La Barilla rilancia il sito di Foggia. Oltre 30 mln/€ tra nuove linee e pasta al bronzo - NOC Press

La Barilla rilancia il sito di Foggia. Oltre 30 mln/€ tra nuove linee e pasta al bronzo

(Lo stabilimento della Barilla di Foggia)

Mesi e mesi nell’anno appena trascorso, il 2024, di varie difficoltà lavorative per i dipendenti Barilla dello stabilimento di Foggia. Oggi quella fioca luce lavorativa sta diventando più brillante e sicura.

Grazie ai sacrifici delle maestranze, più volte in cassa integrazione e ferie forzate, e alla tenacia dei sindacati nell’affrontare le problematiche del sito foggiano, il 2025 è l’anno della svolta.

Parma, la sede centrale, ha investito oltre 30 milioni di euro, precisamente 32,7 mln/€, per nuove linee di confezionamento della pasta. Nello stabilimento della zona ASI foggiana verranno montate tre linee a doppio fondo quadro per il confezionamento di pasta corta in cellophane, cui due con cassa americana, tutta chiusa, e una con frontali a vista prodotto, cosidetta "imu". Inoltre verrà smantellata una linea tecnicamente obsoleta che confezionava pasta lunga in astuccio di cartone per far posto ad un’altra modernissima ma in cellophane.

Investimenti che rientrano nel quadro generale di fondi per la ripresa produttiva ed efficientamento energetico. Difatti, nella Barilla di Foggia è già in funzione un tri-generatore (ovvero un sistema di cogenerazione che, oltre a produrre energia elettrica, consente di utilizzare l'energia termica recuperata dalla trasformazione termodinamica anche per produrre energia frigorifera per acqua addizionata con glicole/antigelo per il condizionamento e/o per i processi industriali), garantendo efficienza, continuità, ecosostenibilità e risparmio energetico in linea con le normative europee, investimento svolto nei due anni precedenti, pari a circa 6,5 mln/€.

Passi in avanti che premetteranno ai circa 185 dipendenti interni, tra maestranze di reparto, tecnici, impiegati e funzionari, con l’apporto di circa una ventina di staff-leasing con contratto indeterminato esterno impiegati minimo tre volte a ciclo settimanale produttivo, di lavorare con più continuità e garanzie sul futuro della pasta made in Italy. Infatti lo stabilimento foggiano produce tonnellate, oltre 160mila/anno, pasta prettamente prodotta con semole rigorosamente italiane, esportata anche all’estero nei mercati mondiali. Tutto frutto innanzitutto della maturità dei dipendenti nell’affrontare le pregresse difficoltà lavorative, mettendo a disposizione tenacia, volontà e continuità, e soprattutto professionalità, specie durante il periodo covid-19 che li ha visti sempre in reparto, lavorando con i DPI previsti al caso precipuo. E poi grazie anche alla capacità dei sindacati nell’affrontare i tavoli su cui oggi sono state firmate le carte per la svolta foggiana. Accordi e investimenti rafforzati anche dalle ultime decisioni della Barilla nell’anticipare uscite di dipendenti prossimi al pensionamento, accompagnati adeguatamente e ottimamente alla tanto attesa quiescenza, riducendo di fatto le unità sotto le 200, in modo da rilanciare la produttività.

Ma nel finanziamento ottenuto, la Barilla di Foggia godrà anche di vari ammodernamenti di impianti esterni: centrale idrica, pannelli fotovoltaici, ulteriore automazione della scaffalatura magazzino prodotto finito per fronteggiare positivamente lo stoccaggio. Quest’ultimo anche per le nuove produzioni assegnate al sito, tonnellate di pasta trafilata al bronzo e nuovi formati che stanno già avendo successo nel mercato mondiale della pasta.

Il finanziamento, per ultimo, vedrà i suoi frutti a metà anno 2026, periodo di messa a regime delle linee predette.
 
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