Vaccino antinfluenzale si potrà fare in farmacia per chi non ha patologie: approvato protocollo
Foto: Ansa (Vaccino antinfluenzale) |
In seguito al via libera della conferenza Stato-Regioni, che ha approvato l'apposito protocollo firmato da Federfarma-Assofarm, i cittadini che non hanno patologie potranno acquistare il siero in farmacia e farselo somministrare dal farmacista stesso. Per chi, invece, rientra tra le categorie più fragili il vaccino antinfluenzale è assicurato in forma gratuita.
Tuttavia una nota della Segreteria Nazionale del Sindacato Medici Italiani (Smi): "Il protocollo d’intesa tra Governo, Regioni, Federfarma e Assofarm prevede la somministrazione dei vaccini antinfluenzali in farmacia; prendiamo atto della disponibilità delle farmacie alla somministrazione dei vaccini ma ribadiamo che la somministrazione di un farmaco è un atto medico, con tutte le ripercussioni che questo può avere" - e prosegue la nota dello Smi - "La medicina generale, in piena pandemia, ha somministrato milioni di dosi di vaccino antinfluenzale, raggiungendo larga parte della popolazione e contrastando con un intervento capillare la diffusione dell’influenza".
“La volontà politica di Governo e Regioni, invece, favorisce l’esternalizzazione di un servizio che da sempre è stato erogato, con successo dalla medicina territoriale. Sarebbe, come a parti inverse, sostenere che si abilitano gli studi medici alla vendita e alla dispensazione di farmaci” continua la nota del SMI.
“Nel merito – si precisa - della decisione che vede le farmacie coinvolte nella campagna antinfluenzale chiediamo al Ministro della Salute cosa faranno i medici di medicina generale delle dosi già conferite nei propri frigoriferi se i propri assistiti saranno invece vaccinati contro l'influenza presso gli Hub vaccinali anticovid o nelle farmacie? Quale soggetto istituzionale avviserà i medici di medicina generale dei nominativi dei pazienti a cui verranno somministrati i vaccini in altra sede, considerato che molti dei pazienti sono già stati preallertati ed assegnato a loro specifico appuntamento per il vaccino antinfluenzale ?”.
“Prendiamo atto, ancora una volta, che ai decisori politici è mancato il coraggio di scommettere sui medici di medicina generale anche per quanto riguarda il vaccino antinfluenzale. Il medico di famiglia, ci preme ricordarlo, è il principale presidio del Servizio Sanitario Nazionale”, conclude il SMI.
In base al protocollo i cittadini che non hanno patologie potranno acquistare il siero e farselo somministrare dal farmacista stesso
"Si tratta di una proposta valutata positivamente dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome", spiegano il presidente del Molise Donato Toma, che ha presieduto la Conferenza delle Regioni, e Raffaele Donini, coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e assessore dell'Emilia-Romagna.
"Per il nostro Paese", spiega Donini, "si tratta di una vera e propria rivoluzione, fortemente voluta dalle Regioni e discussa in sede di Commissione Salute, che va nella direzione delle cosiddette 'farmacie dei servizi', luoghi che saranno sempre più in grado di fornire ai cittadini vere e proprie prestazioni sanitarie. Un tassello in più per la composizione di una nuova sanità del territorio, di prossimità, obiettivo a cui tendiamo con tutte le nostre energie e che lo stesso Pnrr mette a fuoco come risultato atteso".
Federfarma esprime piena soddisfazione per la firma del Protocollo d'intesa tra Governo, Regioni, Province Autonome, Federfarma e Assofarm sulla somministrazione del vaccino antinfluenzale in farmacia.
"Ringrazio il Ministro della Salute Roberto Speranza per aver voluto valorizzare, ancora una volta, la professionalità del farmacista e il nuovo modello di farmacia dei servizi, che si conferma un fondamentale anello di congiunzione tra cittadini e Servizio Sanitario Nazionale", afferma il presidente di Federfarma Marco Cossolo.
Per la Federazione ordini dei farmacisti italiani, l'approvazione del protocollo è il "raggiungimento di un importante traguardo che li accomuna ai colleghi di Francia, Gran Bretagna, Irlanda e di altri Paesi. Siamo di fronte a un ulteriore riconoscimento della professionalità dei farmacisti italiani e del loro impegno tanto nell’assistenza ai cittadini quanto nell’evoluzione del loro ruolo professionale. Con la partecipazione alla campagna antinfluenzale si aggiunge un altro tassello al modello della 'farmacia dei servizi' promosso dalla Fofi fin dal 2006 e l'Italia compie un altro passo avanti nel potenziamento della prossimità delle cure la cui importanza è emersa drammaticamente nel corso della pandemia" "Questo protocollo d'intesa, così come l'Accordo quadro per la somministrazione di vaccini anti-Covid e il Protocollo per l'esecuzione dei test antigenici, ribadisce il ruolo svolto dalle farmacie italiane in qualità di presidio sanitario di prossimità sul territorio fin dall'inizio della pandemia" prosegue Cossolo. Grazie all'intesa raggiunta, le farmacie "daranno un contributo determinante all'ampliamento della copertura vaccinale contro l'influenza, come stanno già facendo per la copertura vaccinale contro il Covid, mettendo in linea il nostro Paese con le migliori pratiche europee", dichiara il segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia.
In farmacia potranno vaccinarsi tutti i cittadini maggiorenni, anche quelli per i quali la vaccinazione è offerta gratuitamente dal Servizio Sanitario. La somministrazione, una volta effettuata l'anamnesi e acquisito il consenso informato del paziente, avverrà in piena sicurezza in aree dedicate, interne o esterne alla farmacia, e sarà possibile anche durante gli orari di chiusura.
Nella campagna stagionale, quindi, le farmacie potranno somministrare il vaccino antinfluenzale in regime privato, con oneri a carico del cittadino, oppure alla popolazione avente diritto, con oneri a carico del Ssn. Nel secondo caso, modalità, termini e condizioni di distribuzione delle dosi dipenderanno da accordi tra Regioni e rappresentanze locali delle farmacie. La remunerazione è fissata in 6,16 euro per l'atto professionale del singolo inoculo. È possibile il riconoscimento di eventuali ulteriori oneri relativi alle funzioni organizzative, al rimborso dei dispositivi di protezione individuale e dei materiali di consumo, così come la fissazione di incentivi per il raggiungimento di determinati target vaccinali, ma tale possibilità è demandata ad accordi con le Regioni. La cifra di 6,16 euro rimane la stessa anche qualora l'inoculazione avvenga in regime privato a soggetti non eleggibili: il cittadino in sostanza corrisponderà alla farmacia la cifra dell'acquisto del vaccino e i 6,16 euro per la prestazione professionale.
La vaccinazione antinfluenzale potrà essere effettuata a tutti i soggetti target, cioè "soggetti eleggibili o "aventi diritto", per i quali la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente) previamente definiti dalle autorità sanitarie competenti e seguendo i correlati criteri di priorità".
L'influenza colpisce circa 5/6 milioni di italiani ogni anno e per questo motivo le Regioni hanno deciso di attrezzarsi per fornire vaccinazioni a tutti gli italiani che vorranno richiederla. Il siero è fortemente raccomandato per gli over 65, pazienti fragili immunodepressi, donne in gravidanza e quelle nel periodo post-partum. Il vaccino sarà gratuito per operatori sanitari, over 65, malati cronici, donne in gravidanza, medici, insegnanti, forze dell'ordine e donatori di sangue. Tutti gli altri che vorranno accedere alla vaccinazione potranno acquistarla in farmacia. Quest'anno sono state ordinate 19 milioni di dosi. Lo Stato punta a vaccinare i più anziani e gli immunocompromessi.
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