Genitori si tolgono la vita, due anni fa avevano perso la figlia, vittima di abusi
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In foto Alessandro Giacoletto e Cristina Masera (Foto by Stefano Labruna fotografia - L'Eco di Chisone.it) |
Prima di uccidersi, Alessandro Giacoletto e Cristina Masera, di Rivalta, avevano raccontato in un'intervista il dramma vissuto dalla figlia e il dolore per la sua morte
Alessandro Giacoletto, 64, e Cristina Masera, 59, marito e moglie originari di Rivalta, nel torinese, si sono tolti la vita. Lo hanno fatto insieme, uno accanto all'altra, nella loro macchina parcheggiata all'interno del garage di casa. Quando sono stati trovati dai soccorritori, lo scorso 9 dicembre, entrambi erano privi di conoscenza, in macchina. Alcuni giorni prima, nei primi giorni del mese, avevano rilasciato un'intervista al quotidiano locale L'Eco del Chisone in cui avevano raccontato il dramma che vivevano da due anni, da quando loro figlia Chiara si era a sua volta tolta la vita, a 28 anni. «Non chiamatelo suicidio, non è la parola corretta. Chi pone fine alla sua vita a causa di una violenza è vittima di un omicidio psichico e il suo aguzzino è un assassino», aveva sottolineato Giacoletto, uno dei medici di famiglia più noti a Orbassano. «Chiara si è suicidata perché vittima di abusi. Ora noi siamo soltanto ombre».
Secondo quanto si legge nel servizio de L'Eco del Chisone Chiara aveva subito abusi e molestie quando era bambina di appena 5-6 anni, da parte di un familiare, deceduto da alcuni anni. La ragazza non ne aveva mai parlato e nessuno aveva mai avuto sospetti di nessun tipo, fino a quando, diventata ventenne, Chiara aveva iniziato a stare male. Quanto aveva subito era tornato a tormentarla sotto forma di attacchi di panico, ansia e insonnia. Fino al tragico epilogo nel febbraio del 2022.
La madre, Cristina Masera, che lavorava come farmacista è deceduta dopo nove giorni di ricovero alle Molinette di Torino, mentre il Alessandro Giacoletto si è spento il 23 dicembre nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Luigi di Orbassano. «Ora siete nell'unico posto dove non c'è dolore. E avete raggiunto la vostra splendida figlia per restare insieme nell’eternità », si legge tra i messaggi di cordoglio espressi dalla comunità rimasta sconvolta da quanto accaduto. «Adesso sono tutti e tre insieme».
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