Dimissioni annunciate di Leo Di Gioia. La replica della minoranza di Via Capruzzi - NOC Press

Dimissioni annunciate di Leo Di Gioia. La replica della minoranza di Via Capruzzi

Leo Di Gioia
La querelle che in queste ore sta tenendo col fiato sospeso la politica di maggioranza della Regione Puglia, delle annunciate dimissioni dell'Assessore all'Agricoltura Leo Di Gioia, sta facendo, giustamente, interrogare la controparte, quella minoranza che vuole verità. 
Di seguito si pubblicano due note stampa pervenute presso la nostra redazione, del Presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo, e degli otto Consiglieri regionali del M5S Puglia.

Nota in premessa al comunicato stampa - Questi comunicati sono stati pubblicati integralmente come contributo esterno dei mittenti. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione.

Nota del presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo.
“Ieri sera abbiamo assistito ad una puntata di qualche telefilm americano, tra Di Gioia ed Emiliano su Facebook: il primo annunciava le sue dimissioni ed il secondo le respingeva, commentando il suo stato. E’ sintomatico della serietà con cui si governa la nostra Regione. Perché da Facebook al teatrino di Emiliano ieri, il passo è breve: il presidente pensa di aver sedato il malcontento degli agricoltori con le dimissioni (annunciate) dell’assessore e la costituzione dell’ennesimo tavolo tematico (sulla cui utilità lasciamo ai posteri la sentenza).
Gli agricoltori sono buoni nel dna, hanno sentimenti veri e sinceri, ma non sono ingenui: di sicuro non si berranno questa manfrina. Noi abbiamo denunciato per tempo ogni errore, ritardo o omissione della Giunta regionale ed Emiliano ha sempre difeso l’operato del governo. Se avesse avuto a cuore l’agricoltura pugliese, avrebbe cambiato ritmo tempo fa. Perché il responsabile è chi ha le chiavi della Regione, ovvero il presidente".

Una nota degli otto consiglieri regionali del M5S Puglia.
“Tutte le volte che Michele Emiliano pronuncia la parola coerenza una persona coerente muore nel mondo. Comprendiamo la sua necessità, al termine di un mandato elettivo fallimentare, di tentare di buttarla in caciara ben sapendo che le più grandi beffe ambientali per questo territorio, dalle autorizzazioni per le trivellazioni così come TAP sono state firmate dal governo del suo partito, il Partito Democratico. Chiunque sostenga il contrario sta mentendo sapendo perfettamente di mentire, d’altronde certi progetti non nascono da un giorno all’altro e solo oggi per la prima volta, grazie al M5S al Governo da pochi mesi, si sta cercando di affrontare tematiche del genere in modo strutturale attraverso la predisposizione di norme specifiche.
Dal canto nostro abbiamo fatto l’abitudine all’ipocrisia di Emiliano, ambientalista ad orologeria, che si interessa dei problemi ambientali del nostro territorio solo quando gli sono utili per la sua propaganda elettorale, dimenticando completamente la gestione fallimentare di tutte le serie problematiche ambientali di sua competenza, ovvero di competenza regionale, a partire proprio dalla tutela del nostro mare: ancora numerosi Comuni pugliesi infatti continuano a sversare tonnellate di reflui in mare. Sullo stesso tema non si contano più i ritardi nella realizzazione di progetti per il recupero delle acque reflue. Per non parlare dall’emergenza rifiuti mai risolta che addirittura ha costretto i pugliesi a pagare tasse più alte per smaltire i rifiuti in altre regioni; stesso discorso per le discariche pugliesi, dalla discarica di Burgesi alla discarica Martucci solo per citarne alcune, e per le altre numerose e gravissime situazioni emergenziali degli impianti regionali che contestualmente generano gravi problemi in termini di emissioni odorigene e di impatto ambientale e sanitario. E ancora: mancano impianti di riciclo, ad oggi molti sindaci sono sul piede di guerra perché aumenta la TARI, gli obiettivi di raccolta differenziata stentano ad essere raggiunti come anche gli obiettivi in termini di riduzione della produzione dei rifiuti; sull’ecotassa molti primi cittadini si lamentano perchè non riescono a differenziare a causa dell’assenza di impianti di compostaggio pubblici annunciati da Emiliano ad inizio della legislatura e di cui ad oggi, a fine legislatura, non c’è ancora traccia.
Emiliano esattamente come Renzi, anzichè occuparsi di amministrare preferisce sbraitare sui giornali e, esattamente come Renzi, al termine di questo suo fallimentare mandato lascerà ai pugliesi un territorio devastato e al prossimo governo regionale il pesante fardello di rimboccarsi le maniche per ricostruire i cocci di un sistema di gestione ambientale completamente abbandonato a se stesso”.

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