L’Editoriale. Toninelli sceglie Trenitalia a Foggia e Conte fa melina sulla SS16 - NOC Press

L’Editoriale. Toninelli sceglie Trenitalia a Foggia e Conte fa melina sulla SS16


Come sempre, Scriviamo facendo appello all’art. 18, all’art. 21 e all’art. 28 della Costituzione della Repubblica Italiana, cercando di narrare fatti, e questa volta, lo specifichiamo.

L'Editoriale 

Che Foggia ormai sia diventata una città fantasma per l'economia italiana, per il conferimento di finanziamenti atti a risolvere il PIL locale e dare speranze per il lavoro, è un dato di fatto, certificato dal Governo. E non stiamo parlando solo dell'attuale establishment montecitorina, anche di quelle passate che hanno decretato la morte di una Capitanata fiorente nei tempi che furono.

Con l'ultimo scellerato provvedimento di Trenitalia, la stazione ferroviaria di Foggia è stata esclusa nella fermata della tratta veloce tra Bari e Roma del Frecciargento, preferendo Barletta.

Trenitalia giustifica la scelta per la crescente domanda di utenti del nord barese. Nel frattempo i parlamentari foggiani, di qualsiasi casacca e fazione, hanno alzato la voce, senza ottenere risultati. Difatti nell'ultimo Question Time andato in scena alla Camera dei Deputati (perché di scena teatrale stiamo parlando e non di politica del fare per il Mezzogiorno d'Italia, come promesso dal Governo giallo-verde), all'interrogazione del deputato pentastellato manfredoniano Antonio Tasso rivolto al Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, la risposta è stata come un aprire le braccia, facendo spallucce.

«Come Ministro riservo di svolgere ulteriori verifiche per individuare eventuali soluzioni, anche nell’ambito del Contratto istituzionale di Sviluppo dell’area».

Insomma, il Ministro ha dato ragione a Trenitalia, mortificando una provincia che nelle urne ha gratificato sostanzialmente sia il M5S, sia la Lega.

«Sui servizi ferroviari Trenitalia evidenzia che il nuovo orario estivo 2019 a partire dal 9 giugno offre 8 treni giornalieri Frecciargento che collegano Foggia con Roma nell’arco della giornata. La motivazione riferita invece per la mancata fermata a Foggia degli altri Frecciargento -ha proseguito Toninelli- è che l’analisi della fattibilità tecnica ed economica ha evidenziato un significativo allungamento dei tempi di percorrenza, dai 15 ai 20 minuti. Infatti il treno sarebbe costretto a cambiare direzione per poi proseguire verso Roma. La maggiore durata del viaggio genererebbe una riduzione della domanda da Bari a Roma non recuperabile dalla potenziale domanda da Foggia, con ripercussioni negative sulla sostenibilità economica di cui la società è costretta a tenere conto. Come Ministro, ovviamente, mi riservo di svolgere ulteriori verifiche per individuare eventuali soluzioni anche nell’ambito del Contratto istituzionale di Sviluppo dell’area».

Ma a Foggia i problemi non sono solo quelli legati alla stazione ferroviaria, condannata da anni a una di campagna piuttosto di città, come lo era un tempo come secondo snodo più importante d'Italia. C’è anche la mancanza di fondi, promessi dal Premier Conte, per il rifacimento, manutenzione e messa in sicurezza, della Strada Statale 16 del tratto tra Foggia e San Severo, ormai conosciuta come "strada della morte".

Foggia attende e con essa una popolazione, di tutta la Capitanata, affamata di lavoro, assetata di rilancio, desiderosa di rilanciarsi in quel mercato economico che la politica locale, a braccetto con quella barese, ne ha decretato prima il fallimento, poi la chiusura e trasferimenti di importanti servizi e infrastrutture, poi la morte, che potrebbe risorgere se il CIPE confermerà l'assegnazione (come ha già stabilito) di 280 milioni di euro per importanti infrastrutture. Difatti, presso il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica sono in studio proposte per il rilancio dell’aeroporto civile Gino Lisa, per la Diga di Piano dei Limiti, per il porto turistico di Peschici e per la superstrada del Gargano.

A cura dei N.O.C.

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