Nobel per la Medicina: David Julius e Ardem Patapoutian - NOC Press

Nobel per la Medicina: David Julius e Ardem Patapoutian

Da sinistra: David Julius e Ardem Patapoutian, dividono il Nobel per la Medicina per la scoperta dei recettori del tatto (fonte: Nobel Foundation)


David Julius, statunitense di 66 anni, che insegna nell'università della Columbia University di New York e Ardem Patapoutian, libanese di 55 che lavora negli Stati Uniti nell'istituto californiano Scripps a La Jolla trasferitosi oramai da anni negli Stati Uniti, hanno vinto il premio Nobel per la Medicina 2021 per i loro studi scientifici sui ricettori che ci permettono di percepire la pressione e la temperatura. 

David Julius ha utilizzato la capsaicina, un composto chimico presente nella famiglia di piante a cui appartiene anche il peperoncino, per studiare le terminazioni nervose della pelle che rispondono al calore. 

Patapoutian, invece, ha analizzato le cellule sensibili alla pressione per scoprire una nuova classe di sensori che rispondono agli stimoli meccanici sia sulla pelle, sia negli organi interni. 

I due studi combinati ci permettono di avere una miglior comprensione di come interagiamo e leggiamo il mondo che ci circonda. La combinazione delle due scoperte inaugurate individuando TRPV1 e Piezo1, quindi proseguite con un gran numero di ricerche successive, ci hanno da una parte permesso di meglio comprendere come percepiamo e interagiamo con il mondo circostante, dall'altra sono e saranno utili per studiare e curare numerose malattie, come i dolori cronici e gli stati infiammatori.

Le loro sono state scoperte apripista, destinate ad avere ricadute nei prossimi anni. Tutto è cominciato alla fine degli anni '90, dalle ricerche su un composto presente nel peperoncino, la capsaicina responsabile della sensazione di bruciore. Con i suoi collaboratori mise quindi a punto una banca dati con milioni di geni espressi dai neuroni sensoriali che reagiscono al dolore, al calore e al tatto ed è stata questa la base della ricerca lunga e complessa che ha permesso di scoprire il gene TRPV1. 

Patapoutian è stato invece premiato per la scoperta dei geni Piezo1 e Piezo2, legati alla percezione della pressione e che hanno aperto la via alla ricerca sui meccanismi alla base del dolore. "Capire le basi molecolari del dolore è fondamentale perché è alla base del nostro rapporto con l'ambiente: è un meccanismo evolutivo importante perché è sulla base di questa percezione che si decide se fuggire o meno davanti a un pericolo", ha osservato il genetista Giuseppe Novelli, dell'Università di Roma Tor Vergata.

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