Fatti & Misfatti. Foggia, Emiliano ha la memoria corta. Dà dei chiacchieroni a chi governa dimenticando le sue chiacchiere
- Fatti & Misfatti -
Si riporta la dichiarazione di Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, rilasciata in occasione del tavolo istituzionale sul Contratto Istituzionale di Sviluppo, tenutosi questa mattina, 27 dicembre 2018, in Prefettura a Foggia. Per la cornaca è giusto ribadire che Emiliano non è stato invitato al vertice col Premier, ma si è presentato ugualmente in Prefettura.
A margine le considerazioni della Redazione.
«E’ mio diritto e dovere essere presente, non so perché ci siano state confusioni ed incertezze sugli inviti, non me ne frega niente” - “io sono il presidente della Regione Puglia e questa è una prefettura della Regione Puglia, quindi io entro, parlo e prendo le posizioni che devo prendere sulle questioni che riguardano il mio territorio e la mia competenza istituzionale”. “Cercheremo innanzitutto di capire cosa vogliono fare visto che non abbiamo alcuna informazione su ciò che stanno facendo. Stanno immaginando investimenti per il territorio, ovviamente noi siamo molto felici se vengono condivisi con i sindaci e con la Regione Puglia, perché lo prevede la Costituzione. Qui non c’è guerra, avrei potuto farla, ma con questa gente è meglio non metterla su questo piano, bisogna affermare il proprio ruolo. Quindi invito tutti quelli che vengono presi in giro da questi chiacchieroni di affermare il loro ruolo, non di lamentarsi e borbottare».
Michele Emiliano, attuale Governatore della Puglia, ha di certo la memoria corta. Forse non ricorda che quando ricopriva l'incarico di Assessore alla Sicurezza nel comune di San Severo, con l’Amministrazione attuale, ha avuto la possibilità di non rientrare in servizio presso la Magistratura, una carica mantenuta sulle spalle e con le tasche pubbliche dopo anni e anni di politica. L’'assessorato di “comodo” concesso dall’attuale Sindaco di San Severo, Francesco Miglio, ha permesso al cosiddetto "sceriffo" di dedicarsi alla sua campagna elettorale, che lo ha visto vincitore alle regionali per poi prendere in mano il timone della Regione Puglia. Come è evidentissimo Emiliano c'è riuscito e con Lui chi lo ha aiutato; non a caso Francesco Miglio, subito dopo, divenne Presidente della Provincia di Foggia, carica ricoperta fino a un mese fa dopo il rinnovo della carica prtovinciale.
Michele Emiliano ha la memoria corta.
Oggi sbuffa sull'operato del Governo chiamandoli chiacchieroni, riferendoci alla sua dichiarazione sopra riportata. Ma quante chiacchiere alla Capitanata ha detto Lui? Tante?
Si veda l’ormai annosa vicenda (promessa da marinaio) sul Gino Lisa, quella sulla sicurezza del territorio di Capiatanata, oltre che le tantissime altre parole che il vento si è portato via.
La Capitanata, nella sua campagna elettorale alle regionali, sarebbe dovuta essere un'isola felice. Invece il nulla primeggia in una terra che attende un rilancio economico con piani di sviluppo, grida sicurezza, chiede lavoro e sogna una sanità più capillare, con più medici e meno tasse in aumento, con più servizi e centri ospedalieri e di primo soccorso, sta ancora aspettando messe in sicurezza di aree idrogeologicamente dissestate e strade più sicure.
Con ciò è evidente che nulla delle sue chiacchiere sono diventate azioni concrete; forse una si, giacché in campagna elettorale disse che non avrebbe mai abbandonato la Capitanata.
Ha mantenuto la parola! Infatti lo si vede spesso in Capitanata per gustare i piatti tipici locali e mostrare la sua ormai lacerata maglietta di quella Protezione Civile che è un orgoglio nazionale. Il resto è zero, come lo sono tutti i politici che lo hanno supportato e che lo seguono come zerbini, che in Capitanata non hanno fatto nulla, continuando a farlo, se non i propri interessi a livello regionale e nei paesi della provincia di Foggia dove promettono fumo.
A margine le considerazioni della Redazione.
«E’ mio diritto e dovere essere presente, non so perché ci siano state confusioni ed incertezze sugli inviti, non me ne frega niente” - “io sono il presidente della Regione Puglia e questa è una prefettura della Regione Puglia, quindi io entro, parlo e prendo le posizioni che devo prendere sulle questioni che riguardano il mio territorio e la mia competenza istituzionale”. “Cercheremo innanzitutto di capire cosa vogliono fare visto che non abbiamo alcuna informazione su ciò che stanno facendo. Stanno immaginando investimenti per il territorio, ovviamente noi siamo molto felici se vengono condivisi con i sindaci e con la Regione Puglia, perché lo prevede la Costituzione. Qui non c’è guerra, avrei potuto farla, ma con questa gente è meglio non metterla su questo piano, bisogna affermare il proprio ruolo. Quindi invito tutti quelli che vengono presi in giro da questi chiacchieroni di affermare il loro ruolo, non di lamentarsi e borbottare».
Michele Emiliano, attuale Governatore della Puglia, ha di certo la memoria corta. Forse non ricorda che quando ricopriva l'incarico di Assessore alla Sicurezza nel comune di San Severo, con l’Amministrazione attuale, ha avuto la possibilità di non rientrare in servizio presso la Magistratura, una carica mantenuta sulle spalle e con le tasche pubbliche dopo anni e anni di politica. L’'assessorato di “comodo” concesso dall’attuale Sindaco di San Severo, Francesco Miglio, ha permesso al cosiddetto "sceriffo" di dedicarsi alla sua campagna elettorale, che lo ha visto vincitore alle regionali per poi prendere in mano il timone della Regione Puglia. Come è evidentissimo Emiliano c'è riuscito e con Lui chi lo ha aiutato; non a caso Francesco Miglio, subito dopo, divenne Presidente della Provincia di Foggia, carica ricoperta fino a un mese fa dopo il rinnovo della carica prtovinciale.
Michele Emiliano ha la memoria corta.
Oggi sbuffa sull'operato del Governo chiamandoli chiacchieroni, riferendoci alla sua dichiarazione sopra riportata. Ma quante chiacchiere alla Capitanata ha detto Lui? Tante?
Si veda l’ormai annosa vicenda (promessa da marinaio) sul Gino Lisa, quella sulla sicurezza del territorio di Capiatanata, oltre che le tantissime altre parole che il vento si è portato via.
La Capitanata, nella sua campagna elettorale alle regionali, sarebbe dovuta essere un'isola felice. Invece il nulla primeggia in una terra che attende un rilancio economico con piani di sviluppo, grida sicurezza, chiede lavoro e sogna una sanità più capillare, con più medici e meno tasse in aumento, con più servizi e centri ospedalieri e di primo soccorso, sta ancora aspettando messe in sicurezza di aree idrogeologicamente dissestate e strade più sicure.
Con ciò è evidente che nulla delle sue chiacchiere sono diventate azioni concrete; forse una si, giacché in campagna elettorale disse che non avrebbe mai abbandonato la Capitanata.
Ha mantenuto la parola! Infatti lo si vede spesso in Capitanata per gustare i piatti tipici locali e mostrare la sua ormai lacerata maglietta di quella Protezione Civile che è un orgoglio nazionale. Il resto è zero, come lo sono tutti i politici che lo hanno supportato e che lo seguono come zerbini, che in Capitanata non hanno fatto nulla, continuando a farlo, se non i propri interessi a livello regionale e nei paesi della provincia di Foggia dove promettono fumo.
Meditate...!
N.O.C. La Redazione
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