Foggia, scuola Leopardi, il "botta e risposta" sulle accuse della non accessibilità per portatori di handicap, ma la situazione rimane critica - NOC Press

Foggia, scuola Leopardi, il "botta e risposta" sulle accuse della non accessibilità per portatori di handicap, ma la situazione rimane critica


È bastata una denuncia a mezzo stampa per far emergere un problema, che c’è per chi lo ha denunciato e chi invece lo ha rimandato al mittente, per sollevare un caso che ha tutta l’aria di alimentare una campagna elettorale di per sé infuocata. Tuttavia la situazione è critica e dal "botta e risposta" emerge una verità che purtroppo condanna chi doverbbe essere tutelato, chi non dovrebbe essere ostacolato per le sue limitazioni. In redazione son giunte due email, una di denuncia, una di risposta, su un caso che pone al centro la scuola “G. Leopardi” di Foggia per presunti problemi di accesso ai diversamente abili. Senza entrare nei meriti, per una corretta informazione, si pubblicano le note stampa pervenute presso la nostra redazione.
Nota in premessa al comunicato stampa - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione.

Scuola “G. Leopardi” di Foggia in Via Selicato: negata la possibilità di accedere alla Scuola dell’Infanzia ad un bimbo diversamente abile.
«La scuola “G. Leopardi” di Foggia, costituita da infanzia e primaria, è ormai allo stremo!
Genitori in primis e dirigenza scolastica hanno, sin dallo scorso ottobre, denunciato al primo cittadino e agli assessori al ramo, attraverso incontri, telefonate e reiterate PEC (a cui i nostri amministratori comunali hanno pensato bene di ‘non rispondere’), la situazione di una Scuola che apparentemente, ma solo apparentemente, gode di ottima salute. Tantissime le criticità esposte e reiterate anche dalla attuale dirigente scolastica reggente.
In elenco quelle su cui è DOVEROSO intervenire con la massima urgenza:

1. Plesso scuola infanzia inadeguato, un bimbo in carrozzina attualmente iscritto non può accedervi, perché non vi è una RAMPA per diversamente abili, né vi è un BAGNO PER PORTATORI di HANDICAP. Si precisa che il Sindaco ha promesso, sin dal mese di ottobre/novembre u.s. ai genitori e al dirigente, che avrebbe provveduto a tale esigenza. Nel mentre, recentemente, il geometra del Comune, intervenuto per un ennesimo sopralluogo, ha a più riprese ribadito che non sarà possibile attivare né rampa e né bagno per diversamente abili, in quanto è esistente rampa e bagno nella Scuola primaria e che quindi si potrà spostare la sezione di Scuola dell’Infanzia nel padiglione adibito alla Scuola Primaria. Dimenticando, però, che questa eventuale soluzione sarebbe oltremodo penalizzante e discriminante.

2. Fognature ormai fuori uso, infatti l’archivio della scuola è impraticabile ed INACCESSIBILE, con tutte le conseguenze di scarsa o nulla igiene e il conseguente moltiplicarsi di insetti, quali blatte, che arrivano anche al primo piano dello stabile e ciò nonostante la Scuola abbia provveduto nel mese di maggio ad effettuare una disinfestazione straordinaria.

3. Palestra parzialmente fruibile: di fatto, ai bimbi e alle insegnanti è negato l’accesso, specie nei mesi invernali, a causa del tetto NON MANUTENUTO. Infatti, pluviali e guaine sono da sostituire integralmente e, nei giorni di pioggia si creano delle vere e proprie pozzanghere sulla pavimentazione della palestra. E’ giusto il caso di sottolineare che non vi è l’agibilità per accedere alle gradinate che fanno corpo unico con la palestra.

4. Caloriferi non funzionanti in una intera ala della struttura, corrispondente a due aule della Primaria a due aule della Scuola dell’Infanzia.

Genitori, docenti e dirigente scolastico, siamo STANCHI, e chiediamo urgentemente un intervento strutturale complessivo e completo che possa garantire i diritti lesi, ai nostri bambini»


Vicenda scuola Leopardi. La nota del Dirigente scolastico Gabriella Grilli
«In relazione a quanto scritto dal Sig. Iacovangelo, tengo a precisare anzitutto che la nota di denuncia dello stato in cui versa il Circolo didattico "Leopardi", è stata scritta e predisposta da genitori rappresentanti di Circolo della suddetta Scuola e, solo dopo, sottoposta alla scrivente che ha provveduto , come richiesto dai genitori stessi, ad inoltrarla agli organi di stampa. La disinfestazione non è stata predisposta dal Comune, ma abbiamo dovuto provvedere direttamente come Scuola e tale disinfestazione non ha riguardato, come da lei erroneamente asserito, l'archivio (che era ed è tutt'ora impraticabile) bensì è stata effettuata nelle aule della Scuola dell'infanzia e Primaria, poiché si sono rilevate numerose presenze di blatte. E questo, mi dicono, da mesi. Per quanto riguarda gli eventuali accordi tra il geometra del Comune e la Dsga della Scuola il dato non mi risulta e comunque solo il capo d'Istituto (cioè la dirigente scolastica) è titolata a prendere decisioni al riguardo. Per quanto attiene alle infiltrazioni in palestra e ai termosifoni rotti, è emblematico che si intervenga dopo una intera invernata con evidenti disagi per i piccoli studenti. Chiedo: perché non sono state inviate mail o Pec da parte del Comune, in riscontro alle numerose mail e Pec inviate dalla Scuola e dalla scrivente? Neanche una risposta. Mai. Inoltre, resta il grave problema della rampa di accesso e del bagno per diversamente abili che dovrebbe essere garantito ai piccoli alunni della Scuola dell'infanzia. Sarebbe, di fatto, antipedagogico e ghettizante sottrarre una sezione dal plesso di scuola dell'Infanzia e introdurla forzatamente nella scuola Primaria. Forse il genitore dimentica che nella Scuola si opera per sezioni aperte, per attività laboratoriali che possono e devono coinvolgere tutti i bimbi delle sezioni. Un allontanamento, dunque, di una sezione dalle altre non pare affatto essere una corretta soluzione sul piano pedagogico, sul piano psicologico e sul piano della socializzazione. Per quanto, poi, attiene alla presunta strumentalizzazione rispondo dicendo: Malus mala cogitat. Evidentemente il Sig Iacovangelo, e quanti gli hanno evidentemente commissionato questa uscita giornalistica , non conosce la mia storia professionale che è fatta di costante impegno a difesa degli studenti 24 ore su 24 e 365 giorni all'anno, e che non viene interrotta né da ferie, né da festività e tantomemo da elezioni di sorta. Piuttosto, visto che dichiara di essere un genitore della Scuola, si attivi per quanto di sua competenza. A me, come dirigente scolastico, sta solo a cuore il benessere e i diritti degli alunni che mi vengono affidati».

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