta lo scorso mese di luglio e che ha ha incluso diversi aspetti, tra cui la valutazione nutrizionale, quella tossicologica e quella chimica, giungendo alla conclusione che il consumo dell'insetto è sicuro per gli usi previsti dalla domanda. I prodotti contenenti questo nuovo alimento saranno etichettati per informare su potenziali reazioni allergiche.

Ricordiamo che lo scorso luglio era stata adottata la prima autorizzazione di un insetto come nuovo alimento, le tarme della farine essiccate

Ma cosa ne pensano gli italiani? In base alle risultanze di un'analisi condotta dalla Coldiretti il 54% degli italiani considera gli insetti estranei alla cultura alimentare nazionale e non porterebbe mai a tavola le cavallette per il consumo umano. Si tratterebbe, quindi, di una novità non gradita che, secondo l'indagine Coldiretti/Ixe, vede indifferente il 24% di italiani, favorevole il 16%, mentre il 6%non risponde. 

Tuttavia, in giro per il mondo, ricorda la Coldiretti, si possono trovare molti esempi di insetti per uso alimentare, dalla pasta all'uovo artigianale ai grilli, ai millepiedi cinesi arrostiti, dalle tarantole arrostite senza conservanti e coloranti, ai vermi giganti della farina thailandesi. 

A spingere verso il consumo di insetti è da qualche anno la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione), forte del fatto che nel mondo già quasi 2 mila specie di insetti sono considerate commestibili e vengono consumate da almeno 2 miliardi di persone.

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