Torremaggiore. “Question Time”, questione di...?
Il Question Time
Il testo unico degli enti locali disciplinato dal D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, all’art. 43 disciplina i diritti dei consiglieri, e tra l’altro, è prevista la loro facoltà di presentare interrogazioni.
Le modalità di come esercitare tale diritto vengono normate dal regolamento comunale.
La domanda sorge spontanea: Interrogazioni? Si ? Sicuramente, ma come? tramite il Question Time?
Di che parliamo?
Con D.C. n.85 del 7 novembre 2017, si modifica il regolamento comunale, e per le interrogazioni che normalmente venivano presentate all’inizio del consiglio, vengono modificate le modalità di presentazione.
Nel merito prima di questo consiglio del 2017 le interrogazioni potevano essere presentate per iscritto con risposta scritta entro 30 giorni, oppure si potevano presentare direttamente in consiglio e richiedere la risposta per iscritto o orale (in questo caso poteva essere data nello stesso consiglio o in quello successivo).
Con la Delibera citata, viene istituito il Question Time.
In pratica tutte le interrogazioni devono essere fatte per iscritto e se ne può richiedere risposta scritta sempre entro i 30 giorni, oppure si chiede la risposta orale durante la seduta del Question Time che deve essere convocata entro il tempo limite di 20 giorni e comunque con una cadenza mensile, mentre in Consiglio non si potranno più fare.
Ora la decisione presa dall’allora Amministrazione Monteleone, che in quel consiglio incontrò l’ostacolo delle opposizioni che votarono contro, ritenendo inutile l’istituzione del Question Time, (ovviamente il Question Time è uno strumento di esercizio democratico, aperto a tutti, che legittima il mandato di ogni singolo consigliere. Se non esercitato o fatto fare è l'ennesimo ostacolo alla democrazia tanto conclamata e spesso non attuata (qualcuno si vada a studiare Socrate o almeno parte del diritto romano, cui sono fondamenta della vera e piena democrazia).
Nei banchi dell’opposizione, nel 2017 sedeva anche l’attuale Sindaco Emilio Di Pumpo, che anche in campagna elettorale si espresse a favore di un ritorno delle interrogazioni in Consiglio Comunale.
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Foto: Emilio Di Pumpo Sindaco di Torremaggiore |
Ora, dopo più di un anno e mezzo dal suo insediamento, nulla è mutato.
Sicuramente, ci sono stati problemi vari, poi è arrivato il Covid, poi il personale, insomma… a dirla tutta…forse fa comodo continuare così.
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