Questa notte torna l'ora solare. Effetti, storia e curiosità
Questa notte, le lancette degli orologi si sposteranno, alle 3 di notte, di un'ora all'indietro. Si passerà così dall'ora legale a quella che viene chiamata ora solare.
L'ultima settimana di marzo torneremo poi, all'ora legale, che comporterà lo spostamento di un'ora in avanti.
Ma quando è stata adottata questa convenzione?
In Italia, l'ora legale venne introdotta per la prima volta durante la prima guerra mondiale, nel 1916. Lo scopo era quello di risparmiare sui consumi di luce, in quanto si sfruttavano al massimo le ore di luce durante la stagione estiva e di conseguenza diminuivano i consumi.
Poi si reintrodusse questa convenzione nella seconda guerra mondiale e divenne stabile a partire dal 1966.
Tutti gli altri paesi europei unificarono il cambio dell'ora a marzo e ad ottobre, nel 1996.
Le motivazioni alla base di questo spostamento di lancette, sono ancora una volta tutte di natura economica..
Lo spostamento, a marzo, di un'ora in avanti permette un risparmio di energia che non significa solo minori costi in bolletta, ma anche meno emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Ed infatti Terna, la società che gestisce la rete elettrica, parla di un risparmio dal 2004 al 2023 di circa 11,7 miliardi di KWH e per i cittadini un risparmio di circa 2,2 miliardi di euro.
Per alcuni questi dati dovrebbero indurre le nazioni ad abolire del tutto l'ora solare, lasciando solo quella legale.
Tuttavia, ci sono anche altri studi che dimostrerebbero che nella realtà i risparmi siano minimi.
Ma l'altro tema oggetto di discussione e l'effetto che questi cambi producono sul sonno e sulla salute delle persone.
Sono temi sui quali da anni si discute in Europa senza addivenire ad una soluzione unanime e condivisa. E in seguito ad una decisone del Parlamento Europeo ogni Stato potrà adottare una decisione in merito.
Circa gli effetti sul sonno e sulla salute, secondo alcuni studi scientifici sarebbe opportuno eliminare questo cambio dell'ora.
Tutto questo perchè ogni persona ha un suo bioritmo, il cosidetto circadiano fisiologico, un orologio biologico, che completa il proprio ciclo in 24 ore. Quando non si rispetta questa ciclicità, anche solo per un'ora e per un giorno, si possono produrre effetti sulla pressione arteriosa e sulla frequenza cardiaca e sull'umore.. Si possono verificare (anche se con effetti temporanei) disturbi come stanchezza, insonnia, perdita di concentrazione tanto per citarne alcuni. Secondo qualche studio si incrementano anche gli incidenti stradali e sul lavoro.
A favore dell'eliminazione del cambio dell'ora si sono espressi la Sima (società italiana di medicina ambientale) e il gruppo Consumerismo No Profit e molte famiglie.
A supporto di questa scelta ci sarebbe anche il vantaggio di sfruttare le ore di luce anche d'inverno.
In ogni caso, dal momento che ancora non si raggiunge un'unità di intenti su questo punto, gli esperti consigliano una serie di strategie per evitare questi disagi. Strategie che consistono nell'evitare di fare troppo tardi la sera, fare pasti leggeri, dedicarsi ad attività rilassanti, tecniche che consentirebbero un passaggio meno impattante.
Ma nel mondo come si comportano gli altri paesi?
I paesi che adottano questo avvicendamento tra ora legale e solare sono 71 in Europa e Nord America. Questo numero (71) sta cambiando negli ultimi anni. Erano 79 paesi nel 2015, 75 nel 2018, 71 nel 2023.
Tra i paesi che hanno abolito l'ora legale troviamo quasi tutta l'Asia, una parte del Sudamerica e Centro America, i Paesi dell'Africa mediterranea e meridionale e tre paesi dell'Australia.
L'ultimo paese che ha introdotto l'ora legale è stato l'Egitto nel 2023.
Gli ultimi 3 ad averla abolita sono stati nel 2023 l'Iran, la Siria e la Giordania.
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