Question Time a Monte Sant'Angelo, per i 5 Stelle l'Amministrazione fa "Figli e figliastri o cosa?"
«Qualche mese fa, raccolte le firme previste, abbiamo inoltrato al Presidente del Consiglio del nostro Comune, Giovanni Vergura, una proposta di atto deliberativo con la quale, in perfetta armonia con quanto previsto all'art. 11 dello Statuto Comunale, abbiamo chiesto di introdurre, nel Regolamento per l'Organizzazione e il Funzionamento del Consiglio Comunale , il "Question Time del cittadito".
Come spiegato a suo tempo, tale strumento avrebbe consentito anche a noi, comuni mortali, una maggiore partecipazione alla vita, politica e non, del nostro Paese.
Purtroppo, però, il caro Presidente non ha recepito l'istanza né si è degnato di una risposta ignorando del tutto i richiedenti.
Completamente diverso l'atteggiamento tenuto dal nostro "caro presidente" nei confronti dei trecentocinquanta compaesani che spontaneamente, senza alcun appoggio di forza politica - crediamo -, hanno presentato una petizione, simile alla nostra, con la quale hanno chiesto all'amministrazione di individuare una zona ove i nostri animali domestici possano "sgambare" liberamente.
Il presidente, infatti, in deroga a quanto previsto al predetto art. 11, anziché rispondere ai richiedenti nei 30 giorni canonici, ha fatto sua la proposta ed ha presentato direttamente in consiglio, quello di ieri, 17 giugno, una sua mozione mettendo ai voti la sola intenzione di aderire alla petizione. Nessun regolamento, quindi, né zona da destinare. Il tutto rinviato a un prossimo futuro.
Ora ci chiediamo: era così urgente portare il "nulla" in consiglio comunale o sarebbe stato meglio, come previsto, dare una risposta interlocutoria e mettersi subito al lavoro per individuare la zona da destinare ai nostri amici a quattro zampe e magari stendere una bozza di regolamento da portare in commissione, prima, e finalmente in consiglio? E soprattutto: perché alla nostra proposta nessuna risposta e a questa tanta urgenza? Riteniamo inutile cercare risposte degne di nota in un assise dove tutto è improntato a estemporaneità e parzialità .
Assistiamo da tempo, infatti, a consigli comunali che hanno carattere farsesco e molto spesso i canoni di una commedia senza fine. Ieri, per esempio, i consiglieri di minoranza hanno deciso, e per questo li plaudiamo, di astenersi da qualsiasi intervento, lasciando la maggioranza da sola a "cantare e a suonare". Noi spettatori ci siamo, però, annoiati a sentire il ritornello: "favorevoli 10, contrari 4, astenuti nessuno". Per fortuna verso la fine un sussulto. La minoranza ha chiesto la revoca all'assessore al bilancio di una delega che, si è scoperto in aula, l'assessore non aveva. Il titolare al bilancio ha festeggiato la pessima figura dei "minoritari" ma ha tralasciato di spiegare il perché, dopo il parere negativo dell'ANAC, non abbia ritenuto di annullare, con una dichiarazione pubblica, il suo voto favorevole all'elezione, a presidente dell'ASI, del sindaco di Manfredonia poi giudicato ineleggibile.
Sopraffatti dalla noia e dal clima allegro dell'assise, abbiamo deciso, in fine, di abbandonare l'aula lasciando l'intera compagine al proprio destino.
Con una promessa, però, raccoglieremo LE MILLE FIRME previste per ottenere UN REFERENDUM che consenta agli "Elettori" di decidere se inserire, oppure no, nel Regolamento di cui sopra lo strumento del Question Time del Cittadino»
fonte: MeetUp Monte in MoVimento Monte Sant'Angelo
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