Nel silenzio il ricordo, con gli appalusi le lacrime. Foggia saluta Samuel, Michele e Gaetano
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In foto il disegno di Monica Veneziano omaggio ai tre Ultras |
In uno stadio ammutolito, con un silenzio surreale c’è stata l’accoglienza delle tre bare bianche di Samuel Del Grande, Michele Biccari e Gaetano Gentile, i tre giovanissimi Ultras Foggia 1980, di 13, 17 e 21 anni, che lo scorso 13 ottobre son periti in un incidente stradale, dopo aver tifato la squadra del cuore, il Foggia.
Il prato verde dei loro beniamini li ha sorretti per le circa due ore della celebrazione della Santa Messa funebre. E poi per l’ultimo saluto terreno davanti la loro curva, quella Nord degli Ultras, che tra cori e abbracci, lacrime e fumogeni, nel loro coreografico pieno stile, hanno voluto omaggiare i tre “satanelli rossoneri”.
Infine l’omaggio alla sede Ultras Foggia 1980, in quel viale della Repubblica alle spalle del centro storico foggiano, dove si incontravano, organizzavano tifo e trasferte, trascorrevano ore a socializzare e programmare il futuro.
Saluti, commiati, che non rimarranno un semplice ricordo perché il loro sfortunato sacrifico rimarrà ben impresso nel popolo foggiano e in quello degli Ultras italiani, oggi accorsi a Foggia per omaggiare tre “Angeli rossoneri”. Una fiumana di gente ha letteralmente riempito il Pino Zaccheria, oltre 10mila, che seduti e nel più rigoroso silenzio hanno assistito all’ultimo saluto terreno di Samuel, Michele Gaetano. Tifosi giunti da ogni città del Belpaese, già presenti con gli striscioni di vicinanza, organizzati in auto e pullman, garbatamente presenti per un abbraccio con quelli foggiani, straziati dal dolore. Un gesto che fa onore agli Ultras, che Foggia non dimenticherà .
Lacrime alla vista del ricordo di uno dei beniamini degli Ultra e perciò dei tre giovanissimi “satanelli” volati incielo. Un omaggio floreale di Mister Roberto De Zerbi, che dalla lontana Marsiglia, dove allena l’omonima Olympique, ha spezzato0 letteralmente il cuore di tutti. Un gesto nobile, di riconoscenza sempre presente, di chi ha amato ed ama la piazza foggiana e soprattutto quella sportiva e ultras.
E poi l’omelia di Mons Giorgio Ferretti, Arcivescovo di Foggia, diretta e di conforto, di monito anche: «Non si può morire così», ricordando la parabola di Lazzaro di Betania, resuscitato per volontà divina, come i tre Ultras oggi tra le grazie del Signore.
Silenzio interrotto con applausi solo dopo la fine della celebrazione eucaristica e l’incensazione dei feretri, segno di fratellanza, di vicinanza, di rispetto e riconoscimento verso chi oggi non è in vita.
Applausi e lacrime durante i vari interventi istituzionali, del presidente del Calcio Foggia 1920, Nicola Canonico, più volte interrotto dal suo pianto: «Samuel, Gaetano e Michele, erano ragazzi che vivevano il calcio con il cuore, che amavano la vita e i valori dell’amicizia, della solidarietà e dell’unione. E proprio per questo, non saranno mai dimenticati».
Applausi e lacrime durante il ricordo dei capi Ultras visivamente commossi, ricordando il sogno dei loro tre fratelli di tifo: «Sognavano il Foggia vincitrice del campionato», e poi sotto la Curva Nord omaggiati come solo gli Ultras sanno fare.
Due ore di straziante commozione, con la consapevolezza che è stata una vile tragedia, evitabile, ma nessuno può prevedere il futuro, speso beffardo per frettolose decisioni. Intanto altre due giovani vite foggiane sono appese ad un filo, Samuele e Matteo, in coma ricoverati all’ospedale San Carlo di Potenza, sperando che possano ritornare dai loro cari e poi nuovamente sugli spalti dello Zaccheria.
Alla funzione hanno presenziato istituzioni civili, militari e religiose. Condoglianze con abbracci ai familiari delle vittime dal Ministro per lo Sport. Andrea Abodi, cha ha voluto esserci, dalla Sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, da altri sindaci di città locali e italiane, dal presidente della LND Puglia, Vito Tisci, da tutta la squadra e lo staff del Foggia Calcio, dai vari comandanti delle Forze dell’ordine e militari, e tanti altri.
Imponente il servizio d’ordine per garantire sicurezza e tranquilla affluenza allo stadio. E questa volta, lasciatecelo dire, agenti e militari hanno potuto apprezzare il garbo del popolo ultras accorso allo stadio. Se fosse sempre così sarebbero davvero partite di calcio nel vero segno della sportività . Chissà …, può essere l’inizio del cambiamento sugli spalti, fuori gli stadi. Domenica il Foggia ospiterà il Catania, da sempre acerrimi antagonisti sia in campo che fuori. Sarà una giornata di solo sport e tifo garbato, le stesse che tutti si auspicano per l’avvenire, nel nome del rispetto, sportività e legalità .
Alla funzione hanno presenziato istituzioni civili, militari e religiose. Condoglianze con abbracci ai familiari delle vittime dal Ministro per lo Sport. Andrea Abodi, cha ha voluto esserci, dalla Sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, da altri sindaci di città locali e italiane, dal presidente della LND Puglia, Vito Tisci, da tutta la squadra e lo staff del Foggia Calcio, dai vari comandanti delle Forze dell’ordine e militari, e tanti altri.
Imponente il servizio d’ordine per garantire sicurezza e tranquilla affluenza allo stadio. E questa volta, lasciatecelo dire, agenti e militari hanno potuto apprezzare il garbo del popolo ultras accorso allo stadio. Se fosse sempre così sarebbero davvero partite di calcio nel vero segno della sportività . Chissà …, può essere l’inizio del cambiamento sugli spalti, fuori gli stadi. Domenica il Foggia ospiterà il Catania, da sempre acerrimi antagonisti sia in campo che fuori. Sarà una giornata di solo sport e tifo garbato, le stesse che tutti si auspicano per l’avvenire, nel nome del rispetto, sportività e legalità .
È stato un giovedì indimenticabile dove la ferita per la perdita di tre giovani vite col tempo si rimarginerà , ma il segno indelebile della cicatrice sarà ben presente ogni giorno, specie durante il tifo. Ed è giusto che sia così, per non dimenticare, mai!
Per voi l’intervento di Nicola Canonico, presidente del Calcio Foggia 1920.
«Cari amici, care amiche, cari rappresentanti delle istituzioni, cari familiari, oggi ci troviamo qui per un momento che nessuno di noi avrebbe mai voluto vivere.
La scomparsa di Samuel, Gaetano e Michele è una tragedia che ha colpito profondamente tutta la nostra comunità , il Foggia Calcio e tutti coloro che, come loro, hanno condiviso la passione per i colori rossoneri.
Oggi non siamo qui solo per onorare la loro memoria, ma per condividere un dolore che è di tutti, un dolore che ci unisce e che ci rende più forti.
Samuel, Gaetano e Michele erano ragazzi che vivevano il calcio con il cuore, che amavano la vita e i valori dell’amicizia, della solidarietà e dell’unione.
E proprio per questo, non saranno mai dimenticati. I loro sorrisi, la loro presenza allo stadio, il loro entusiasmo saranno per sempre impressi nei nostri cuori e nelle nostre menti.
Come presidente del Foggia Calcio, voglio dirvi che i loro nomi non resteranno solo un ricordo, ma vivranno in ogni gesto, in ogni momento in cui ci stringeremo come una famiglia. Siamo una comunità , siamo legati da questa stessa passione, da questi stessi valori, e oggi più che mai dobbiamo esserlo.
Ma le parole da sole non bastano per spiegare il vuoto che Samuel, Gaetano e Michele lasciano nelle loro famiglie e nei cuori di chi li conosceva.
Solo la nostra vicinanza, la nostra solidarietà , e il nostro amore potranno lenire, anche se solo in parte, il peso di questa perdita così ingiusta e dolorosa.
A nome di tutto il Foggia Calcio, mi stringo con affetto e commozione alle famiglie, agli amici e a tutti coloro che hanno amato questi ragazzi.
Vorrei che tutti ricordassimo una cosa: il calcio è passione, sì, ma soprattutto è unione. Unione che va oltre le differenze, oltre le rivalità . Unione che oggi ci fa essere qui, insieme, per dire addio a tre ragazzi che non ci lasceranno mai davvero, perché vivranno per sempre in ognuno di noi.
In questo momento così doloroso, non possiamo dimenticare Samuele e Matteo, i due ragazzi che stanno ancora lottando per la vita. A loro va la nostra forza, il nostro pensiero più profondo e la speranza che possano superare questa sfida. Siamo tutti con voi, ragazzi. Non mollate, perché qui fuori c’è una città intera che vi aspetta con il cuore in mano.
Prima di concludere, voglio ringraziare con tutto il cuore le rappresentative Ultras d’Italia che oggi sono qui presenti. La vostra solidarietà e la vostra vicinanza in questo momento così difficile dimostrano ancora una volta che, al di là delle squadre che sosteniamo, siamo tutti uniti da una passione comune e da un profondo rispetto reciproco.
Oggi, grazie alla vostra presenza, dimostriamo che il mondo del calcio sa essere una grande famiglia.
Samuel, Gaetano, Michele, sappiate che il vostro amore per il Foggia, la vostra energia e la vostra vitalità non andranno mai persi. Continueranno a vivere sugli spalti, nei cori, nelle partite, e ogni volta che guarderemo una partita, ci ricorderemo di voi.
Addio, ragazzi. Il Foggia non vi dimenticherà mai».
Per voi l’intervento di Nicola Canonico, presidente del Calcio Foggia 1920.
«Cari amici, care amiche, cari rappresentanti delle istituzioni, cari familiari, oggi ci troviamo qui per un momento che nessuno di noi avrebbe mai voluto vivere.
La scomparsa di Samuel, Gaetano e Michele è una tragedia che ha colpito profondamente tutta la nostra comunità , il Foggia Calcio e tutti coloro che, come loro, hanno condiviso la passione per i colori rossoneri.
Oggi non siamo qui solo per onorare la loro memoria, ma per condividere un dolore che è di tutti, un dolore che ci unisce e che ci rende più forti.
Samuel, Gaetano e Michele erano ragazzi che vivevano il calcio con il cuore, che amavano la vita e i valori dell’amicizia, della solidarietà e dell’unione.
E proprio per questo, non saranno mai dimenticati. I loro sorrisi, la loro presenza allo stadio, il loro entusiasmo saranno per sempre impressi nei nostri cuori e nelle nostre menti.
Come presidente del Foggia Calcio, voglio dirvi che i loro nomi non resteranno solo un ricordo, ma vivranno in ogni gesto, in ogni momento in cui ci stringeremo come una famiglia. Siamo una comunità , siamo legati da questa stessa passione, da questi stessi valori, e oggi più che mai dobbiamo esserlo.
Ma le parole da sole non bastano per spiegare il vuoto che Samuel, Gaetano e Michele lasciano nelle loro famiglie e nei cuori di chi li conosceva.
Solo la nostra vicinanza, la nostra solidarietà , e il nostro amore potranno lenire, anche se solo in parte, il peso di questa perdita così ingiusta e dolorosa.
A nome di tutto il Foggia Calcio, mi stringo con affetto e commozione alle famiglie, agli amici e a tutti coloro che hanno amato questi ragazzi.
Vorrei che tutti ricordassimo una cosa: il calcio è passione, sì, ma soprattutto è unione. Unione che va oltre le differenze, oltre le rivalità . Unione che oggi ci fa essere qui, insieme, per dire addio a tre ragazzi che non ci lasceranno mai davvero, perché vivranno per sempre in ognuno di noi.
In questo momento così doloroso, non possiamo dimenticare Samuele e Matteo, i due ragazzi che stanno ancora lottando per la vita. A loro va la nostra forza, il nostro pensiero più profondo e la speranza che possano superare questa sfida. Siamo tutti con voi, ragazzi. Non mollate, perché qui fuori c’è una città intera che vi aspetta con il cuore in mano.
Prima di concludere, voglio ringraziare con tutto il cuore le rappresentative Ultras d’Italia che oggi sono qui presenti. La vostra solidarietà e la vostra vicinanza in questo momento così difficile dimostrano ancora una volta che, al di là delle squadre che sosteniamo, siamo tutti uniti da una passione comune e da un profondo rispetto reciproco.
Oggi, grazie alla vostra presenza, dimostriamo che il mondo del calcio sa essere una grande famiglia.
Samuel, Gaetano, Michele, sappiate che il vostro amore per il Foggia, la vostra energia e la vostra vitalità non andranno mai persi. Continueranno a vivere sugli spalti, nei cori, nelle partite, e ogni volta che guarderemo una partita, ci ricorderemo di voi.
Addio, ragazzi. Il Foggia non vi dimenticherà mai».
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