MONTECASSIANO (Mc): arrestati figlia e nipote dell’anziana uccisa il 24 dicembre - NOC Press

MONTECASSIANO (Mc): arrestati figlia e nipote dell’anziana uccisa il 24 dicembre



Foto: foto d'archivio del 26 dicembre 2020 mostra gli investigatori nella casa in cui il 24 dicembre è stata trova morta Rosina Carsetti


I carabinieri del comando provinciale di Macerata hanno arrestato la figlia e il nipote della vittima (Rosina Carsetti) con l’accusa di concorso in omicidio volontario premeditato pluriaggravato, coinvolto anche il marito, anche se nei suoi confronti per il momento non sono state disposte misure cautelari. L’esecutore materiale sarebbe stato il nipote Enea.

In base alle ricostruzioni degli inquirenti la vittima è stata soffocata.

Sono emerse anche violenze nei confronti della donna a cui erano state tolte le disponibilià economiche e l’uso dell’auto.

Era la sera della vigilia di Natale quando a Montecassiano, in provincia di Macerata, viene rinvenuto il corpo senza vita della 78enne Rosina Carsetti.

All’inizio delle indagini la figlia Arianna Orazi, il nipote Enea Simonetti e il marito Enrico Orazi avevano raccontato che era entrato in casa uno sconosciuto mascherato e nel tentativo di fare una rapina, era morta la vittima.

Ma già in quell’occasione il racconto non era stato ritenuto attendibile dagli inquirenti, ed in effetti i tre sono stati accusati di simulazione di reato.

Successivamente e emerso che qualche giorno prima, la vittima, si era rivolta ad un centro antiviolenza a Macerata per fissare un appuntamento per parlare delle tensione all’interno della sua famiglia.

Secondo il procuratore di Macerata, Giovanni Giorgio, non si è trattato di un omicidio dettato dall’impeto di una lite, ma sarebbe frutto di una premeditazione elaborata dal 16 dicembre ed attuata il 24 dicembre. E con questa accusa che è stata arrestata la figlia Arianna Orazi, che potrebbe essere stata la regista del piano, con il coinvolgimento di suo figlio Enea Simonetti (nipote della vittima), nonché anche Enrico Orazi, il marito.

Pare che il movente è da ricercarsi nell’ambito familiare dove sembra ci fosse la volontà della vittima di separarsi dal marito.

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