Cuba: Raul si dimette, finisce l’era dei Castro ma non la continuità dell'immagine - NOC Press

Cuba: Raul si dimette, finisce l’era dei Castro ma non la continuità dell'immagine


Foto: ANSA/EPA



Raul Castro, 89 anni, fratello di Fidel Castro e primo segretario del Partito comunista cubano (Pcc) ha annunciato ufficialmente al congresso del Partito comunista cubano l'abbandono del suo incarico di primo segretario, sancendo il tramonto di un'era, anche se di fatto già da tre anni non svolgeva un ruolo attivo.

E partito ieri l’8° Congresso del Partito Comunista di Cuba (PCC) nel ‘Palacio de Convenciones’ della capitale, per analizzare, in sessioni storiche, quanto è stato fatto negli ultimi cinque anni e, soprattutto, per delineare, in modo sovrano, il domani del Paese.

I lavori congressuali saranno presieduti dal Generale dell'Esercito e Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba, Raúl Castro Ruz (per l’ultima volta) e Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente della Repubblica e membro dell'Ufficio politico.

Protetto da una mascherina e con la divisa verde oliva da militare, Raul Castro è stato accolto da un'ovazione al suo ingresso nella sede dell'ottavo congresso all'Avana. 

Fratello e successore del 'lider maximo' Fidel Castro, Raul lascia la guida del partito nell'ambito di una "graduale e ordinata transizione" del potere "verso le nuove generazioni". Finisce l'era dei Castro, ma tutto è fatto per rafforzare un'immagine di continuità.

Raul si è detto felice "di consegnare la direzione del Paese a un gruppo di persone preparate e impegnate con l'etica, i valori della cultura e la Nazione"

La nomina di Díaz-Canel rappresenta la fine della successione dinastica dei Castro, che arriva con nuove regole nel partito nel segno del ringiovanimento, in un momento di grave crisi segnata dalla pandemia e dall'embargo degli Stati Uniti. 

Da adesso in poi per entrare a far parte del Comitato centrale del partito non si potrà avere meno di 60 anni e non più di 70 per occupare ruoli dirigenziali. Díaz-Canel rientra in questa nuova linea: compirà 61 anni il 20 aprile, il giorno dopo la fine del congresso che lo proclamerà nuovo segretario del partito.

José Ramón Machado Ventura, Secondo Segretario del Comitato Centrale del PCC ha fatto il discorso di apertura dell'evento, preceduto da un emozionante momento in memoria di Fidel Castro e del suo pensiero sul lavoro e sul ruolo del Partito.

Catalogato come il Congresso della continuità storica, l'incontro focalizzerà il suo sguardo su temi centrali della vita politica, economica e sociale del Paese, tra cui spiccano la concettualizzazione del modello di sviluppo economico e sociale e l'attuazione delle linee guida.

I Partiti Comunisti di Cina e Vietnam, così come il Partito dei Lavoratori della Repubblica Democratica Popolare di Corea e il Partito Popolare Rivoluzionario del Laos hanno inviato messaggi di congratulazioni e solidarietà al Partito Comunista di Cuba, in occasione del suo 8° Congresso.

Nel testo del Comitato centrale del Partito comunista cinese si legge: “Il Partito Comunista di Cuba costituisce il nucleo guida della rivoluzione e della costruzione del socialismo. Negli ultimi anni ha portato il popolo cubano a raggiungere importanti risultati nello sviluppo economico, nel miglioramento delle condizioni di vita e nel confronto efficace del Covid-19. A questo proposito esprimiamo la nostra gioia”, e ancora “abbiamo la convinzione che, sotto la ferma guida del Partito Comunista di Cuba, il Congresso si orienterà come una guida importante e inietterà energia nello sviluppo del socialismo con caratteristiche cubane. Ratifichiamo il nostro impegno a lavorare con la parte cubana per continuare a promuovere la tradizionale amicizia tra Cina e Cuba, rafforzare la fiducia politica, approfondire la comunicazione strategica e arricchire costantemente la cooperazione reciprocamente vantaggiosa e fruttuosa, al fine di raggiungere insieme nuovi risultati nella costruzione del socialismo in entrambi i paesi”.

Nel suo ultimo intervento Raul ha auspicato un dialogo "rispettoso" tra L'Avana e gli Usa. Secondo un documento appena desecretato, nel 1960 la Cia tentò di ucciderlo, offrendo 10.000 dollari a un pilota che doveva condurre il fratello di Fidel da Praga all'Avana affinchè provocasse un "incidente": lo rivelano dei documenti declassificati, ora pubblicati dal National Security Archive di Washington.

Il Congresso, che durerà quattro giorni, non vedrà soltanto l'avvicendamento lunedì prossimo alla guida del Pcc fra Castro e Díaz-Canel, ma anche l'ingresso di volti nuovi, di personalità nate dopo la “Revolución” del 1959, tra i 17 membri del "Buró Político". 

Un appuntamento che coincide con i 60 anni della proclamazione del carattere socialista della rivoluzione cubana, e con i 60 anni dallo smacco subito dagli Stati Uniti con il fallimento della cosiddetta invasione della Baia dei Porci, l'operazione tentata senza successo dalla Cia per sovvertire il regime castrista. Una ferita che non si rimargina con la permanenza di 59 anni di un rigido embargo e di sanzioni da parte di Washington. 

Con il portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, che ha confermato come un cambiamento della politica Usa nei confronti di Cuba non sia una priorità per l'amministrazione Biden, che seguirà comunque con attenzione i cambiamenti al vertice del Paese caraibico.

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