Ancona, è strage in una discoteca, 6 Morti tra la calca, 5 vittime tra i 14 e i 16 anni [VIDEO}
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Foto: La Sicilia |
C'era troppa gente dentro la discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in provincia di Ancona, dove nella notte tra venerdì e sabato è scoppiato il panico e dove nella calca sono morte sei persone. Sono questi i risultati dei primi accertamenti dei carabinieri: "Abbiamo verificato che sono stati venduti dalla discoteca più biglietti di quante persone il locale potesse contenere". La capienza massima del locale, infatti, sarebbe di 871 persone, ma i presenti e gli investigatori parlano di una folla ben più numerosa accorsa per il concerto del trapper Sfera Ebbasta. Per questo, sono stati messi sotto sequestro sia le matrici dei biglietti staccati (come sembra, 1.400) sia, naturalmente, l'intero locale. La procura di Ancona ha aperto un'inchiesta: a condurla il procuratore capo Monica Garulli e quello per i minorenni, Giovanna Lebboroni, a coordinarla il procuratore generale Sergio Sottani. Si procede per omicidio colposo plurimo. I titolari della Lanterna Azzurra sono stati già sentiti. Mentre il video di una ragazza, che ha ripreso con il telefonino i momenti della tragedia, è stato acquisito dagli inquirenti, insieme ad altre decine di filmati.
Oltre al fronte del possibile sovraffollamento, però, si indaga anche sulla causa scatenante della fuga dalla discoteca: all'origine del panico, sembrerebbe esserci stato l'utilizzo da parte di qualcuno di uno spray urticante. A spruzzare lo spray, secondo i primi accertamenti, potrebbe essere stata una ragazza, quasi certamente minorenne, che non è stata ancora formalmente identificata. Nei confronti di questa persona, il reato contestato potrebbe essere morte come conseguenza di altro reato oppure omicidio preterintenzionale. Al momento, comunque, non risultano ancora iscritti nel registro degli indagati.
A dare una prima ricostruzione della dinamica dei fatti è stato il questore di Ancona, Oreste Capocasa: "L'uscita di sicurezza si è aperta, ma appena fuori due parapetti laterali in ferro sono venuti meno e le persone sono cadute una sull'altra", ha spiegato. I parapetti, messi a protezione della passerella che conduce dalla porta all'esterno, avrebbero ceduto sotto il peso della massa di persone che stavano lasciando il locale. Sarebbe, quindi, smentita per ora la ricostruzione iniziale di un giovane ferito, che aveva parlato di uscite di emergenza sbarrate: "I buttafuori ci dicevano di rientrare...". Il racconto del giovane, che è ovviamente sotto shock, sarà comunque verificato in maniera più approfondita.
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Anche il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, conferma l'ipotesi del sovraffollamento: "E' molto probabilmente vero che all'interno del locale c'era molta più gente del previsto e del permesso - ha detto - mi sembra che la capienza fosse inferiore alle 900 persone, anche una unità in più è stata un errore che ha complicato tutto. Ci sono indagini in corso. Mi sembra di potere smentire l'ipotesi che la porta della uscita di sicurezza fosse chiusa. Hanno probabilmente ceduto due parapetti, per la forza d'urto della calca dei ragazzi che uscivano. Nell'area c'era una sostanza che infastidiva, si parla di puzza di ammoniaca e si parla di spray urticante".
"Lo spray urticante è una delle ipotesi, ma le stiamo seguendo tutte", ha precisato a questo proprosito Cristian Carrozza del Comando provinciale dei carabinieri di Ancona. E sul numero di persone in discoteca ha spiegato: "Stiamo accertando questo punto con la collaborazione dei vigili del fuoco. Il numero effettivamente era elevato".
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Paradossalmente, chi è rimasto all'interno del locale, non ha subito danni gravi, come confermano i vigili del fuoco, che sono intervenuti per i primi soccorsi e per mettere in sicurezza l'area. "Dentro - ha spiegato uno di loro - la situazione era di grande agitazione, ma chi si è trattenuto è stato portato fuori in maniera ordinata". La situazione più grave era, invece, all'esterno del club, dove si è diretta la maggior parte degli spettatori per cercare di fuggire rapidamente dal locale: "Quando sono arrivati i colleghi di Senigallia, la sede più vicina, si sono trovati di fronte a persone a terra, alcune ferite altre decedute", racconta ancora il vigile del fuoco.
Il rispetto delle norme sulla sicurezza nella discoteca, ha riferito ancora il questore Capocasa, è "in fase d'accertamento da parte dei vigili del fuoco, dei carabinieri e della polizia". Il questore ha ripetuto: di certo "dopo l'uso di spray al peperoncino, i giovani si sono precipitati verso le uscite di sicurezza e subito dopo averne varcata una, sulla destra, i due parapetti in ferro non hanno retto perché erano arrugginiti". Capocasa ha poi precisato: "Si stanno ancora sentendo le persone. I ragazzi che erano dentro la discoteca sono molto provati e riuscire a capire bene cosa sia successo in questi momenti non è così semplice".
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I precedenti: spray al peperoncino per furti
La memoria è andata subito agli incidenti di piazza San Carlo, ma non è la prima volta che a un concerto di Sfera Ebbasta viene spruzzato spray al peperoncino. Un precedente si è verificato proprio nelle Marche, a Senigallia, nel locale Mamamia, al punto che gli inquirenti stanno valutando eventuali collegamenti tra i due episodi. Un altro caso si è registrato a Torino, a settembre. L'ipotesi è che lo spray venga usato come diversivo per piccoli furti. La 'banda dello spray al peperoncino' aveva colpito anche in occasione del concerto di Ghali, rapper italo-tunisino, sempre a Torino: in quell'occasione il concerto era stato sospeso del tutto.
N.O.C. La Readzione
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