Napoli: Polizia di Stato blitz contro il clan Mallardo, sequestrati beni per 10 milioni di euro - NOC Press

Napoli: Polizia di Stato blitz contro il clan Mallardo, sequestrati beni per 10 milioni di euro




 

È in corso da stamattina un blitz da parte della Polizia di Stato della Questura di Napoli, che sta mettendo sotto sequestro beni in possesso di uno dei principali clan camorristici della provincia. Il valore dei beni ammonta a circa 10 milioni di euro.

L’operazione si sta svolgendo tra Napoli e provincia, nei confronti di soggetti riconducibili ai Mallardo, clan di camorra egemone a Giugliano e tra i vertici dell’Alleanza di Secondigliano. 

Sequestrati terreni, appartamenti, società e attività commerciali, come rivendite di fuochi d’artificio, che secondo le indagini venivano utilizzate per ripulire i soldi del gruppo criminale o erano state acquistate col denaro proveniente dagli affari illeciti

Il blitz, che ha interessato vari comuni della provincia, ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo stimato in circa 10 milioni di euro. 

Individuate anche attività a Secondigliano, periferia nord di Napoli, che sarebbero gestite da affiliati ai Mallardo tramite prestanome e utilizzate per riciclare denaro.

Il clan Mallardo, uno dei principali clan della malavita organizzata di Napoli e provincia, è coi Contini e i Licciardi tra i fondatori dell'Alleanza di Secondigliano, ovvero uno dei due cartelli (l'altro è quello dei Mazzarella) che costituiscono i due macro gruppi della camorra e a cui sono collegati i numerosi clan cittadini.

La cosca venne creata da Domenico Mallardo, e resa potente dal boss Francesco Mallardo, a cavallo tra gli anni settanta e ottanta.

Un anno fa il clan Mallardo fu colpito da un altro blitz, quella volta della Guardia di Finanza: gli investigatori delle fiamme gialle, dopo aver ricostruito con una lunga e articolata indagine i sistemi di riciclaggio, avevano sequestrato oltre 100 abitazioni, 15 società, conti correnti, automobili di lusso, due scuderie ippiche oltre ad altri beni, per un valore complessivo di 50 milioni di euro.

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