Capodanno, terrore in strada poco prima della mezzanotte
Il terrore in strada poco prima della mezzanotte. Una violenza micidiale e indiscriminata e, infine, i colpi di pistola dei carabinieri che esplodono nella notte più lunga dell’anno al posto dei fuochi d’artificio. Così si è concluso il 2024 e con esso la follia omicidiaria di un egiziano che, armato di un coltellaccio da cucina, aveva già aggredito cinque persone (nessuno in pericolo di vita) che si trovavano in strada a Villa Verucchio per festeggiare il Capodanno, prima di essere neutralizzato e ucciso dalle forze dell’ordine.
Nella frazione, tra la tabaccheria Sapigni e il ristorante Zanni, nel bel mezzo di via Casali, la notte di San Silvestro è iniziata e finita nel sangue: con la morte di un ventenne egiziano che è stato ucciso a colpi di pistola dai carabinieri della stazione di Verucchio, costretti a porre fine alla follia dell’uomo che li ha anche aggrediti armato di coltello.
L’assalto
È questa la primissima e sommaria ricostruzione di una notte di terrore nel cuore della Valmarecchia, iniziata – pare – intorno alle 23 del 31 dicembre quando il nordafricano, coltello alla mano, sarebbe spuntato fuori dal nulla per aggredire alle spalle un 18enne che stava stazionando davanti alla tabaccheria Sapigni per comprare le sigarette. Dopo averlo colpito con alcuni fendenti senza un apparente motivo, l’uomo si sarebbe immediatamente dileguato nel buio mentre sul posto sono stati chiamati i soccorsi del 118 e i carabinieri.
Cos’è successo
Immediatamente dopo è scattata la caccia all’uomo che ha portato le forze dell’ordine sulle tracce del nordafricano. L’uomo, infatti, si è ripalesato di lì a poco. Quando sempre in zona tabaccheria Sapigni l’egiziano armato ha iniziato a colpire a destra e a manca chiunque gli capitasse a tiro. Dalle prime informazioni in tutto sono rimaste ferite cinque persone: due 18enni, una coppia di anziani e una ragazza. I feriti sono stati ricoverati a Cesena e uno all’ospedale di Rimini.
La dinamica dell’omicidio
Il secondo fulmineo assalto ha poi attirato sul posto la gazzella dei carabinieri rimasta in allerta nella zona. Piombati sul posto, i carabinieri hanno subito affrontato l’uomo armato nel tentativo di calmarlo. L’uomo però, incurante delle intimazioni ricevute, si sarebbe scagliato anche contro i carabinieri brandendo il coltellaccio da cucina. È stato a questo punto che i militari dell’Arma, pare lo stesso comandante della stazione locale e dopo un paio di colpi esplosi in aria come avvertimento, assaliti dal nordafricano armato e fuori controllo avrebbero aperto il fuoco uccidendo il soggetto pericoloso.
Chi era l’aggressore
Per quanto riguarda l’aggressore armato sembrerebbe trattarsi di un ventenne egiziano già noto in zona per avere provocato alcuni disordini nei giorni scorsi in un pub. Ma al momento sull’identità del giovane e sul perché abbia compiuto il brutale assalto non ci sono conferme.
Le indagini
Sul posto, intorno all’una di notte, poco dopo l’apice dell’aggressione all’arma bianca, è arrivata anche la scientifica per compiere i rilievi del caso ed è stata allertata l’autorità giudiziaria oltre alla polizia locale per delimitare l’area. La dinamica del Capodanno di follia è tuttora oggetto di indagini approfondite che chiariranno anche il movente dell’uomo armato e la sua identità .
Le indagini sono ancora all'inizio e sono al momento affidate ai nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Rimini coordinato dalla sostituto procuratore, Sara Posa che è intervenuta sul luogo degli accoltellamenti.
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