Carlo Alberto dalla Chiesa - NOC Press





“So bene quali responsabilità mi attendono; non ignoro le difficoltà insite nella azione di guida e di comando; conosco le asperità connesse al pieno, scrupoloso adempimento dei doveri. Sono responsabilità, difficoltà, asperità che mi competono e che mi troveranno fermo al mio posto”. 

Lo scrive Carlo Alberto dalla Chiesa nell’ordine del giorno per l’assunzione del Comando della Legione Carabinieri di Palermo. 

Il documento è esposto presso la biblioteca centrale di Palermo della Regione Siciliana, dove è stata allestita una mostra fotografica e documentale dedicata al Generale, nell’ambito delle commemorazioni per il 40° anniversario del suo assassinio. 

Tante immagini e materiale storico: dalla foto che lo ritrae all’epoca dell’incarico di Comandante delle Squadriglie Antibanditismo nel Corleonese, alla copia del suo foglio matricolare, passando per alcune toccanti scene di vita familiare. L’esposizione rimarrà aperta e liberamente accessibile al pubblico fino al prossimo 2 ottobre.





“Io penso che la mia vita non sia stata una favola. E se è, come è, una esperienza duramente vissuta, ambisco solo raccontarla ai giovani della mia Arma”. 

Per la sua Arma e per le istituzioni italiane, il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa è un’icona straordinaria. 

Nella sua visione di “fedele allo Stato” al servizio delle comunità e dei cittadini, i Carabinieri, i suoi uomini, come la sua famiglia, sono sempre rimasti al centro. 

Il suo omicidio, compiuto dalla mafia alle 21:15 del 3 settembre 1982, a Palermo, è stato uno dei momenti più drammatici della storia repubblicana. 

A 40 anni da quel tragico evento, nei prossimi giorni ricorderemo il suo sacrificio attraverso commemorazioni e iniziative volte a raccontare la vita straordinaria di un uomo, una figura emblematica delle istituzioni italiane, un comandante amato e rispettato, un grande Carabiniere.


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