Un risarcimento di 1 milione di euro, quanto deciso per l’omicidio di mafia sul caso Panunzio

Giovanni Panunzio

Ora è anche il nome di un’associazione pro-legalità, ma di Giovanni Panunzio, un "uomo libero, un imprenditore che disse no al pizzo, poi ucciso perché non aveva paura dei clan mafiosi, si ricorda il suo omicidio per mente e mano della mafia locale, la “società” foggiana.  A distanza di anni ritorna il caso e il Ministero dell’Interno, dopo aver vagliato le carte del maxi processo, ha deciso che i 36 imputati debbano risarcire allo Stato 1 milione di euro.

Il maxi processo Panunzio, per la cronaca, fu celebrato negli anni ’90, sancendo incontrovertibilmente la mafia a Foggia, condannando, appunto, 36 persone. Ora lo Stato gli chiede i danni, seppur sa che alcuni degli imputati e condannati son morti. Difatti dei 36 che dovrebbero risarcire lo Stato 13 persone sono morte, uno per cause naturali, 12 morti ammazzati, mentre 9 sono detenuti anche per altre cause. Ovviamente il risarcimento per chi è deceduto è stato disposto agli eredi, sempre che abbiamo, come l’ancora 9 vivi, le possibilità economiche,  per poi rivalersi in sede civilistica su chi non lo fa, così come ha disposto il Giudice Civile del Tribunale di Bari.

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