Attentato di Piazza Fontana a Milano- trascorsi 55 anni- "il dovere della memoria"
Il 12 dicembre del 1969, alle 16:37 un potente ordigno collocato all'interno della sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura, in piazza Fontana, esplode distruggendo il grande ingresso a quell'ora ancora pieno di clienti, per lo più giunti da località della provincia. Il pavimento del salone fu squarciato e gli effetti furono devastanti. Lo scoppio della bomba uccide 17 persone, 13 delle quali sul colpo, e ne ferisce gravemente altre 88. La città sconvolta reagisce con una partecipazione silenziosa e massiccia ai funerali in Duomo.
Qualche minuto prima della esplosione, un altro ordigno venne rinvenuto, inesploso, nella sede della Banca commerciale di piazza della Scala, sempre a Milano.
Tra le 16.55 e le 17.30, a Roma, si verificarono altre tre esplosioni: una, all'interno della Banca nazionale del Lavoro di via San Basilio; altre due, sull'Altare della Patria di piazza Venezia. Questi attentati provocarono feriti e danni.
I cinque attentati del pomeriggio del 12 dicembre 1969 segnarono l'inizio di quel periodo della vita del Paese che va sotto il nome di strategia della tensione.
Per la sua gravità e la sua rilevanza politica, la Strage di piazza Fontana divenne il momento più alto di un progetto eversivo preparato attraverso gli altri attentati di quello stesso anno e diretto - come emerge dalle sentenze - a utilizzare il disordine e la paura per sbocchi di tipo autoritario oppure per una stabilizzazione neocentrista.
Sono stati accertati «accordi collusivi con apparati istituzionali», come è scritto nella relazione della Commissione Stragi.
Il lungo e tormentato iter processuale, che consta di tre processi, si è concluso nel 2005 con assoluzioni complessive, ma certificando che la strage è attribuibile all’organizzazione eversiva di estrema destra Ordine Nuovo. Restano confermate in via definitiva le condanne per condotte finalizzate al depistaggio di due ufficiali del SID e il coinvolgimento dell’esperto di armi di Ordine nuovo Carlo Digilio (reo confesso e collaboratore di giustizia). L’ultimo processo, inoltre, ritiene dimostrato, sotto il profilo storico, il coinvolgimento nella strage dei terroristi neri Franco Freda e Giovanni Ventura (non più processabili perché già assolti in via definitiva nel primo processo).
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«La strage che, 55 anni or sono, colpì Milano, a Piazza Fontana, fu espressione del tentativo eversivo di destabilizzare la nostra democrazia, imprimendo alle Istituzioni una torsione autoritaria.
Una ferita nella vita e nella coscienza della nostra comunità, uno squarcio nella storia nazionale.
Il 12 dicembre 1969 fu una giornata in cui i terroristi intendevano produrre una rottura nella società italiana, con ordigni fatti esplodere anche a Roma, generando caos e generalizzazione della violenza.
La Repubblica è vicina ai familiari delle vittime e sente il dovere della memoria.
Il popolo italiano superò una prova terribile. Fu anzitutto l’unità in difesa dei valori costituzionali a sconfiggere gli eversori e a consentire la ripresa del cammino di crescita civile e sociale. Milano fu baluardo e tutto il Paese seppe unirsi. Preziosa eredità e, al tempo stesso, lezione permanente giacché non era scontato.
Seguirono tentativi di depistaggio e di offuscamento della realtà. L’impronta neofascista della strage del ’69 è emersa con evidenza nel percorso giudiziario, anche se deviazioni e colpevoli ritardi hanno impedito che i responsabili venissero chiamati a rispondere dei loro misfatti.
La pressante domanda di verità da parte dei cittadini ha sostenuto l’impegno e la dedizione di uomini delle Istituzioni, consentendo di ricomporre il criminale disegno e le responsabilità.
Verità e democrazia hanno un legame etico inscindibile".
Dichiarazione del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
“Sono trascorsi 55 anni dall’attentato di Piazza Fontana a Milano quando una violenta esplosione devastò la sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura, provocando morte e distruzione.
Il terrorismo stragista sacrificò vittime innocenti nel tentativo di minare le fondamenta della Repubblica e le sue libertà. Con un attacco vile e sanguinario al cuore della nostra democrazia ebbe inizio una lunga stagione terroristica a cui il nostro Paese, unito nei fondamentali valori costituzionali che lo ispirano, seppe reagire con decisione, difendendo cittadini e istituzioni dalla violenza eversiva che li minacciava”
“Oggi, come ogni giorno, abbiamo il dovere di farne memoria, di ricordare quanto accaduto, per consegnare al futuro l’impegno e la passione civile di tutti coloro che, in tempi bui, lottarono per custodire l’Italia libera e democratica. In questo giorno di raccoglimento e dolore rinnovo la mia solidarietà alle famiglie di chi perse la vita” ha concluso il titolare del Viminale.
La città di Milano commemora le vittime innocenti della strage con una serie di eventi
Al centro della giornata di commemorazione ci sarà il corteo organizzato dall'Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 69 con il Comitato permanente antifascista e il Comune di Milano.
Il raggruppamento dei partecipanti è previsto alle ore 15:45 in piazza della Scala. Il corteo, cui prenderà parte il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, partirà alle ore 16 e giungerà in Piazza Fontana alle ore 16:30. Alle 16:37, nel minuto esatto in cui la bomba esplose, avverrà la deposizione delle corone. Seguiranno gli interventi ufficiali. Prenderanno la parola il Sindaco Sala, i rappresentanti dell'ANPI, del mondo sindacale e dell'Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 69.
A seguire, si terranno ulteriori iniziative culturali legate alle iniziative del palinsesto “Milano è Memoria”:
Con inizio alle ore 16:37 alla Biblioteca Sormani, “Piazza Fontana, una storia d’amore” a cura di Teatro Linguaggicreativi.
Alle ore 20, nella Sala Puccini del Conservatorio di Milano avrà luogo il concerto dedicato alle vittime, realizzato all'interno del progetto “Il Conservatorio per la sua città”. Si esibirà l'Ensemble di studenti e studentesse del Conservatorio di Milano con musiche di Arnold Schönberg e Dmitrij Šostakovič.
Oggi pomeriggio, dalle ore 16 alle ore 21, su richiesta dei familiari delle vittime sarà proiettato in Piazzetta Reale il video “Piazza Fontana del dolor”, per richiamare alla memoria di tutti e tutte quanto successe in quel terribile giorno.
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