Jeff Bezos lascia la guida di Amazon: il timone passa ad Andy Jassy
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Jeff Bezos e Andy Jassy |
Jeff Bezos lascia la guida di Amazon, pur ricoprendo ancora il ruolo di presidente esecutivo nel consiglio di amministrazione. L'uomo più ricco del mondo fa un passo indietro nel giorno del ventisettesimo anniversario della "sua creatura": il tempismo è "sentimentale" per citarlo.
Al suo posto subentrerà Andy Jassy, il fidato collaboratore attivo sul segmento business più redditizio dell'azienda: la piattaforma di cloud computing Amazon Web Services (AWS).
Bezos ha già rassicurato gli investitori con un endorsement per Jassy: "Gode della mia fiducia, è ben noto in azienda e diventerà un leader eccezionale: lo garantisco, non lascerà che l'Universo ci renda normali".
Jeff Bezos, 57 anni, fondatore di Amazon nel 1994, il filantropo più generoso del 2020 ha dominato e domina tuttora con Amazon il mercato delle vendite al dettaglio online, con sponde nella musica, tv in streaming, generi alimentari, cloud computing, robotica e intelligenza artificiale. Era partito con un piccolo progetto nel suo garage, prima di costruire il colosso commerciale più famoso al mondo che lo ha portato a diventare quello che è: l'uomo più ricco del pianeta.
Archiviato Amazon, Bezos guarda ai viaggi nello Spazio (Alla società spaziale privata Blue Origin) e al quotidiano The Washington Post. Il prossimo 20 luglio, insieme al fratello, salirà a bordo del lanciatore suborbitale New Shepard per un'avventura spaziale. "Ci andrò con il mio migliore amico". La navicella, progettata per trasportare 6 persone in modo autonomo a oltre 100 km nello spazio suborbitale, gli farà sperimentare l'assenza di gravità e vedere la curvatura del pianeta prima di fare ritorno. Insomma, di certo Bezos non andrà in pensione.
Jassy Andy, 53 anni, nato a Scarsdale, la cittadina dello stato di New York dell’omonima dieta, è diventato il re del cloud computing senza nemmeno essere un programmatore. Si è formato infatti alla Harvard Business School, dove ha ottenuto un Mba, e ha dovuto imparare l’informatica sul campo. “Non c’è algoritmo di compressione per l’esperienza”, ama ripetere.
Il futuro capo di Amazon ha finora mantenuto un profilo piuttosto discreto, sempre all'ombra di Bezos. Il settore di attività guidato dal futuro CEO dell'azienda, AWS, ha aumentato il fatturato nell'ultimo anno del 30% a 45.370 milioni di dollari, e ha contribuito, con 13.531 milioni, più della metà dell'utile netto dell'azienda. Oltre al cloud computing, il core business di Amazon, il commercio online, continua ad avere il suo mercato principale nel Nord America, dove ha fatturato un totale di 236.282 milioni di dollari nel 2020, il 38,4% in più rispetto all'anno precedente. Nel resto del mondo, le entrate di Amazon sono state poco meno della metà , 104.412 milioni, il che si traduce una crescita del 39,7%. I risultati della società e l'annuncio del cambiamento nella parte superiore della direzione ha incoraggiato gli investitori a Wall Street, e le azioni dell'azienda sono salite di 1,78% pari a $3.440,19 per azione.
Jassy entrò in Amazon nel 1997, anno della quotazione in Borsa. L’azienda contava allora qualche centinaio di dipendenti (oggi sono 1,3 milioni) e veniva da un anno da 15 milioni di dollari di fatturato (386 miliardi nel 2020). Nel 2016, quando lo indicò quale “Persona dell’anno”, il Financial Times gli dedicò un ritratto in cui descriveva il suo ruolo come “ombra di Jeff Bezos”: “Un ruolo a metà tra l’assistente tecnico e il capo dello staff”.
Oggi Jassy, sposato con una stilista, è padre di due figli. È il secondo azionista di Amazon dopo Jeff Bezos, anche se la sua quota è inferiore all’1%. Non abbastanza per acquisire lo status di miliardario – il suo patrimonio è stato stimato da Forbes in 440 milioni di dollari a febbraio; venerdì ha ricevuto azioni per 214 milioni -, ma sufficiente a potersi permettere una squadra di hockey. Jassy è infatti proprietario di minoranza dei Seattle Kraken, che debutteranno nella National Hockey League nella prossima stagione.
Jassy non sarà il nuovo Bezos. Il fondatore resterà infatti presidente esecutivo e avrà quindi la facoltà di licenziare lo stesso Jassy. Il nuovo ceo è considerato però uno dei custodi dello spirito originario della società . È tra i fautori dell’approccio riassunto nella formula working backwards, ossia il principio per cui ogni nuova iniziativa deve partire dal comunicato stampa che annuncia il lancio del prodotto
Amazon nasce nel 1994 come azienda per la vendita di libri online. Oggi è una delle società più capitalizzate al mondo: copre il 41 per cento dell’ecommerce mondiale (dati eMarketer), distribuisce contenuti in streaming - che siano serie tv o musica - tramite il servizio Prime che conta oltre 200 milioni di utenti, sviluppa l’assistente vocale più diffuso nelle case intelligenti, Alexa, ha acquisito la catena di supermercati Whole Foods e ora sta studiando come distribuire la spesa sia online sia nei suoi nuovi negozi fisici privi di casse o cassieri. Ancora, dà lavoro a oltre un milione di persone ed è membro stabile del cosiddetto circolo delle Big Five, le società americane di tecnologia più potenti e influenti al mondo (le altre sono Google, Apple, Microsoft e Facebook).
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