L'Editoriale. La Mafia in Capitanata è una sola, e ha i suoi “Mandamenti” [GUARDA il VIDEO]
Come sempre, Scriviamo facendo appello all’art. 18, all’art. 21 e all’art. 28 della Costituzione della Repubblica Italiana, cercando di narrare fatti, e questa volta, lo specifichiamo.
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Espongo le mie opinioni:
E…leggo…ma non concordo su tutto e non lo faccio con presunzione, ma…
Giusto, giustissimo dire che la Sacra Corona Unita in questo territorio non esiste.
Ma non concordo sul dire che le mafie sono tre…quella cerignolana che non ha nulla a che vedere con la criminalità cruenta della “Società”; loro sono “assaltatori” criminali dediti ad un guadagno illecito, criminale, che lede un contesto di persone limitato. Loro studiano piani di furti e di rapine limitandone i danni collaterali il più possibile.
La mafia garganica, un tempo etichettata con il nome del clan dei montanari, oggi quella mafia non esiste più, è stata estinta con l’ultima cattura dei suoi due boss (di cui uno ebbe protezione durante la latitanza dal clan primeggiante a Foggia e l’altro catturato dall’attuale Dirigente dello SCO). Il potere criminale centrale del Gargano si è spostato sull'asse costiero Mattinata-Peschici-Vieste-Manfredonia, dove a regnare da sempre è il pizzo ai gestori turistici, la droga e l’importazione di armi provenienti da mafie straniere da immettere sul mercato. Tuttavia c'è da porre in evidenza che l'altro tratto costiero garganico, da Varano a Marina di Chieuti, ha intensificato l'attività criminale mafiosa, e tuttora non ci sono abbastanza "riflettori" puntati. Ovviamente non si va oltre giacché interessa la nostra provincia, pur sapendo che fino a Termoli (perciò in altra regione, del Molise) c'è un tratto borderline, dove gli affari criminali sono d'intesa con la camorra e 'ndrangheta che ne controllano il traffico. Ma questa è un'altra storia...
La “Società”, invece, è il perno di tutto, la punta apicale della mafia a Foggia e in tutta la sua provincia, anche di quella garganica, che tiene conto degli spostamenti di potere. Non a caso in questo periodo la “transumanza” criminale dei due clan più potenti sta facendo valere il proprio peso in tutta la Capitanata (Cerignola a parte, perché loro si sono sentiti sempre più baresi, non a caso fanno affari con gli andriesi etc. etc.) Inutile fare nomi, ma i capi storici sono 2 di cui uno si è riorganizzato e non a caso è partito alla riconquista del territorio proprio dal Gargano, ma da quello con meno riflettori, (Apricena, San Marco in Lamis, etc.) fino ad arrivare all’estate scorsa alla faida di Vieste, dove i boss territoriali dovevano schierarsi e lo dovevano fare scegliendo uno dei 2 capi della “società”.
Pertanto la mafia in Capitanata è una sola e si chiama la “Società”, le altre tutte fanno capo ad essa. Come "cosa nostra" o la "'ndrangheta" che hanno una cupola e sotto di loro i "mandamenti".
Negli anni ’90 era un’altra storia, ma oggi la realtà è un’altra. Il Gargano pullula di ‘ndranghetisti latitanti e di camorristi in doppiopetto che hanno trovato nella nuova "quarta mafia", terreno fertile. Difatti questa Mafia, la “società” è un mix ‘ndranghetistico-camorristico ad alto potenziale criminale.
Inoltre, la mafia dallo Stato è riconosciuta per le condanne con il 416-bis e a Cerignola non risultano condanne, mentre per il resto ci sono, eccome se ci sono
Un N.O.C. di lungo corso...e negli anni '90 ne ho visti di "Parabellum"
Solo
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