Nove trapianti in 24 ore. La sanità pugliese eccellenza nazionale
Un record che afferma ancora una volta l’eccellenza sanitaria pugliese, checché se ne dica in altri ambiti regionali spesso politically incorrect.
Nel Policlinico di Bari in 24 ore son stati svolti ben 9 trapianti e tutti con esiti positivi. Precisamente nei giorni di venerdì 25 e sabato 26 ottobre sono stati trapiantati due cuori, quattro reni e tre fegati. Ovviamente tutto è avvenuto grazie alla disponibilità degli organi, avuti da pazienti donatori di diverse città.
Una notizia che è rimbalzata a molte testate nazionali, che hanno elogiato il gran lavoro svolto dalle equipe mediche operanti, non solo quelle delle sale operatorie per i trapianti anche degli staff per i prelievi degli organi, trasporto, controllo.
Un livello di massima professionalità che ancora una volta appunta una medaglia alla sanità pugliese. Ciononostante rimangono le perduranti liste d’attesa e la mancanza di personale sanitario per un’attività completa, che solo la Regione Puglia, intesa come istituzione, deve risolvere, e presto.
«Il Policlinico di Bari si conferma un’eccellenza nazionale nella chirurgia trapiantologica, un’attività di straordinaria complessità che richiede organizzazione e competenza» ha affermato il nuovo assessore regionale alla sanità, Raffaele Piemontese, che ha proseguito: «Questo risultato, però, non è solo un successo clinico di un singolo centro, ma il segno di quanto sia forte la rete di solidarietà nella nostra regione. Tre aziende sanitarie e ospedaliere coinvolte, nove equipe chirurgiche, medici e operatori pronti a intervenire, a cui va il mio ringraziamento. E poi non possiamo dimenticare che tutto parte dalla sensibilità dei donatori o delle loro famiglie. Ogni donazione rappresenta un atto di generosità che permette di salvare vite e dare nuova speranza a chi è in attesa di un trapianto e su questo dobbiamo e possiamo ancora fare meglio».
Nel Policlinico di Bari in 24 ore son stati svolti ben 9 trapianti e tutti con esiti positivi. Precisamente nei giorni di venerdì 25 e sabato 26 ottobre sono stati trapiantati due cuori, quattro reni e tre fegati. Ovviamente tutto è avvenuto grazie alla disponibilità degli organi, avuti da pazienti donatori di diverse città.
Una notizia che è rimbalzata a molte testate nazionali, che hanno elogiato il gran lavoro svolto dalle equipe mediche operanti, non solo quelle delle sale operatorie per i trapianti anche degli staff per i prelievi degli organi, trasporto, controllo.
Un livello di massima professionalità che ancora una volta appunta una medaglia alla sanità pugliese. Ciononostante rimangono le perduranti liste d’attesa e la mancanza di personale sanitario per un’attività completa, che solo la Regione Puglia, intesa come istituzione, deve risolvere, e presto.
«Il Policlinico di Bari si conferma un’eccellenza nazionale nella chirurgia trapiantologica, un’attività di straordinaria complessità che richiede organizzazione e competenza» ha affermato il nuovo assessore regionale alla sanità, Raffaele Piemontese, che ha proseguito: «Questo risultato, però, non è solo un successo clinico di un singolo centro, ma il segno di quanto sia forte la rete di solidarietà nella nostra regione. Tre aziende sanitarie e ospedaliere coinvolte, nove equipe chirurgiche, medici e operatori pronti a intervenire, a cui va il mio ringraziamento. E poi non possiamo dimenticare che tutto parte dalla sensibilità dei donatori o delle loro famiglie. Ogni donazione rappresenta un atto di generosità che permette di salvare vite e dare nuova speranza a chi è in attesa di un trapianto e su questo dobbiamo e possiamo ancora fare meglio».
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