Le linee del piano di interventi previsti dal Patto di Coesione firmato dal Presidente Emiliano e dal Presidente Meloni - NOC Press

Le linee del piano di interventi previsti dal Patto di Coesione firmato dal Presidente Emiliano e dal Presidente Meloni







Il nuovo ciclo di programmazione 2021/2027 costituisce un’opportunità di grande rilievo per implementare ed innovare le politiche regionali nel solco di quanto costruito fino ad oggi.

In particolare la programmazione 2021/2027 per la Regione Puglia riguarda la definizione di due importanti Programmi: il primo finanziato dal Fondo di Sviluppo e coesione per un importo di € 4.588.810.310 ed il secondo denominato Programma Operativo Complementare – POC, che risulta finanziato con la quota di cofinanziamento nazionale e regionale non inserita nel POR per un importo complessivo di 1,7 miliardi di euro.

Nel complesso le risorse a disposizione sono pari a circa 6,288 miliardi di euro.

L’accordo di coesione della Puglia è stato concepito per rispondere alle sfide ed ai cambiamenti presenti, destinando risorse significative alle priorità strategiche della nostra regione.

La programmazione è stata condotta nei rispettivi ambiti da tutti i Dipartimenti e uffici regionali che nel corso dei mesi scorsi hanno potuto tener conto dell’intera attività svolta anche per quanto attiene al coinvolgimento dei diversi soggetti esterni coinvolti, nonché dell’imponente lavoro di programmazione svolto negli ultimi anni che ha portato la Regione a dotarsi di 25 documenti di programmazione di settore.

In ultimo sono state svolte le interlocuzioni con il Ministero della Coesione e con le amministrazioni centrali interessate.

La strategia seguita trova la sintesi più efficace nel documento principe della programmazione regionale costituito dalla “Strategia di sviluppo sostenibile della Regione Puglia” che definisce l’obiettivo irrinunciabile di rafforzare e promuovere sul territorio pugliese un modello di sviluppo sostenibile che non lasci indietro nessuno dei cittadini pugliesi.

Aspetto qualificante della strategia proposta riguarda una maggiore attenzione alle persone ed alla necessità di contrastare la tendenza all’aumento delle disuguaglianze che rischia di minare alle fondamenta il percorso volto al perseguimento di uno sviluppo sostenibile.

La programmazione dell’Accordo per la Coesione è stata orientata su sette priorità strategiche che costituiscono i fattori principali del nostro sviluppo sostenibile, di seguito riportate.

1. Sviluppo economico

Particolare rilievo riguarda il sostegno alla competitività delle imprese con particolare riferimento alle attuali e nuove specializzazioni produttive, rafforzando il processo di sviluppo del sistema imprenditoriale regionale attraverso gli investimenti in Ricerca e Sviluppo; l'innovazione di prodotto e di processo; la collaborazione tra grandi imprese, PMI e start up innovative, con lo scopo di creare un ecosistema in grado di affrontare le nuove sfide della transizione ambientale, digitale ed energetica.

Con l’Accordo di coesione sono finanziati tutti gli investimenti presentati a chiusura del ciclo di programmazione 2014/2020 (anche grazie al ricorso parziale al FSC 2014/2020), nonché si assicurano ulteriori risorse finanziarie per i nuovi investimenti imprenditoriali, oltre a promuovere investimenti per sostenere l’innovazione, le strategie della transizione energetica e digitale, e della decarbonizzazione.

La politica industriale regionale è destinata infatti a moltiplicare gli investimenti sul territorio regionale anche nei prossimi anni, come testimoniato dai primi risultati dei nuovi avvisi pubblicati da pochi mesi che segnalano progetti di investimento già presentati per circa 1,4 miliardi di euro, di cui circa il 30% in ricerca e sviluppo.

In questa area sono inoltre presenti gli interventi per l’economia digitale con interventi rivolti a cittadini e imprese, tra cui il potenziamento dei servizi e dei sistemi informativi nel campo della sanità digitale come quelli riferiti ad esempio alla diagnostica per immagini, all’anatomia patologica ed agli screening oncologici, alle dipendenze patologiche.

2. Transizione ambientale

La seconda priorità riguarda la transizione ambientale nella duplice accezione di tutela e adattamento ai mutamenti climatici da un lato, e qualificazione dei servizi offerti dall’altro.

Gli interventi previsti riguardano il rafforzamento dell’economia circolare nel campo dei rifiuti e delle bonifiche, e dell’ottimizzazione della gestione del servizio idrico integrato attraverso una molteplicità di interventi che contribuiranno a qualificare ulteriormente i livelli di sostenibilità ambientale del territorio, come quelli relativi al ciclo della depurazione, al potenziamento degli acquedotti, agli Interventi sulla rete idrica ed a quelli per il mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici, anche per quanto concerne il settore agricolo ed irriguo.

Nella strategia di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici alcuni investimenti proposti riguardano gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico finalizzati a limitare i rischi da alluvione e da frane quali iniziative di preminente interesse pubblico identificati come componenti della strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici.

3. Salute e welfare

L’approccio strategico nel settore della Salute mira a migliorare l'efficienza e la qualità dei servizi sanitari facendo leva su un approccio integrato, al fine di migliorare l’accesso sia ai servizi di base, sia alla gestione delle patologie complesse.

In tale ambito gli interventi proposti riguardano l’ulteriore rafforzamento della qualificazione infrastrutturale e tecnologica dei sistemi ospedalieri e dei presidi territoriali pugliesi, con l’obiettivo di innalzare i livelli di qualità delle prestazioni erogate.

Di particolare rilievo risulta la scelta di promuovere alcuni progetti innovativi dal punto di vista scientifico in grado di ampliare l’offerta complessiva del sistema sanitario regionale, come quelli concernenti:

 il contrasto ai disturbi alimentari,

 la creazione di un secondo polo pediatrico regionale,

 un nuovo centro specialistico per le persone affette da malattie neurodegenerative,

 un centro per la cura del parkinson,

 la creazione di tre hub farmaceutici regionali volti alla riduzione dei costi ed incremento dei livelli qualitativi di offerta.

Con riferimento all’ambito del welfare, la strategia mira a completare l’adeguamento dei servizi agli standard minimi previsti dal Regolamento Regionale n. 4/2007 e al Piano Regionale Politiche Sociali 2022-2024 per i Comuni associati negli Ambiti Territoriali.

L’obiettivo strategico riguarda il potenziamento sia delle infrastrutture dedicate, sia in particolare dei servizi rivolti alle fasce più fragili della popolazione in condizione di non autosufficienza, nonché di crescente disagio economico e lavorativo, tra cui gli interventi del Patto di cura, del sostegno al reddito e del contrasto alla povertà, dei Piani per la conciliazione vita-lavoro.

4. Sistema dei trasporti

La quarta priorità riguarda il sistema dei trasporti ed in particolare il potenziamento dell’accessibilità interna ed esterna al territorio lungo due obiettivi principali:

a. Rafforzare il trasporto pubblico locale e gli obiettivi di intermodalità, adeguandoli ai più elevati standard ambientali europei

b. Elevare i livelli di sviluppo, di accessibilità e di sicurezza della rete infrastrutturale regionale, con specifico riferimento alle reti stradali di rilievo regionale e locale, ferroviarie, aeroportuali, con una molteplicità di interventi volti ad accrescere la qualità dei servizi offerti ai cittadini con particolare riferimento all’innalzamento dei livelli di sicurezza, di accessibilità e di interconnessione.

Assicurare livelli più celeri e sicuri di mobilità all’interno del territorio costituisce un fattore di elevata sostenibilità dello sviluppo regionale per la qualità della vita dei cittadini, per il miglioramento dei tempi di percorrenza con conseguente riduzione dei livelli di inquinamento, così come per il rafforzamento dei livelli di attrazione di nuovi investimenti a livello economico ed imprenditoriale.

5. Istruzione, formazione e lavoro

La quinta priorità riguarda i temi dell’istruzione, formazione e lavoro. Sul primo versante sono previsti una serie di interventi che riguardano la qualificazione dei percorsi di istruzione, a partire dal potenziamento dei servizi educativi di qualità per i bambini fino ai sei anni di età ed il sostegno ai costi sostenuti dalle famiglie.

Particolare attenzione rivestono le politiche di rafforzamento del Diritto allo Studio dei giovani, a partire dalla messa a disposizione di borse di studio per gli studenti meritevoli ed appartenenti alle famiglie di reddito inferiore per l’accesso agli studi universitari, nonché dall’aumento dell’offerta di residenze ed alloggi universitari.

L’obiettivo è di trasformare la Puglia in una “regione universitaria” in grado non solo di ridurre l’emigrazione dei giovani diplomati, ma anche di attrarre nuove fasce di giovani provenienti da altri territori.

In secondo luogo si punta a rafforzare le strategie di formazione e politiche attive del lavoro a favore dei giovani e delle donne in cerca di prima occupazione.

Particolarmente importanti risultano i percorsi di formazione per il conseguimento di qualifiche professionali finalizzate a favorire la creazione di nuova occupazione con particolare attenzione alle nuove professioni legate alle strategie di transizione ed agli obiettivi di sostenibilità dello sviluppo.

La sostenibilità dello sviluppo riguarda anche i percorsi di formazione continua e permanente rivolta agli adulti ed ai lavoratori che sono chiamati ad implementare le proprie competenze per adattarsi alle trasformazioni in atto e per migliorare la propria condizione nell’attuale mercato del lavoro.

Nei processi di cambiamento in corso e di valorizzazione del capitale umano riveste un ruolo determinante la capacità di contrastare i nuovi flussi emigratori e contemporaneamente di attrarre nuove fasce di giovani e lavoratori: #mareAsinistra è il nome della strategia regionale per attrarre talenti, idee e capitali e per mantenere qui in Puglia le sue migliori energie e capacità.

La Puglia infatti, con le sue persone, i suoi luoghi di accoglienza, di produzione e di scambio di esperienze, di costruzione della conoscenza, costituisce un territorio ideale per vivere, studiare e lavorare. E’ in questa direzione che vogliamo far convergere alcuni di questi interventi per attrarre studenti, nomadi digitali, startupper, pugliesi di ritorno, nuovi investitori, top scientist, artisti e altre figure in grado di contribuire ad uno sviluppo sostenibile sempre più alla portata di una regione come la Puglia.

6. Strategie di sviluppo urbano

La sesta priorità riguarda le strategie di sviluppo urbano che rivestono un rilievo particolarmente importante per l’intera comunità pugliese.

Gli interventi proposti seguono una duplice direzione:

a. rafforzare le strategie di recupero e riqualificazione dell’ingente patrimonio di edilizia residenziale pubblica presente a livello territoriale, aumentando i livelli di efficienza energetica, di accessibilità e di sicurezza

b. in secondo luogo implementare le strategie di rigenerazione urbana sostenibile al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini ed il grado di attrattività per nuove iniziative economiche.

7. Economia della cultura e del turismo

La settima priorità riguarda gli interventi per il rafforzamento dell’economia della cultura e del turismo, che registra un ruolo crescente nell’intero Paese e che abbiamo l’obbligo di non trascurare anche sul nostro territorio.

Negli ultimi anni è considerevolmente cresciuto il contributo che la cultura ed il turismo rivestono nel sostenere attivamente la crescita del reddito nel sostenere i percorsi di rigenerazione urbana, pari ormai al 13% del reddito totale regionale, in linea con il valore nazionale, ma anche nel contribuire ad elevare i livelli di qualità della vita dei cittadini.

In questo settore sono stati individuati investimenti articolati lungo tre linee di intervento:

a. riqualificazione dei luoghi destinati alla cultura diffusi sul territorio sia in riferimento ai tradizionali centri di offerta (teatri, sale cinematografiche, sale da concerto ecc), sia per quanto concerne il recupero e riuso di spazi pubblici funzionali a promuovere progetti di partecipazione culturale e di innovazione sociale, nonché dei beni storico-culturali

b. valorizzazione delle attività culturali

c. attrazione di investimenti turistico-culturali.

8. Capacità amministrativa

L’Accordo per la coesione prevede un’area di intervento finalizzata ad implementare la capacità amministrativa e gestionale dei soggetti coinvolti a vario titolo nell’attuazione degli interventi, coerentemente con quanto già previsto dalle normative europee e nazionali, con particolare riferimento alla promozione di interventi finalizzati al potenziamento dei sistemi e delle attività di monitoraggio, controllo, formazione, assistenza e comunicazione.

All’interno di quest’area area, unicamente al fine di evidenziare la specifica voce di riferimento, è stato riportato l’importo di € 267.709.039,50 che costituisce la quota di FSC che può essere utilizzata per il cofinanziamento regionale nel PR 2021/2027, come previsto dalle normative vigenti. Il totale delle risorse stanziate per le finalità suindicate a valere sul FSC e sul POC è pari a circa 366 Meuro.

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