Palermo: arrestato amministratore giudiziario - NOC Press

Palermo: arrestato amministratore giudiziario




Su delega della Procura della Repubblica di Palermo, i Finanzieri del locale Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo, con la quale è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del dottore commercialista Antonio Lo Mauro, 54 anni, indagato per il reato di estorsione aggravata dall’abuso dei poteri e con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione.

Dalle indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo diretta dal colonnello Gianluca Angelini, coordinate dalla Procura sono emerse le condotte illecite tenute dall’indagato nell’ambito di rapporti lavorativi correlati all’incarico di amministratore giudiziario che lo stesso riveste dal settembre del 2015, su nomina del Tribunale di Palermo.

Infatti, Lo Mauro era stato nominato sei anni fa dal tribunale Misure di prevenzione dopo lo scandalo  che aveva travolto l'ex presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale, Silvana Saguto, radiata anche dalla magistratura, e il "re" degli amministratori giudiziari, l'avvocato Gaetano Cappellano Seminara.

Lo Mauro e un ingegnere furono nominati al loro posto, nell'ottica di un cambio totale di passo. Se il primo è finito ai domiciliari con un'accusa molto grave, l'altro è però proprio colui che invece ha denunciato la presunta estorsione al centro dell'inchiesta.

L’indagato avrebbe costretto un consulente fiscale e contabile delle società in amministrazione giudiziaria a corrispondergli indebitamente, in più tranche, la somma complessiva di 5.000 euro in contanti, nonché a pagare indebitamente un debito di 6.240 euro contratto dallo stesso Lo Mauro con un altro professionista.

"Eravamo soli nel suo studio quando Lo Mauro mi disse che dovevo corrispondergli la metà del mio compenso complessivo nell'ambito della procedura giudiziaria... Rimasi esterrefatta, tant'è che non seppi replicare, ero confusa e molto turbata e mai mi sarei aspettata una simile richiesta". E' così che, piangendo e con molto imbarazzo, una consulente contabile e fiscale ha riferito alla guardia di finanza della presunta estorsione subita dall'amministratore giudiziario, il commercialista Antonio Lo Mauro. La presunta vittima si sarebbe trovata "costretta a pagare" perché "temevo che un mio rifiuto avrebbe potuto pregiudicare il mio rapporto personale con Lo Mauro e quindi influire negativamente sulla possibilità di continuare a collaborare con lui".

L’indagine non si ferma. I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Claudia Ferrari, adesso faranno una verifica sulle altre amministrazioni gestite da Lo Manto, sia in sede di misure di prevenzione che in fase di indagini preliminari.

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