Co.Co.Co. Comune Monte Sant’Angelo. Contratto prorogato per tutto il 2019. Plaude il M5S. Il verbale, i documenti, il comunicato stampa
«Nessuno è stato riconfermato, anche se il Verbale della Prefettura dava spiragli. Dopo l’1 luglio non potevano farlo, ma prima si. Sappiamo solo che per la legge si aveva il diritto al 50%. Abbiamo anche perfino chiesto di lavorare a scaglioni, cioè chi serviva era chiamato. Ma nulla. Sappiamo solo che dopo 24 anni non abbiamo più un lavoro». Questa è l’amara cruda verità rilasciata dai Co.Co.Co., in una dichiarazione verbale telefonica, subito dopo l’incontro in Prefettura a Foggia, dove si è svolto il tavolo tecnico-politico tenutosi giovedì 27 giugno 2019 (come riportato nel precedente articolo, si veda il FOCUS).
Poi il colpo di coda dell’Amministrazione di Monte Sant’Angelo. Ieri, 01 luglio 2019 un conciso e secco messaggio del Presidente del Consiglio comunale, Giovanni Vergura, annunciava: «Aggiornamento Co.Co.Co.: oggi pomeriggio la Giunta comunale a provveduto a prorogare il contratto dei Co.Co.Co. fino al 31.12.2019. Se a quella data non ci sarà un intervento del legislatore non si potranno più contrattualizzare. Buon weekend». Il messaggio è delle ore 21:42, presumibilmente di sabato 29 giugno 2019, data ultima per la proroga. Messaggio venuto a conoscenza dallo scrivente parlando con alcuni esponenti politici che probabilmente lo hanno ricevuto sabato sera. Di questo e altro in merito alla vicenda in oggetto son stati chiesti chiarimenti all’Amm.ne montanara, ma nessuno ha risposto.
Insomma, dal “requiem aeternam” prefigurato, i 12 lavoratori Co.Co.Co. del Comune di Monte potranno continuare a sfamare le loro famiglie ma fino al termine dell’anno 2019, poi non si sa!
Ovviamente lo sforzo del Comune è da prendere in considerazione. Ma fino a che punto è stato risolutore in una vicenda che da mesi e mesi si protrae tra vertenze, incontri, chiarimenti, viaggi a Roma presso Funzione Pubblica e continue richieste di corretta interpretazione della Legge Finanziaria 2019 svolte dagli attivisti pentastellalti locali, supportati dai loro parlamentari e da altre forze politiche locali?
Facciamo un passo indietro (si legga il precedente articolo nel FOCUS).
Nella tarda mattinata di venerdì 28 giugno 2019, presso la sede del MeetUp Monte in MoVimento, la parlamentare Marialuisa Faro e l’Avv. Angelo Masucci, alla presenza di alcuni attivisti M5S del posto, da quanto è stato riferito dagli stessi ex Co.Co.Co., avrebbero fornito loro tutte le spiegazioni tecniche del caso, invitandoli a dire all'Amm.ne d’Arienzo di rivedere la posizione assunta in base alle leggi vigenti. Il riferimento è alla Legge Finanziaria 2019, art. 1 comma 446 (Legge del 30 dicembre 2018 n° 145) che, di fatto, prevede, per il triennio 2019-2022, che le Pubbliche Amministrazioni, tra cui i Comuni, possono procedere all’assunzione a tempo indeterminato, anche part-time, sia di LSU sia di Co.Co.Co., riservando loro almeno il 50% dei posti messi a bando, tenendo conto del Piano di fabbisogno del personale e della dotazione organica del Comune, come avallato dall’ANCI, da Funzione Pubblica e Aran. Ciò per risposta al Verbale succitato. Ma anche come risposta al “Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale n° 12 del 30/01/2019”, avente come oggetto: “Contratti di Collaborazione Coordinate e Continuative – Determinazione”, dove alla pagina 2 la Giunta Comunale per voce dell’Assessore al Personale Totaro riferisce, al punto 2: «la legge di bilancio n.145 del 2018 all’art.1 comma 1131 ha prorogato il divieto di stipulare contratti di collaborazione dal 01/07/2019 consentendo il rinnovo dei contratti fino al 30/06/2019».
Nel pomeriggio, invece, terminato il Consiglio comunale, la delegazione dei Co.Co.Co. è stata ricevuta dall’Amm.ne di Monte Sant’Angelo. Qui, i lavoratori, come hanno riferito allo scrivente, dopo aver esposto le loro richieste e ascoltato le rimostranze degli amministratori sull’azione poco opportuna del locale MeetUp M5S, avrebbero avuto poche rassicurazioni sul futuro lavorativo e che la responsabilità di tal scelta era dell’attuale Governo. Pare anche, come detto da alcuni Co.Co.Co., alcuni di loro sarebbero stati invitati a prendersi la patente C per accedere a qualche altro lavoro per la guida di pulmini. Si attendono conferme o smentite in merito. Parole dell’Amm.ne che non son piaciute ai Co.Co.Co., invitati anche a comprendere che il Sindaco non era responsabile del loro futuro.
Poi, nella giornata di sabato 29 giugno 2019, come detto, c’è stato l’epilogo: Co.Co.Co. in servizio fino al 31 dicembre 2019. Si ripete, perché c’è questo inatteso colpo di coda dell’Amm.ne d’Arienzo?
Da qualche tempo, lavoratori, sindacati, politici, chiedevano al Sindaco d’Arienzo e a tutta la Giunta comunale di applicare l’art. 1 comma 446 della Legge Finanziaria 2019 (Legge del 30 dicembre 2018 n° 145). Il nodo da sciogliere era un verbo: un «possono» anziché del “devono”, più volte al centro della polemica tra l’Amm.ne Comunale, il M5S e Funzione Pubblica. Nodo che parrebbe non sciolto giacché, leggendo tra le righe del messaggio del Presidente Vergura «…Se a quella data non ci sarà un intervento del legislatore non si potranno più contrattualizzare», tutto si rimanda effettivamente a chi ha legiferato.
E allora, perché il Sindaco e tutta la sua Amministrazione ha fatto un passo indietro sul NO al proseguimento dei Co.Co.Co., come si evinceva giorno 28 giugno 2019?
La risposta, si presume, è contenuta nel comunicato stampa inviato all’attenzione dello scrivente da parte dell’Ufficio stampa dell’On. Marialuisa Faro – M5S, di seguito integralmente riportato:
“Il Sindaco, in base alle attuali norme volute fortemente dal Movimento 5 Stelle, e fatti salve le disponibilità finanziarie, può stabilizzarli ovvero assumerli definitivamente. Ma preferisce probabilmente tenerli appesi al filo della proroga a tempo determinato”. Le On.li Faro e Giuliano: «la nuova Legge di Bilancio fornisce gli strumenti per chiudere questo tipo di vertenze». Il Governo Conte, prima attraverso il Decreto Dignità e poi con la Legge di Bilancio 2019, ha dichiarato guerra al lavoro precario, oggi sono numerosi gli strumenti a disposizione dei Comuni per stabilizzare ovvero assumere i lavoratori precari, sia socialmente utili (LSU) che coloro che sono inquadrati mediante Contratto di Collaborazione (CO.CO.CO). Ovviamente il tutto nei limiti della disponibilità di bilancio e coerentemente con le previsioni che ciascun Ente autodetermina (e sempre modificabile) in ordine al fabbisogno di personale. Nonostante questi strumenti a Monte Sant’Angelo il Sindaco, Pierpaolo d’Arienzo, l’Amministrazione Comunale e i suoi funzionari non hanno né stabilizzato né assunto ben 12 lavoratori. L’On. Marialuisa Faro e l’On. Carla Giuliano, del Movimento 5 stelle, sono intervenute da tempo sulla vicenda, indicando al sindaco d’Arienzo, già dal mese di gennaio, tutti gli elementi normativi necessari e portando la questione anche all’attenzione del Governo. Sindaco, Amministrazione e Funzionari, hanno invece opposto una serie di incomprensibile problematiche. Dapprima non erano convinti né sull’effettiva proroga contenuta nel comma 1131 della legge di bilancio, né sull’oggetto della proroga stessa. Quindi, certi di non incorrere in errori, non hanno rinnovato i CO.CO.CO (scaduti il 31/12/2018) lasciandoli senza lavoro e senza reddito nel mese di gennaio. Finalmente dopo varie interlocuzioni hanno prorogato i contratti, avendo però fissato la scadenza al 30 giugno 2019, lasciandoli comunque, per il mese di gennaio, senza reddito, nonostante il contratto fosse in corso, in quanto prorogato. Ma il problema si è ripresentato alla scadenza del 30/06/2019 e dopo una lunga resistenza e tutti i chiarimenti avuti, tramite il sindacalista e i lavoratori, si sono accorti che il divieto imposto dalla norma – a differenza di quanto in precedente da loro stessi sostenuto – riguardava il divieto di sottoscrizione di nuovi contratti atipici e non la proroga, cosi il 29/06/2019, il contratto è stato prorogato al 31 dicembre 2019. «Già la proroga a dicembre è un successo per i 12 lavoratori, visto che il Sindaco sembrava non disponibile a questa ipotesi indicata insistentemente nei mesi scorsi dagli stessi e soprattutto prevista dalla normativa in legge di bilancio. Tuttavia ci pare che stia provando a scaricare di nuovo la responsabilità sul Governo per non chiudere definitivamente la situazione. Gli strumenti per stabilizzare o assumere i 12 lavoratori ci sono – dichiarano Faro e Giuliano – questa è una situazione che si può risolvere il 31 dicembre con gli strumenti previsti dalla Legge di Bilancio 2019, non assumerli a tempo indeterminato è solo frutto di una volontà politica dell’amministrazione di Monte Sant’Angelo». Concludono Faro e Giuliano.
Pare tutto chiaro, ora, dopo le precisazioni contenute nel comunicato stampa; per dovere di cronaca, come giusta debba essere, si attende la replica dell’Amministrazione d’Arienzo. Anche perché, come si era prefigurato dopo l’incontro in Prefettura, la verità stava nelle carte, quelle prodotte dalle parti, dalle vertenze in atto. Leggendo "tra le righe" del Verbale sottoscritto in Prefettura, che si riporta integralmente di seguito oltre che nella foto a seguire, la volontà nell’impegnarsi per trovare la migliore soluzione c’era ma con pur sempre un intervento del legislatore. Ecco il testo integrale del verbale:
«Le O.S. chiede, dopo ampia e approfondita discussione, considerata la mancata risposta da parte del Ministero della Funzione Pubblica al quesito posto dal Sindaco circa la interpretazione autentica della norma che vieta la proroga di contratti riguardanti i CO.CO.CO. che l’Ente si ad attui il maggior numero di stabilizzazioni possibili nel rispetto delle norme vigenti. Il Sindaco D’Arienzo Chiede, inoltre, di dare anche continuità lavorativa a coloro che non rientrano nel Piano di Stabilizzazione Comunale. Il Sindaco D’Arienzo assicura massima disponibilità e impegno per la soluzione della problematica che interessa i CO.CO.CO. riconoscendo l’importante ruolo che essi svolgono nell’assicurare i servizi essenziali per la comunità di Monte Sant’Angelo. 27 giungo 2019. (firme…)».
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Verbale CoCoCo-Sindacati-dArienzo-PrefetturaFG27062019 |
Tra i Co.Co.Co., ovviamente, c’è soddisfazione. Sono consapevoli che lavoreranno fino alla fine di quest’anno. Ciò non toglie, come detto sommariamente da alcuni di loro, che la vertenza sulla proroga andrà avanti, mentre quella sulla mancata remunerazione del mese di gennaio 2019, che di fatto ha interrotto il contratto –punto cardine di tutta la decisione attuale e della proroga- sarà al vaglio dei dodici lavoratori, poiché c’è chi la vorrebbe ritirare, chi proseguire. E qui si potrebbe prefigurare un danno erariale, che inevitabilmente si ripercuoterà su tutta la comunità. Ma è presto a dirlo.
Perché punto cardine? È tutto scritto nel comunicato del M5S, aggiungendo che se al 30 di giugno 2019 l’Amm.ne avesse contrattualizzato i Co.Co.Co. secondo il comma 1131 della Legge Finanziaria 2019, questa poteva anche programmare la loro un'uscita per pensionamento e con rinnovo contratto prorogandolo fino alla data di uscita dal mondo del lavoro. Una scelta non fatta. Forse perché le norme sugli esercizi finanziari comunali incombono tempi e metodologie di applicazioni molto precise? La risposta, e si chiede all’Amm.ne in oggetto, sta nella Delibera che invece di essere di Consiglio comunale è stata di Giunta?
Per quanto si sa, la Delibera di Giunta (quella fatta a fine giugno 2019), può solo “toccare” l’esercizio finanziario in corso, fermando obbligatoriamente i Co.Co.Co. alla data del 31 dicembre 2019, perciò non garantendogli lavoro nel 2020. Contrariamente se la Delibera fosse stata di Consiglio comunale si poteva prorogare il lavoro inserendolo negli esercizi finanziari degli anni successivi, approvandoli nei Consigli comunali degli anni in corso (2020, poi nel 2021, nel 2022, etc…). Si attendono risposte in merito dall’Amm.ne di Monte.
Rimane l'amaro in bocca per un lavoro che scadrà a fine 2019, poiché la legge prevedeva un ricollocamento dei 12 Co.Co.Co., senza che Funzione Pubblica intervenisse, come contrariamente avrebbe chiesto il Sindaco e come ha fatto intendere il messaggio del Presidente Vergura.
L’attenzione, comunque, rimarrà alta. Un faro sarà sempre acceso sulla vicenda e vertenza, anche per evitare che “a babbo morto” tutto si dirà fuorché che si poteva scongiurare la fine prevista. Tuttavia #LaCittàDeiDueSitiUNESCO invece di conferire lavoro attraverso le sue bellezze storiche-artistiche-culturali, patrimoni inalienabili di successo e turismo, lo fa con cavilli amministrativi ad finem.
Come sempre si attendono dichiarazioni del Sindaco Pierpaolo d’Arienzo e della sua Amministrazione, che la redazione con lo scrivente proporrà e sarà lieta di pubblicare.
Qui lo spazio è aperto a tutti e per tutti.
FOCUS:
- Co.Co.Co. Comune Monte Sant’Angelo in Prefettura. Pare nulla di fatto
- dlg_Delibera_31-01-2019_CONTRATTI DI COLLABORAZIONE COORDINATE E CONTINUATIVE - DETERMINAZIONE
- CoCoCo-Monte_comunicatostampa3-2019-2_M5SFaro-Giuliano
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